Vi siete mai chiesti come mai la Corea del Nord e la Corea del Sud siano così diverse e separate?
Gli avvenimenti che hanno portato alla situazione di oggi sono molteplici, ed il tutto si svolse dopo la fine della seconda guerra mondiale: infatti, durante la guerra fredda, il conflitto in Corea fu tra i più lunghi e sanguinosi e, ancora oggi, le tensioni tra i due stati sono molto sentite, e sembra ancora molto lontana la prospettiva di una riunificazione, o quanto meno di una pace. Sebbene infatti siano cessate le ostilità, non c’è mai stato alcun accordo di pace.
Dopo aver visto, nei precedenti articoli, la storia coreana e come questa sia stata interpretata e raccontata dal mondo della musica e dell’arte, in questa nuova rubrica proveremo ad analizzare più da vicino alcune vicende che hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo ed evoluzione della Corea del Sud, per come la conosciamo oggi.
Pronti a scoprire come e perché è scoppiata la guerra di Corea e le conseguenze che ne sono seguite? Kaja!
(Ph: Giammarco Cafaggi, DMZ: “Se le due Coree saranno riunite, questo ponte verrà ristrutturato al suo stato originario, con le tratte ferroviarie, ed infine smantellato”)
Premesse del conflitto
Per poter comprendere le motivazioni che hanno portato alla guerra di Corea, dobbiamo tornare indietro alla seconda guerra mondiale.
Nel 1910 infatti la Corea venne occupata dal Giappone. Prima di questa data, dal 1887 al 1910, l’intera Corea era unita sotto il nome del Grande Impero Coreano (successivo al regno dinastico Joseon, durato circa cinque secoli).
L’occupazione giapponese ebbe termine nel 1945 quando la penisola coreana venne liberata dall’URSS, che invase la Corea dal Nord, e dagli Stati Uniti, che invasero la penisola da sud: il punto di incontro di queste due fazioni corrisponde al 38° parallelo.
Dai buoni propositi all’inizio delle ostilità
Il progetto iniziale dei capi di stato delle due potenze (Harry Truman e Josif Stalin) era mantenere questa situazione per un breve periodo di tempo, per poi riunificare la penisola e renderla neutra.
cc. Gettyimages
Tuttavia, con l’inizio della guerra fredda di fatto l’unificazione divenne impossibile e i due stati dichiararono la propria sovranità: al Nord nacque il governo comunista di Kim-Il-Sung (conosciuto in Corea del Nord come “il grande leader”, nonno dell’attuale dittatore nord coreano Kim-Jong-Un) con capitale a Pyongyang, mentre al sud si stabilì il dittatore Syngman Rhee.
Gli avvenimenti successivi non fecero altro che accendere innumerevoli tensioni nella penisola: con la rivoluzione comunista cinese e lo sviluppo della bomba atomica da parte della Russia, i rapporti tra i due stati coreani si fecero sempre più critici, nonostante gli USA e la Russia avessero ritirato le loro truppe dalla penisola.
Sarà proprio in questo clima di incertezza e tensione che il 25 giugno 1950 Kim-Il-Sung pensò che fosse il momento giusto per occupare il Sud e portare l’intero paese sotto il suo controllo.
La guerra di Corea (1950-1953)
Il conflitto iniziò il 25 giugno 1950 e, nel giro di poco tempo, l’esercito nord coreano riuscì a conquistare quasi tutto il territorio nemico ed invase Seoul. Nonostante Stalin fosse in realtà contrario al conflitto (a differenza di Mao che invece sosteneva il Nord), gli Stati Uniti decisero di reagire, preoccupati dal fatto che il comunismo potesse rafforzarsi troppo in Estremo Oriente.
Con il sostegno dell’ONU, attaccarono la penisola coreana riuscendo a cacciare i nord coreani dal Sud, superando il 38° parallelo e conquistando gran parte dei territori settentrionali: tutto questo fu possibile grazie al generale Douglas MacArthur, che si era già distinto per la vittoria sul Giappone durante la seconda guerra mondiale.
Quando la situazione sembrava ormai essersi stabilizzata, le truppe cinesi entreranno di nuovo in Corea, costringendo gli americani a ritirarsi ed abbandonare Seoul, ma dopo ulteriori scontri la linea del fronte si stabilizzò intorno al 38° parallelo.
Douglas MacArthur verrà sostituito, a questo punto, dal più cauto generale Matthew Ridgway. L’aiuto che l’URSS fornì alle truppe nord coreane fu molto più modesto rispetto a quel governo cinese di Mao Zedong, che inviò più di 300 mila soldati cinesi a sostenere il regime dittatoriale di Kim-Il-Sung.
Da una logorante guerra di posizione all’armistizio di Panmujeon (판문점)
Da quel momento in poi, il conflitto si trasformò in un’atroce e logorante guerra di posizione lungo il 38° parallelo, senza significative avanzate da nessuna delle due parti. Il popolo coreano era stremato dal conflitto, dispendioso in termini di risorse e di vite umane ma, nonostante i numerosi tentativi di trovare un accordo, solo il 27 luglio 1953 venne firmato l’armistizio nella cittadina di Panmujeon.
All’armistizio firmato del 1953 non è mai seguito un accordo di pace. La linea del confine venne posta lungo il 38° parallelo e non venne più modificata e l’edificio in cui venne firmato l’armistizio è ancora presente e si trova nella DMZ (zona demilitarizzata). Anche il tavolo in cui venne firmato l’armistizio riportava la linea del confine disegnata.
L’armistizio non prevedeva che si ristabilissero normali relazioni diplomatiche tra le due coree, né tantomeno era un vero e proprio accordo di pace.
Conseguenze del conflitto
Durante la guerra di corea persero la vita circa 2,5 milioni di civili, 500 mila militari cinesi e 200 mila militari sudcoreani ed americani e, significativi saranno i crimini di guerra.
Il più significativo fu il massacro di Bodo League, compiuto nel 1950 in cui i sud coreani guidati da Syngman Rhee uccisero almeno 60 mila simpatizzanti e militari comunisti. O ancora, il massacro di Bloody Gulch, compiuto dai nord coreani nell’agosto del 1950, quando 75 soldati americani vennero uccisi a Masan.
Da ormai 70 anni, le due Coree rimangono divise e diverse: la Corea del Sud, legata agli Stati Uniti, ha visto negli ultimi anni importanti sviluppi tecnologici ed economici, mentre il Nord rimane ancora legato al socialismo e ad una profonda militarizzazione economica della società nel contesto di un regime dittatoriale.
Ci sarà mai la riunificazione? Il progetto della riunificazione è presente ma, viste le ultime tensioni, rimane molto lontano ed improbabile nel breve termine, anche se sono state elaborate alcune strategie, ma nessuna di esse è stata ancora messa in pratica.
Il tema della riunificazione è stato trattato diverse volte anche in ambito cinematografico, ultimo ma non per importanza nel remake della famosissima serie La casa di Carta: Corea, che ha come tema centrale proprio la riunificazione delle due Coree e la creazione di una zona economica unica e degli eventuali problemi ad essa legati.
In sintesi, oggi abbiamo capito che le motivazioni che hanno portato alla separazione sono dunque molteplici, tra Guerra Fredda, intervento delle truppe cinesi, volontà di Kim-Il-Sung di avere l’intera penisola sotto il suo controllo, e di conseguenza è facile comprendere quanto delicata sia questa questione, non solo per la penisola coreana ma anche per la geopolitica internazionale.
Siamo arrivati alla conclusione di questo primo articolo, che ne pensate? Quale altra vicenda storica o sociale vorreste vedere più da vicino? Fatecelo sapere nei commenti!
Dal momento che sono una persona di gran cuore e mi sembrava molto ingiusto privarvi della possibilità di godervi ogni giorno quelle bombe di outfit che condividono le mie K-Influencer preferite, ho pensato di fare una piccola lista dei loro profili, per farvi scoprire chi sono.
Potete guardare le loro stories sul tram, in fila per il bagno in università (diciamocelo, fra una lezione e l’altra, al dodicesimo caffè della giornata, soffriamo un po’ tutt* di incontinenza!) oppure guardare i loro video YouTube mentre cenate o prima di andare a dormire (sia chiaro, la priorità resta ai K-Drama, però insomma…).
Non preoccupatevi, ovviamente non smetterò di intrattenervi, fra una gonna di jeans e un paio di sneakers, con i miei dad jokes degni del sommo Kim Seokjin. Ho solo pensato di farvi entrare un po’ nel mio mondo preferito, ovvero quello della moda coreana, da dietro le quinte! (BTS insomma…okay la smetto)
Kajaaaaa!
(dopo esserci ripres* dalla bellezza sconvolgente di Jin, ci mancherebbe altro)
IRENE KIM
Okay, potrei essere un po’ di parte perché abbiamo lo stesso nome, ma non si può parlare di influencer coreane senza nominare la regina Irene Kim.
Irene ha iniziato la sua carriera nel 2012 come modella, ma già da prima era immersa nel mondo della moda: ha infatti studiato design dei tessuti al Fashion Institute of Technology di New York ed è stata per un periodo di tempo assistente stylist alla JYP Entertainment. Durante questo periodo ha iniziato a postare foto dei suoi outfit sui social, ed è così che piano piano si è guadagnata l’attenzione del mondo della moda, che ha deciso di non lasciarsela scappare.
Chanel, Ferragamo, Celine, Prada, Etro, Dior, tutti la adorano e da modella è passata a influencer sempre in prima fila ad ogni sfilata. Lo scorso febbraio è stata anche in Italia, con degli outfit favolosi sfoggiati alle sfilate di Prada, Gucci e Dolce&Gabbana.
L’ultima collaborazione è stata invece con Vans, di cui è ambassador e per cui ha disegnato una collezione super colorata e divertente, rivisitando con il suo logo lo stile dell’iconico brand old skool.
Dico “con il suo logo” perché Irene ha anche un brand personale, fondato nel 2018, che si chiama Irene is Good Labeled è un’esplosione di colore e comodità, con graphic tees, felpe e tute.
Lo stile di Irene è fresco, colorato, ma anche elegante: non si tira mai indietro e ogni giorno i suoi outfit sono diversi. E poi, ha due adorabili canetti, i bulldog francesi Biggie e Bowie, da cui non si separa mai, per cui oltre alla moda avete anche una dose di cuteness e meme da dogs mum!
Q2HAN
No, non è una formula da tavola degli elementi, ma il soprannome che utilizzano su instagram le due twins più famose della moda coreana, Qjin e Qwon, attive dal 2012.
Mi piace definirle un po’ come Hannah Montana, they get the best of both worlds, fra moda e divertimento.
Da una parte la loro pagina Instagram, dove postano outfit di ogni tipo, sportivi, rock, raffinati, per ogni momento della giornata e occasione, oltre alle foto dei loro shooting per i brand con cui collaborano.
Dall’altra parte il loro canale YouTube, dove potete trovare video divertentissimi dove raccontano le loro giornate in giro per Seoul, passate a mangiare, comprare carinissime tazze in ceramica e a fare shopping. Negli ultimi anni hanno collaborato con molti brand famosissimi, a partire dalla skincare coreana fino alla moda, dal low-costCOS all’alta moda di Gucci e Max Mara (anche loro sono venute alla Milano Fashion Week lo scorso febbraio).
Sul loro profilo potrete trovare tanti spunti per vestirvi ma soprattutto scoprire tantissimi brand di moda coreana: le due twins sono grandi fan dei local brands, i quali non hanno perso occasione di sponsorizzare durante la Seoul Fashion Week. Per cui, tenete gli occhi aperti sui tag che mettono nello loro stories!
DASHA, KAYA, GEM & KYUNGHWA
Eccoci arrivat* a quella che io e Bianca Cannarella chiamiamo “La gang delle ame coreane”. Amiche, oltre che influencer, Dasha, Kaya, Gem e Kyunghwa non si perdono nemmeno un evento di moda e sono sempre pronte a consigliarci il miglior gloss per delle labbra perfette, sia su Instagram che nei vlog che postano sui loro canali YouTube!
Ognuna ha il proprio stile. Dasha predilige uno stile comodo e streetstyle (e, mi raccomando, non perdetevi gli outfit di coppia fighissimi che posta insieme a suo marito, il modello@180jcjcjc) , Kaya e Gem hanno un’anima più rock ma anche romantica, mentre Kyunghwa sfoggia sempre outfit molto cute, dai colori pastello e tagli morbidi.
Ognuna collabora con brand diversi: mentre Dasha e Kaya sono legate a brand internazionali come, rispettivamente, Calvin Klein e Dior, Gem e Kyunghwa sponsorizzano spesso brand coreani. Dasha ha anche un brand i gioielli minimal e super carini: si chiama @kiraandmisha e le spedizioni sono in tutto il mondo!
Se siete stat* attent*, è da loro che vengono la maggior parte delle foto che ho usato per l’articolo sui trend primaverili, per cui spero abbiate preso appunti e vi siate già fatt* un’idea di quanto sono fighe queste quattro.
JUNG JIWOO
Se siete Army, probabilmente l’avrete riconosciuta: è proprio lei, la sorella di J-Hope dei BTS. Influencer, YouTuber e imprenditrice, a soli 33 anni è già founder di due brand: Mejiwoo, brand di vestiti che prende il suo nome, e Fun The Mental, brand di occhiali da sole super cool!
Il suo stile è molto romantico è femminile: come si vede dalle foto che posta su instagram, Jiwoo adora i vestiti a fiori e le gonne lunghe, i cardigan e i colori pastello. Sul suo canale YouTube potete trovare i vlog dei suoi viaggi intorno al mondo e tanti lookbook per le diverse stagioni!
Lo stile di Jiwoo è semplice ma particolare, un mix fra pezzi del suo brand, altri brand coreani ma anche pezzi iconici di Chanel, Dior e Louis Vuitton.
Del resto, non dovrebbe stupirci che Jiwoo sia una vera e propria Korean hit girl: lo stile è di famiglia, basta vedere il profilo instagram di Hoseok per scoprire che fratello e sorella Jung hanno una grande passione per la moda e non hanno paura di sperimentare.
Hoseok sta attualmente svolgendo il servizio militare (lacrimuccia della sottoscritta), ma vi lascio il link al suo profilo: ci faremo bastare tutti i suoi outfit spaziali nell’attesa che ritorni a fare il modello presso se stesso!
NARA KIM & KIM YUNSEON
Vi siete mai chiest* com’è che le New Jeans e Le Sserafim sono sempre vestite così bene e alla moda? Beh, il merito è di Nara e Yunseon.
Nara è una delle stylist più acclamate della HYBE, ed è appunto la stylist ufficiale de Le SSerafim, ma potremmo dire che è anche un’influencer, sempre invitata a sfilate ed eventi di tutti i brand più famosi, sia in Corea che all’estero. Ha uno stile queer ed eclettico, sia per i suoi outfit che per trucco e capelli, sicuramente particolare e ricercato.
Yunseon non è una stylist ma una project manager: dietro ai concept anni ’90 e super freschi delle New Jeans c’è anche il suo zampino. Sempre in giro, fra musei e store di moda, condivide spesso foto di capi di brand coreani, fra cui l’amatissimo Andersson Bell, che spesso vediamo addosso agli idol. Anche le sue amiche sono stilosissime: fra tutte, la mia preferita è Park Minjoo.
Vi sono piaciute? Quante di queste influencer conoscevate già e quali invece avete scoperto con questo articolo?Come sempre, fatecelo sapere nei commenti!
Classe 2001, Namjoon stan fino al midollo, Irene ha scoperto il magico mondo della Corea del Sud nel 2021 e da allora ne è rimasta rapita. Ama la moda, i libri e la filosofia, non sta zitta un attimo, è cinica ma i k-drama romantici riescono a tirare fuori i suoi occhi a cuoricino. Se la cercate, probabilmente sarà nella sua stanza, intenta ad imparare, fallendo, l’ennesima coreografia K-Pop!
Car* amiche e amici di Mondo Coreano, lettrici e lettori di questo blog e followers da tutte le parti del mondo, l’articolo di oggi sarà un articolo un po’ diverso dal solito, quindi chiediamo scusa se risulteremo un po’ di parte e se, in questa piccola occasione, ci permetteremo di strafare un po’ e di mettere da parte il nostro solito tono. Perché tutta questa premessa? Che succede?
Oggi è un giorno particolare e un po’ una piccola vittoria per tutti quanti.
Chissà a quanti sarà capitato di sentirsi dire “Ma perché la Corea e non un altro paese?”, “Ma cosa ci trovi di interessante?” oppure “Ma lo capisci quello che dicono?”: è quasi un passaggio obbligatorio per tutti quelli che hanno provato ad addentrarsi nel mondo dell’hallyu, quella sorta di terzo grado che tutti almeno una volta siamo stati costretti a subire non appena abbiamo provato a tirare fuori l’argomento.
Un trend di Tik Tok dice “Mum, it was never a phase”, “Mamma, non era una fase”, e forse questo è quello che molti di noi vorrebbero urlare a squarciagola nel bel mezzo di un concerto K-Pop: no, non era una fase quella dei capelli colorati, non era una fase quella dei soldi da parte per comprare un biglietto con destinazione Seoul, non era una fase nemmeno quella delle lezioni di coreano online! Nessuna di queste era una fase, era ed è la realtà di molti!
Negli ultimi tempi, però, le cose stanno lentamente cambiando e sempre più persone si stanno interessando a questo mondo, cercando di capire cosa abbia di così attraente da convincere grandi e piccini a imparare una nuova lingua, nuove tradizioni e a prendere un aereo alla scoperta di un paese dall’altro lato del mondo.
Ma quindi, cosa succede?
Bene, tutto questo giro di parole per dire solo una cosa: da oggi avrete la possibilità di entrare ancor più da vicino dentro questo mondo e trascinare con voi anche le persone a voi vicine, viaggiando direttamente da casa vostra (per ora…?), SOGNANDO tutti insieme SEOUL!
Con enorme piacere (e con le lacrimucce agli occhi) vi presentiamo: Sognando Seoul: Vita, cultura e segreti per chi ha la Corea nel cuore!
Il libro della nostra Rachel è finalmente disponibile in pre-order dopo un anno di lavoro (quanta fatica per mantenere il segreto…) e in libreria dal 9 Maggio 2023!
Info tecniche
Titolo: Sognando Seoul. Vita, cultura e segreti per chi ha la Corea nel cuore
Autrice: Rachel Sonnino (@mondo_coreano)
Editore: DeAgostini
Data di uscita: 9 Maggio 2023
Descrizione: “Sognando Seoul. Vita, cultura e segreti per chi ha la Corea nel cuore” è il libro ideale per chi vuole sapere tutto della Corea del Sud e sogna di visitare il Paese. A scriverlo è Rachel Sonnino diventata famosa su Instagram con il profilo @mondo_coreano in cui diverte e incuriosisce i suoi oltre 40.000 follower condividendo contenuti piacevoli e informativi sulla Corea. Dal cibo alla moda, dal K-pop alla beauty routine, fino a parlare dei k-drama: in questo testo aspirazionale per ragazzi e giovani adulti l’autrice racconta stranezze e aneddoti vissuti durante i suoi viaggi. Esperienze e ricordi che descrivono un Paese ormai culto in Italia e una popolazione ricca di tradizioni, dove regna la cultura dello shopping, soprattutto a Seoul, e in cui si parla una lingua piuttosto singolare. Un vero e proprio tuffo nell’universo coreano sia per coloro che già conoscono e amano il Paese, sia per chi è semplicemente stuzzicato dalla curiosità e vuole saperne di più. Con questo nuovo libro, ricco di fotografie e illustrazioni a colori, Rachel vuole diffondere la cultura coreana a tutti coloro che hanno voglia di scoprire un paese all’apparenza molto lontano da noi ma che in realtà è più vicino di quanto immaginiamo.
Quindi, cosa state aspettando? Siete curiosi di partire per questo primo viaggio alla scoperta di Seoul?
Se non vedete l’ora come noi, correte a preordinare la vostra copia!
Eterna Sagittario, è capitata in questo mondo per sbaglio e non ne è più uscita, riscoprendo se stessa e ciò che la circonda. Un giorno sì e l’altro pure sogna di scappare in Corea: probabilmente lo farà molto presto. Il suo motto preferito è: 시작이 반이다, “l’inizio è la metà”.
La vostra amante della moda coreana preferita è tornata per darvi qualche consiglio su come vestirsi questa primavera seguendo i trend del K-Fashion.
La fioritura dei ciliegi in Corea del Sud sta per arrivare: da fine marzo fino alla fine di aprile, da sud a nord, si potranno ammirare i bellissimi alberi di ciliegio in fiore. La fioritura è meta di moltissimi turisti da tutto il mondo, ma anche di dolci coppiette vestite matchy-matchy che mano nella mano passeggiano fra i petali caduti, in una magica atmosfera romantica. Il meteo sembra però aver iniziato già da qualche settimana a regalare delle calde giornate di sole ai nostri korean chingus, e le influencer coreane hanno già iniziato a postare i loro super look per la primavera!
Inoltre, si è appena conclusa la Seoul Fashion WeekFW23, che si è tenuta all around the city da mercoledì 15 a domenica 19 marzo. Gli outfit sulle passerelle erano dedicati alla moda autunno inverno 2023, ma invitate ed invitati a show e pop-up stores ci hanno regalato dei look sicuramente più adatti alle temperature calde che stanno arrivando.
Qui, prendiamoci un attimo per apprezzare le bellissime foto che ci ha mandato la nostra personale Getty Images, ovvero Sara Policastro (sì, quella santa ragazza che ci ha svelato i segreti della skincare coreana… Tutt* in coro: Grazie Sara!), dalle strade di Seoul durante la FW:
Sbirciando un po’ sui profili Instagram delle mie influencer coreane preferite, e rivedendo qualche look dalla Seoul Fashion Week Primavera-Estate 2023, tenutasi lo scorso ottobre, ho potuto mettere insieme alcuni dei pezzi che la faranno da padrona negli armadi delle ragazze coreane in questa primavera appena sbocciata. Le parole d’ordine della SFW di ottobre sono state: rouches, fiori, cut-out, colori pop e, come sempre, street style. La moda coreana tiene ancora molto allo street style: sono le persone, soprattutto i giovani, che passeggiano tutti i giorni per le strade a dettare la moda, persone che si sentono libere di sperimentare, di innamorarsi, di mostrarsi sexy e sicure di sé. Pront* a scoprire insieme questi trend?
Gonne lunghe
Insieme alle minigonne da idol, sembra che questa primavera spopoleranno le gonne lunghe. In denim, chiaro o scuro, gonne cargo, gonne a pieghe dalla fantasia tartan, oppure tulle, mesh: chi più ne ha più ne metta, l’importante è che la lunghezza superi il ginocchio. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, da indossare con ballerine, sneakers, zoccoli anni ’70 e, perché no, anche un bel paio di tacchi!
Cardigan, graphic tees, top colorati
La parola d’ordine per la primavera è sempre t-shirt. Che sia una maglietta con la stampa di una frase simpatica, una semplice t-shirt bianca con le maniche colorate come le ring tees delle squadre di baseball, oppure di top attillati, magari con delle sezioni cut-out per sentirsi sexy durante una serata in discoteca, anche qui c’è da sbizzarrirsi nella scelta!
Se invece preferite proteggere le braccia dal sole, optate per un cardigan, magari due messi uno sopra l’altro, per un tocco più divertente.
Bomber & biker jackets
Riposti cappotti e piumini, è il momento di fare spazio a giacche più leggere. Oltre all’intramontabile giacca di jeans, sembra che quest’anno siano amatissime le giacche di pelle, soprattutto se declinate nelle versioni da motociclista. Che abbiate una moto come Jungkook oppure una bella bicicletta come Namjoon, con questa giacca sarete fighissim*!
Ballet-core
Complice il brand Miu-Miu che sta spopolando in tutto il mondo, con le sue vibes da scolarette ribelli, la passione per ballerine, gonne a pieghe e fiocchi da mettere nei capelli è arrivata anche in Corea. Se vi piace questo trend, andate subito all’assalto del negozio di abbigliamento da danza più vicino a casa vostra e sbizzarritevi. Se avete ancora un po’ troppo freddo per andare in giro a caviglie nude, oppure siete fan del modest fashion, potete aggiungere dei morbidissimi scaldamuscoli!
Adidas mania
Sono tantissimi i brand i scarpe che ragazzi e ragazze coreani amano indossare, da Converse a Nike, New Balance, Fila, MLB e National Geographic (sì, non fate domande: questo brand va fortissimo in Corea, magari presto scopriremo perché). Eppure, a vedere dai profili delle influencer, sembra che le ormai famosissime Adidas, nei modelli Samba e Gazelle, meglio se di colori pop, siano le più popolari. Sono diventate un must anche in Italia, per cui, se ne trovate un paio del vostro numero che vi piace molto, non fatevele scappare!
Borsette
Avete presente quelle borsette così carine che le nostre mamma indossavano negli anni ’90 e primi 2000, dove ci si deve improvvisare ingeneri per riuscire ad infilarci tutto il necessario senza che le mani ci rimangano incastrate dentro nel tentativo di trovare sul fondo le gomme da masticare?
Bene, sembra che le ragazze coreane (e anche i ragazzi!) amino le borsette piccole, super cute e perfette per andare in giro portando l’essenziale, senza farsi venire dolori alle spalle per il troppo peso. Ripescate dall’armadio di vostra madre, o delle vostre sorelle maggiori, queste piccole bags e sarete subito in pieno Korean style!
Cappellini da baseball
Quale modo migliore di un cappellino da baseball per sfuggire ad un bad-hair day, oppure per proteggersi dai raggi del sole durante un giornata al parco. Sì, proprio quei cappellini che i nostri genitori ci obbligavano ad indossare durante le gite scolastiche, dopo averci cosparso le guance di crema solare. Tranquill*, adesso sono tornati di moda e sono super cool fra scritte simpatiche e colori sgargianti. E poi, se insieme ci indossate anche un bel paio di occhiali da sole, le vibes da idol sotto copertura sono assicurate!
Occhiali chunky
Complice la recente collab fra la Maison di moda francese Margiela e il brand più famoso di occhiali in Corea del Sud, Gentle Monster, sembra che per proteggersi dai raggi del sole questa primavera, in Corea, si abbandoneranno le montature minimal per sfoggiare un bel paio di occhiali futuristici, dalla montatura chunky e tanti colori diversi, anche per le lenti. Bentornati anni ’90!
Prima di salutarvi, vi lascio qualche link di alcuni pezzi che potrete utilizzare per ricreare questi look. A meno che non abbiate già tutto nel vostro armadio, da brav* follower della moda coreana 😉 Vi basterà fare copia-incolla dei link sotto alle foto per andare dritti al sito di questi capi!
Tra le t-shirt trovate anche la black tee (con una grafica fighissima) di SSEOM (parola coreana che indica una relazione dove due persone stanno insieme senza legami stretti, mantenendo la libertà e i loro spiriti creativi), un brand fondato nel 2020 da Lee Sona, una ragazza sudcoreana che vive a Barcellona: tutte le t-shirt e felpe di SSEOM sono prodotte in cotone organico e seguendo una filiera di produzione sostenibile per l’ambiente.
La nostra admin Rachel ha ricevuto dal brand proprio questa t-shirt e ha avuto modo di provare la sua qualità super. Il brand ci ha lasciato anche un piccolo sconto del 10%, con il codice MONDOCOREANO10, che potrete utilizzare sul sito se siete curios* di provare qualche loro prodotto!
Vi sono piaciuti questi trend? Proverete a ricreare alcuni di questi look? Fatecelo sapere nei commenti e taggate Mondo Coreano nelle vostre foto in pieno Korean-style!
Classe 2001, Namjoon stan fino al midollo, Irene ha scoperto il magico mondo della Corea del Sud nel 2021 e da allora ne è rimasta rapita. Ama la moda, i libri e la filosofia, non sta zitta un attimo, è cinica ma i k-drama romantici riescono a tirare fuori i suoi occhi a cuoricino. Se la cercate, probabilmente sarà nella sua stanza, intenta ad imparare, fallendo, l’ennesima coreografia K-Pop!
La superstizione è una credenza di natura irrazionale che può influenzare il pensiero e tal volta la vita delle persone che la fanno propria.
Ogni Paese ha le proprie credenze e, come per noi esistono oggetti o azioni che, secondo antiche leggende radicate nella cultura popolare, sono capaci di attirare fortuna o sfortuna, anche in Corea sono diffuse tali credenze. Se volete sapere quali strani o affascinati segreti si nascondono dietro le superstizioni coreane, continuate a leggere il nostro articolo!
Cosa porta fortuna?
Sognare maiali
In Corea, il maiale è simbolo di fertilità, salute e ricchezza, questo perché in cinese il carattere di “maiale” 猪 (zhū) ha una pronuncia simile a quella del carattere di “giada” 玉 (yù), pietra che, anticamente, era più preziosa dell’oro, veniva considerata la pietra nobile per eccellenza e si diceva che fosse dotata anche di poteri soprannaturali.
In Corea, sin dall’antichità, possedere un maiale era una vera e propria fonte di ricchezza, tanto che fino agli anni ’70 i maiali erano così costosi che gli studenti potevano pagare le tasse d’ingresso universitarie vendendone uno, quindi ecco perché sognare un maiale è considerato un segno di buon auspicio! È forse questo uno dei motivi per il quale esistono salvadanai a forma di maialino?!
Sognare la propria morte
I coreani credono che sognare la propria morte non sia poi così negativo, anzi, pensano che questo porterà fortuna nella vita reale! Un po’ come da noi in quanto si crede che sognare la morte di qualcuno sia positivo perché in realtà gli si sta allungando la vita.
Sognare che un evento negativo accada ad un amico
Al contrario, se avete sognato che qualcosa di brutto accadeva ad un vostro amico, mi raccomando non raccontate a nessuno ciò che avete sognato prima di mezzogiorno! In Corea si crede, infatti, che se si racconta un sogno prima di mezzogiorno, qualcosa di brutto accadrà alla persona sognata.
Sognare la cacca
La “cacca” non è un argomento tabù in Oriente, anzi, non è insolito trovare musei dedicati a questo tema, gadget o cafe (iconico il 또옹카페 Poop Cafe ad Insadong)!
Ricordiamo tutti in Pechino Express 8 la sfida al “Museo del WC a Suwon, conosciuto anche come Mr. Toilet House”.
Non dovreste, quindi, sorprendervi nel leggere che, per i coreani, sognare la cacca (o anche una toilet) rappresenti un segno di buon auspicio.
Comunque, tutte (o quasi) le superstizioni sono fondate, se pur in minima parte, su spiegazioni logiche ed anche questa ne ha una! Infatti uno dei fertilizzanti più usati fin dai tempi antichi è il letame: riuscire ad avere molto letame significava poter fertilizzare al meglio i propri terreni e quindi avere un raccolto più sano ed abbondante. Di conseguenza, non è poi così assurdo che la cacca diventi un simbolo di prosperità e buona fortuna, non trovate?
Numeri fortunati
Ogni paese, di solito, ha dei numeri legati all’immagine della sfortuna o della fortuna, per esempio in Italia abbiamo il 13 e il 17 o, seguendo la tradizione cristiana, il 3.
Sebbene molti di voi sapranno che in Corea, come anche in Giappone e Cina, il numero4 sia visto come numero sfortunato, in quanto la sua pronuncia ricorda quella della parola “morte”, non molti di voi sanno quali siano invece i numeri porta fortuna.
In Corea i numeri considerati di buon auspicio sono il 3, 7 e 8. Perché?
Il 3 racchiude in sé tre importanti elementi, il cielo (dal cinese, 天 tiān), la terra (地 dì) e l’uomo (人 rén), e per di più i coreani pensano che sia il numero che rappresenti equilibrio e stabilità.
Invece, il 7 viene considerato un numero fortunato per influenza della cultura occidentale (vedi il 7 nell’antica Roma o nella tradizione cristiana).
I coreani fanno spesso riferimento a questi 3 numeri anche nella quotidianità, per esempio, si pensa che in una coppia avere 3 o 7 anni di differenza sia di buon auspicio per la durata della relazione, o si cercano spesso di organizzare matrimoni che abbiamo il numero 8all’interno della data.
Un altro utilizzo del numero 3 è durante gli esami: spesso nei test a risposta multipla può capitare di essere indecisi su quale risposta dare, per i coreani questo non rappresenta un problema, perché la loro scelta ricadrà sulla terza risposta!
Quindi anche voi la prossima volta se siete indecisi su quale risposta dare, provate a scegliere la numero 3, vi porterà “sicuramente” fortuna ㅋㅋㅋ!
Vedere una gazza il primo giorno dell’anno
In Corea del Sud, la gazza viene considerata “ufficiosamente” l’uccello che rappresenta la Nazione, infatti diverse città coreane e regioni la utilizzano come simbolo rappresentativo, questo perché si crede che questo uccello sia portatore di buone notizie.
Infatti, vedere una gazza la mattina del primo giorno dell’anno (sia dell’anno solare sia quello lunisolare del calendario cinese) porterà molta fortuna alla persona per tutto il corso di quell’anno: in realtà, c’è chi dice che questo non vale solo per il primo dell’anno ma che porti fortuna anche in una giornata qualsiasi.
Nella cultura coreana, inoltre, se una gazza gracchia davanti ai gradini della porta di casa, allora quello stesso giorno un ospite inatteso vi farà visita portando con sé una gran fortuna.
Parlando sempre di volatili, i corvi invece sono visti come portatori di sventura e vederli al mattino sarebbe di malaugurio per il resto della giornata: questa credenza è data anche dal fatto che, nell’antichità, i corvi erano considerati simbolo di presagi di morte.
Traslochi fortunati
Se state traslocando e inizia a piovere, invece essere arrabbiati, rallegratevi: le gocce di pioggia vi porteranno fortuna, ricchezza e benessere!
E mi raccomando, non lasciate la vostra casa precedente super ordinata e pulita, altrimenti gli spiriti si accorgeranno che state andando via e verranno con voi nella nuova casa: se, invece, non pulite tutto perfettamente gli farete credere che siete ancora lì!
Se invece degli amici coreani vi invitano alla festa di inaugurazione della loro nuova casa, portategli della carta igienica, del detersivo o dei detergenti, apprezzeranno molto perché sono grandi portafortuna in caso di traslochi.
Prima di dare un esame, se si vuole avere un buon esito ecco la regola da seguire
Mangia “yeot”, una sorta di caramella a base di riso molto appiccicosa, o “ddeok”, un dolce di riso anch’esso particolarmente appiccicoso, considerato un ottimo porta fortuna in quanto i coreani pensano che la natura appiccicosa di questi dolcetti aiuterà tutte le cose che avete studiato a rimanere incollate al vostro cervello.
Al contrario non bisogna assolutamente mangiare prima di un esame “miyeoggug” una zuppa a base di alghe: infatti, diversamente della natura appiccicosa dei dolci sopracitati, le alghe sono viscide e scivolose, quindi i coreani credono che mangiarle prima di un esame faccia scivolare via tutte le conoscenze acquisite dalla vostra mente, così come lo sarà lavarvi i capelli il giorno prima di un esame!
Cosa porta sfortuna?
Usare l’inchiostro rosso
In passato, l’inchiostro rosso in Corea del Sud veniva usato per scrivere i nomi dei defunti sul registro di famiglia e sulle lapidi, per tenere lontani gli spiriti demoniaci; inoltre, veniva anche usato per scrivere nei certificati il nome dei condannati a morte.
Scrivere il nome di qualcuno in rosso portava molta sfortuna: significava che quella persona sarebbe venuta a mancare presto o che qualcuno desiderava che non ci fosse più.
Ancora oggi molti coreani lo considerano un gesto di estrema maleducazione in quanto sarebbe come augurare la morte.
Buon compleanno!
In Italia, di solito, evitiamo di festeggiare o fare gli auguri il giorno prima del compleanno in quanto si crede che porti sfortuna, mentre in Corea, invece, è completamente l’opposto: il compleanno va festeggiato prima o il giorno effettivo in cui si è nati, se festeggiato dopo, si pensa porti sfortuna.
Regalare orologi
Per rimanere in tema di compleanni, se state pensando di regalare ad un vostro amico un orologio vi consiglio di ripensarci!
Infatti, i caratteri cinesi che si usano per “regalare un orologio” hanno anche il significato di “partecipare a una veglia funebre”, è dunque per questo motivi che per i coreani simboleggia sfortuna, e non viene mai regalato.
Regalare scarpe
Questo dono è sicuramente da evitare, soprattutto con la propria dolce metà a meno che non vogliate essere lasciati, in quanto regalandole delle scarpe essa scapperà da voi proprio con quelle!
In realtà, ci sarebbe un modo per aggirare questa credenza, cioè chi riceve scarpe in regalo dovrà dare indietro un piccola somma di denaro (anche pochi centesimi), in questo modo non sarà più un regalo, ma sarà come se in qualche modo la persona lo “ricomprasse”.
P.S. dite che saranno d’accordo i protagonisti dei nostri amatissimi K-drama con quanto detto sopra?
Riso, bacchette e incenso
Quando siete a tavola con altre persone, non infilzate mai le bacchette nel riso perché questo ricorda i bastoncinidiincenso che vengono infilati in una ciotola piena di sabbia ai funerali come “cibo” perglispiriti. I vostri commensali potrebbero non apprezzare il collegamento con morte e funerali e tale gesto sarebbe considerato come segno di maleducazione nei loro confronti.
Fischiare di notte
Un’altra cosa da non fare mai è sicuramente quella di andarsene in giro a fischiettare di notte. A quanto pare questo suono attira gli spiritimalvagi e di conseguenza la sfortuna che potrebbe perseguitarti fino a casa.
Il colore del lutto
Non legarti mai i capelli con nastri bianchi: visto che in Corea rappresenta il colore del lutto, potreste attirare la morte fin in casa vostra!
Ventilatore assassino!
Questa è sicuramente una delle superstizioni più assurde che leggere ma anche quella che probabilmente vi farà più sorridere: non si conosce bene l’origine di tale credenza ma, a quanto pare, si dice che i ventilatori in Corea abbiano causato varie morti.
Per i coreani, non è che il ventilatore causi la morte in tutte le circostanze, ma solamente nel caso in cui si dorma con porte e finestre chiuse e ventilatore acceso. Secondo questa credenza popolare, il ventilatore, muovendo l’aria intorno al viso della persona dormiente, le impedisce di respirare normalmente fino all’asfissia causata della mancanza d’ossigeno.
Non esistono dati scientifici che possano dimostrare la veridicità di questa superstizione, tuttavia, i coreani continuano ancora a temere “la morte da ventilatore”, tanto che molti ventilatori elettrici hanno dei timer proprio per evitare che rimanga acceso per tutta la notte.
Come ulteriore precauzione, quando usano il ventilatore nelle afose notti estive, i coreani preferiscono tenere le finestre aperte! (Beh, almeno fanno qualcosa per l’ambiente, no?)
Strada della rottura
Si dice che camminare lungo le mura esterne del Deoksugung Palace di Seoul con il proprio partner porterà sfortuna nella coppia e ad una conseguente rottura, questo perché un tempo quella era la strada che portava al tribunale per i divorzi!
Il fantasma di Jayuro, la strada della sfortuna
Jayuro è un’autostrada che collega Gojang e Payu, che si trovano a nord di Seoul. Essa va percorsa con cautela e prestando particolare attenzione, non solo per via della densa nebbia, caratteristica della zona, ma anche per un motivo che mette i brividi!
Si narra che i numerosi incidenti che avvengono su quella strada siano causati dalla comparsa di un misterioso fantasma: sembra, infatti, che durante la notte a gli automobilisti (soprattutto se questi viaggiano da soli) possa capitare di scorgere una strana sagoma al lato della strada.
Ad una prima occhiata potrebbe sembrare qualcosa di indefinito, parte della foschia, ma man mano che la macchina le si avvicina, la sagoma assume sempre di più la forma di una ragazza dai capelli neri, con indosso un lungo vestito anch’esso nero e un paio di occhiali da sole dello stesso colore, nonostante sia notte.
Questa tende il dito come per fare l’autostop e così l’automobilista potrebbe avere la malsana idea di fermarsi per aiutarla, solo ad uno sguardo più attento e ravvicinato successivamente capirebbe, anche se troppo tardi, che la ragazza in realtà non indossa occhiali, ma si tratta delle sue orbite completamente vuote, senza occhi… Si dice che nessuno che abbia visto lo spettro della ragazza sia mai stato capace di uscire incolume dalla Jayuro.
Gambe ballerine
A chi non capita di muovere le gambe in un momento di ansia o di noia?Bene, altra cosa da non fare!
Secondo la cultura coreana si crede che fortuna, prosperità e salute risiedano proprio nelle gambe ed è per questo che, agitandole, si rischia di farle scivolare tutte.
In ogni caso sarebbe meglio evitare di scuotere le proprie gambe mentre si sta parlando con qualcuno, soprattutto se più anziano o se si tratta di un superiore a lavoro, poiché viene considerato come un gesto irrispettoso.
Se vi trovate in Corea e dovesse capitarvi di essere nervosi, ansiosi o annoiati ricordatevi di non scuotere le gambe, altrimenti potreste essere considerati maleducati e perdere anche tutta la vostra fortuna!
Cosa ne pensate di queste superstizioni? Voi siete superstiziosi? Qual è secondo voi quella più bizzarra e quale invece è quella più vicina alla nostra cultura?
Care lettrici e cari lettori di Mondo Coreano, questa settimana vi abbiamo portati in giro alla scoperta dell’abito tradizionale coreano, l’hanbok, e probabilmente vi starete chiedendo perché: beh, è semplice! Questa settimana, domenica 22 gennaio, cade il giorno di Seollal, il Capodanno coreano. Volete saperne di più? Continuate a scorrere!
Cos’è Seollal?
Seollal (설날) è, dopo Chuseok, una tra le feste più importanti del calendario e corrisponde all’inizio del nuovo anno lunare (non a caso, anche il capodanno tibetano, cinese, mongolo e vietnamita sono il medesimo giorno) e cade – normalmente – nel giorno del secondo novilunio dopo il solstizio d’inverno, quindi la data varia di anno in anno: ad esempio, l’anno scorso Seollal è stato il 31 gennaio, invece l’anno prossimo sarà il 10 febbraio!
Seollal è una festa prevalentemente familiare e dura tre giorni, infatti oltre al giorno stesso, si festeggia anche il giorno prima e il giorno dopo: non stupitevi, quindi, se doveste trovarvi a Seoul in quei giorni e non doveste trovare molta gente in giro o molti ristoranti e negozi chiusi, perché Seollal è tra le poche occasioni che hanno i coreani per tornare nelle proprie città di origine per passare tempo con i familiari e rendere omaggio agli antenati.
Basandosi sul sistema lunare, anche per i coreani, così come per i cinesi, ogni anno è rappresentato da un animale differente che si ripete ogni 12 anni: topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, pecora, scimmia, gallo, cane e maiale! Ad ogni anno corrispondono varie caratteristiche e, per i coreani, queste influenzeranno il carattere e il destino delle persone nate sotto quel segno: ad esempio, il 2023 è l’anno del Coniglio, simbolo di un periodo di pace e di fortuna, essendo il coniglio un animale tranquillo e gentile, che non ama i conflitti.
Purtroppo, l’anno del proprio segno zodiacale è un anno un po’ sfortunato, quindi potrebbero esserci degli ostacoli e saranno tante le occasioni che potrebbero mettere alla prova la vostra pazienza… Ora, provate un po’ ad indovinare di che anno è l’autrice di questo articolo? Sappiate che sono passati solo venti giorni dall’inizio dell’anno e già non ne può più!
Non sapete quale sia il vostro segno nello zodiaco cinese? Date un’occhiata qui!
Qual è la sua storia?
Le origini dei festeggiamenti di Seollal vanno indietro nel tempo fino al 57 a.C. e sono citate per la prima volta nel Libro di Sui e nel Libro di Tang: ricerche più approfondite hanno poi dimostrato che sarà soltanto durante il regno della dinastia Goryeo (918 d.C.- 1392 d.C.) che Seollal diventerà una festa ufficiale ed era una delle 9 occasioni istituzionali per onorare gli antenati; durante l’invasione giapponese, in un periodo che va dal 1895 al 1943, i giapponesi tenteranno di cancellare del tutto questa tradizione, boicottando qualunque genere di festeggiamento, e sarà solo nel 1985 che verrà ufficialmente riconosciuta a livello istituzionale come giorno festivo per la popolazione.
Quali sono le tradizioni legate a Seollal?
Come abbiamo detto, i festeggiamenti di Seollal si spalmano lungo tre giornate, proviamo a vedere nello specifico come sono organizzate!
Il giorno prima di Seollal, i coreani si riuniscono per cucinare piatti tipici e per riunirsi con la famiglia (spesso i coreani sono soliti dormire a casa dei nonni o da coloro presso i quali si svolgeranno i festeggiamenti).
Il giorno di Seollal, avviene il rito del charyesang, durante il quale i coreani rendono omaggio ai propri antenati, mettendo del cibo davanti alle foto e ai nomi di coloro che non ci sono più, seguito da un inchino e l’offerta del makgeolli, il vino di riso tipico coreano.
Dopo il charye, è il momento del saebae. Che cos’è?
Il saebae è un inchino profondo che i più giovani fanno da inginocchiati mentre si augura buon anno ai membri più anziani della famiglia pronunciando la frase “새해 복 많이 받으세요” (saehae bok mahni badeuseyo), che vuol dire “Possa tu essere molto fortunato durante questo nuovo anno”: gli adulti che ricevono il saebae, come ringraziamento per il segno di rispetto, ricambiano gli auguri benedicendo (덕담 or deokdam) i propri familiari e regalando una busta contenente del denaro (세뱃돈 or sebaetdon).
L’inchino non è uguale per gli uomini e per le donne e devono essere eseguiti una serie di movimenti specifici e in perfetta sequenza per non commettere nessun errore e non offendere nessuno: se non sapete come si fa, date un’occhiata a questo video!
Il giorno dopo Seollal, essendo una festa dedicata alla famiglia e agli antenati, le famiglie coreane sono solite visitare cimiteri dove sono sepolti i propri cari, per poi visitare l’altro lato della famiglia: ad esempio, una coppia sposata, di solito, festeggia un giorno presso la famiglia del marito e un giorno presso la famiglia della moglie, dovendo ripetere in entrambi i casi il rito del saebae.
Come si festeggia?
Seollal è una festa dove si mangia e si gioca soprattutto, cercando di recuperare il tempo perduto a causa delle vite sempre troppo di fretta che molti coreani vivono (purtroppo, i coreani sono molto famosi per la cultura del palli-palli, lo sapevate? Abbiamo scritto un articolo anche su questo!).
Cosa si mangia?
Dopo la cerimonia simbolica del saebae, le famiglie sono solite riunirsi per mangiare e uno dei piatti principe della festa è il tteokguk (떡국), la zuppa di tteok, cioè una zuppa di tortine di riso glutinoso tradizionali al quale si aggiungono uova, carne e alghe, in base ai gusti. Come mai si mangia questa pietanza?
Perché si dice che questo piatto porti fortuna per l’anno nuovo e, mangiandolo, si guadagna un anno in più: in realtà, ormai questa cosa è andata un po’ in decadenza, poiché si è soliti aggiungere un anno in più durante il Capodanno solare (anche se, ormai, dal giugno di quest’anno non sarà più così, in quanto anche la Corea si adeguerà al calendario internazionale, aggiungendo un anno di vita il giorno del proprio compleanno e non il primo gennaio, com’è stato fino ad ora).
Altri due piatti tipici di Seollal sono Jeon (전) e Buchimgae (부침개), pancake con verdure, ma anche le galbijjim (갈비찜, costine brasate) e il japchae (잡채, noodles di fecola di patate dolci con verdure e carne).
Da bere, oltre al classico soju e al makgeolli da offrire ai defunti, i coreani sono soliti avere il sujeonggwa (수정과, una sorta di punch con zenzero e cannella) e il sikhye (식혜, una bevanda di riso) e spesso si portano insieme ai dolci.
Se siete interessati a rifare in casa le ricette tipiche coreane, cliccate questo tasto per accedere alla sezione “K-Food” del nostro blog, lì potrete trovare molte ricette, tra le quali quella del Tteokguk, del Galbijjim e del Pajeon!
Come per noi italiani c’è la tradizione di giocare a carte o, in alternativa, ai giochi di società con tutti i parenti e familiari, anche i coreani durante Seollal si dedicano ai giochi tradizionali.
Il gioco più comune è lo yut nori (윷놀이), un gioco da tavolo che consiste nel lancio di quattro bastoncini di legno, i quali sono piatti da un lato e arrotondati dall’altro e, a seconda di come cadono, possono far avanzare o meno di qualche casella i giocatori.
Nolttwigi (놀뛰기), un gioco da giardino, simile ad un’altalena costituita da un asse, ai cui estremi devono posizionarsi i giocatori: saltando su un estremo, la persona dell’estremo opposto verrà sollevata più in alto in aria, e viceversa.
Yeonnalligi (연날리기), un gioco da giardino con degli aquiloni di forma quadrata.
Paengichigi (팽이치기), un gioco simile alla nostra trottola.
Cosa si indossa per Seollal?
Spesso, durante Seollal i coreani indossano un particolare tipo di hanbok, chiamato seolbim, anche se ormai sempre più famiglie preferiscono un dress code molto più informale e casual: dovendo incontrare, però, parenti più anziani, è fortemente sconsigliato indossare qualcosa troppo sopra le righe e di scegliere outfit più eleganti o si rischia di dover subire una lavata di capo durante l’intera giornata.
Tuttavia, per le coppie appena sposate è consigliato (e anche apprezzato) indossare l’hanbok durante il primo Seollal come coppia “ufficiale”; lo stesso discorso vale anche per i bambini, forse più per una questione estetica che per altro, infatti spesso dopo qualche foto, sono tutti soliti cambiarsi in abiti più comodi per dare inizio alle danze in cucina e preparare cibo in quantità industriali.
Se siete stati invitati da qualche amico coreano a festeggiare Seollal e non volete sfigurare sbagliando l’outfit, in questo link qui potete trovare delle ottime proposte di outfit in pieno K-Style e modi di indossare l’hanbok moderno in modo spiritoso e giovanile.
Ndr: i consigli di quell’articolo sono validi per qualunque occasione, l’asian style è un must dell’ultimo periodo!
Cosa si regala per Seollal?
I regali variano di famiglia in famiglia, però i regali tipici per i genitori o per gli anziani sono miele, ginseng (soprattutto quello rosso, ottimo per la skincare), prodotti per la salute ma anche set da bagno e gastronomici (fun fact: in tutti i set troverete la spam, la carne inscatolata, della quale i coreani non riescono proprio a fare a meno), dolci tradizionali e frutta.
Eravate a conoscenza di tutte queste tradizioni? Avete mai festeggiato Seollal? Fatecelo sapere nei commenti!
Eterna Sagittario, è capitata in questo mondo per sbaglio e non ne è più uscita, riscoprendo se stessa e ciò che la circonda. Un giorno sì e l’altro pure sogna di scappare in Corea: probabilmente lo farà molto presto. Il suo motto preferito è: 시작이 반이다, “l’inizio è la metà”.
Il Seollal (설날), tradizionale Capodanno Lunare coreano, si avvicina (quest’anno cadrà il 22 gennaio). In questa importante festa per il popolo coreano, una delle tradizioni è quella di indossare l’Hanbok, tradizionale abito coreano.
Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, abbiamo pensato: perché non ripercorrere la storia di questo abito e scoprire in quali chiavi moderne viene indossato ancora oggi da milioni di coreani e coreane di tutte le età?
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Quando nasce l’Hanbok?
L’hanbok (한복, 韓服), è l’abito tradizionale della Corea del Sud, nato per distinguere il modo di vestire dei coreani da quello degli occidentali.
La sua comparsa risale al periodo dei tre regni (57 a.C. – 668 d.C.), del quale abbiamo dei documenti grazie alle pitture rupestri. Tuttavia, l’abito che noi conosciamo ha subito delle modifiche rispetto a quello che era il suo disegno originale: il modello attuale è infatti quello che si è imposto a partire dalla tarda epoca Joseon (1392-1910).
Tutt’oggi, seppur la moda sia molto cambiata, continua ad essere utilizzato nelle occasioni speciali come matrimoni, Chuseok (il giorno del ringraziamento coreano) e Seollal (il Capodanno coreano).
Fun fact: proprio per incentivare questo riavvicinamento alla tradizione, nel 1996 il Ministero della cultura, dello sport e del turismo della Repubblica di Corea ha stabilito lo “Hanbok Day” al fine di incoraggiare tutti i cittadini, coreani e no, ad indossare l’hanbok.
In cosa consiste questo abito tradizionale?
È composto dal Jeogori (저고리), cioè la parte superiore dell’abito uguale sia per uomini che per donne, dal Chima (치마), la gonna per le donne, o dal Baji (바지), il pantalone per gli uomini, e dal Po (포), una sorta di cappotto.
Il Jeogori è composto da cinque pezzi: gil (길), git (깃), dongjeong (동정), goreum (고름) e le maniche. La sua forma è cambiata nel tempo: mentre la giacca maschile è rimasta sostanzialmente invariata, quella femminile è stata drasticamente accorciata nel corso della dinastia Joseon, ma in tempi recenti è stato nuovamente allungato per una questione di maggiore comodità e vestibilità.
L’hanbok, al di là della sua forma, è famoso anche per i tessuti, i ricami, le grafiche dorate e i colori che dimostrano l’onore, la ricchezza, la prosperità e la buona salute. In origine, solitamente, i modelli destinati alla nobiltà erano realizzati in seta o cotone, mentre quelli degli stati più poveri in canapa, nonostante l’abito per il resto fosse identico.
La cura e la ricercatezza delle stoffe che oggi vengono poste nel confezionare questi abiti rappresentando non solo un buon auspicio ma anche lo stesso spirito nazionale all’interno del proprio abito tradizionale.
Negli ultimi anni, dopo molti decenni passati a rincorrere le mode occidentali, i paesi asiatici si stanno pian piano riappropriando delle proprie tradizioni e la riscoperta dell’hanbok è una di queste. Perché?
Perché, secondo uno studio intitolato “Traditional aesthetic characteristics traced in South Korean contemporary fashion practice” si è notato un lento ma spontaneo cambiamento da parte dei giovani; specie i nuovi designer si stanno prodigando maggiormente nella creazione di capi che richiamino al massimo le forme e i colori dell’hanbok, riportando questo antico abito nel loro armadio di tutti i giorni.
Questa rinnovata passione è parte di un’ondata di sviluppo dell’Asian Style, uno stile caratteristico, identitario per i giovani coreani, che amano creare dei bellissimi mix&match difficilmente ripetibili in altre parti del mondo.
La vera pioniera di questa riscoperta è la ben nota designer coreana Lee Young-hee, la quale già negli anni ’90 aveva introdotto dei capi ispirati all’hanbok sulle passerelle di Parigi e New York, e il più grande esempio lo avremo durante la rivoluzionaria sfilata tenutasi a Parigi, intitolata “Clothes of Wind” (바람의 옷), un’intera collezione ispirata all’hanbok, dov’era possibile osservare una modernizzazione della classica gonna utilizzata come abito senza spalline.
Ma quali sono gli elementi che distinguono l’hanbok tradizionale da quello moderno?
Esistono vari elementi, ad esempio:
Nuove stampe: a differenza dell’abito tradizionale, le cui stampe spesso raffigurano elementi naturali ed erano prevalentemente riservati ai membri della famiglia reale o all’aristocrazia, adesso si preferiscono stampe più eccentriche ed occidentali;
Nuovi colori;
Mix & matches: invece del classico abbinamento jeogori + chima/baji, si è presa l’abitudine di unire il passato con il presente, dunque, non è affatto insolito vedere qualcuno indossare il jeogori con dei jeans in denim!
Nuovi accessori;
Abbattimento dei generi: chi ha detto che le donne non possono essere fedeli alla tradizione ma scegliere comunque la comodità, indossando un paio di larghi pantaloni?
L’hanbok moderno ha preso sempre più piede anche e soprattutto grazie al K-pop, trend setter per eccellenza: infatti, sempre più spesso è possibile vedere idol coreani indossare abiti tradizionali modernizzati durante le loro uscite quotidiane oppure durante le performance!
Ad indossarli su palchi dal pubblico mondiale, mostrando il loro amore per questo meraviglioso abito e per la tradizione della Corea, sono stati, fra gli altri, le BLACKPINK e i BTS.
Jisoo, Jennie, Rose e Lisa hanno sfoggiato degli hanbok rivisitati in chiave moderna dalla stilista coreana DANAH per diverse performance della hit “How you like that”. I Bangtan Boys, invece, hanno messo in scena la loro “IDOL”, canzone molto sentita per quella che è la percezione esterna, soprattutto internazionale, del loro lavoro, indossando l’hanbok per ben due volte: ai MAMA 2018, aprendo la performance con delle danze tradizionali, e in occasione di un invito al Jimmy Fallon Tonight Show, nella suggestiva location del giardino del Gyeongbokgung Palace.
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Dove posso comprare un hanbok?
Jojeta: un e-commerce specializzato nella vendita di abiti e doni tradizionali coreani, adatti per le festività
Vinted, Etzy, in generale le piattaforme di second-hand, vintage, artigianato magari anche negozi fisici nelle grandi città
Facendovi amici i BTS: in occasione del loro incontro per la registrazione della canzone “My Universe”, uscita nel 2021, i sette Tannies hanno regalato ai loro amici Coldplay degli hanbok moderni!
Inutile dirvi che noi ci mandiamo continuamente link di bellissimi hanbok moderni, sognando ad occhi aperti!
Prima di lasciarci, una piccola chicca per il vostro prossimo viaggio in Corea: sapevate che è possibile entrare gratuitamente nello storico palazzo reale di Seoul, il Gyeongbokgung (경복궁), arrivando sul luogo indossando l’hanbok?In alternativa, nel sito vi sono moltissimi negozietti dov’è possibile affittare l’hanbok a prezzi modici e poter essere anche truccati e acconciati com’era solito fare proprio per rendere l’esperienza ancora più intensa!
Classe 2001, Namjoon stan fino al midollo, Irene ha scoperto il magico mondo della Corea del Sud nel 2021 e da allora ne è rimasta rapita. Ama la moda, i libri e la filosofia, non sta zitta un attimo, è cinica ma i k-drama romantici riescono a tirare fuori i suoi occhi a cuoricino. Se la cercate, probabilmente sarà nella sua stanza, intenta ad imparare, fallendo, l’ennesima coreografia K-Pop!
Anno nuovo, comeback nuovi! Siete pront* a scovare nuovi bias con i debut groups, nuove canzoni da ascoltare a ripetizione grazie ai loro ritornelli catchy, nuovi outfit dalle concept photos a cui ispirarvi?
Non perdiamo tempo allora, inauguriamo questo 2023 con i comeback di gennaio!
1 gennaio: GOT the beat title track
In attesa dell’album, “Stamp on it”, che uscirà il 16 gennaio, possiamo farci contagiare dalla grinta dell’omonimo singolo.
Le GOT The beat hanno debuttato solo nel 2022, ma grazie alla formazione del gruppo, hanno già la forza di artiste che conoscono bene il mondo del K-Pop e dimostrano tutto il loro talento. Le voci sono infatti quelle di il BoA, Taeyeon e Hyoyeon di Girls’ Generation, Seulgi e Wendy di Red Velvet e Karina e Winter di Aespa. Potevano formare gruppo più vincente?
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2 gennaio: New Jeans title track
Ogni volta che esce un nuovo video delle New Jeans, non si sa mai cosa aspettarsi: queste ragazze si sono ormai fatte un nome per i loro video dai concept particolari, mai banali, con una storia complessa da districare!
Il MV della nuova title track OMG non è stato da meno: ricoverate in ospedale dopo una perdita di memoria, le ragazze cercano insieme di ricostruire il filo degli avvenimenti.
A queste scene si alterna come sempre una coreografia spiritosa, sulle note di una tenera canzone d’amore!
4 gennaio: Moonbin e Sanha from ASTRO, title track
Vibes techno dark per questo nuovo singolo, MADNESS, della prolifica subunit degli ASTRO (gruppo Kpop che ha debuttato nel 2016 sotto l’etichetta Fantagio, composto da Mj, JinJin, Eunwoo, Moon Bin, Rocky e Sanha).
Dal 2020 ad oggi, Moonbin e Sanha sono stati protagonisti di tre mini album, l’ultimo appunto 3rd Mini Album <INCENSE>, da cui è estratto MADNESS.
Le note di basso ci accompagnano in un laboratorio in cui sono immersi i due idol, vestiti da scienziati pazzi.
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9 gennaio: MONSTA X mini album
Shownu, Minhyuk, Kihyun, Hyungwon, Joohoney e I.M sono tornati per regalarci un altro mini album. Il nome è “Reason“ e la title track,“Beautiful Liar”, sembra promettere bene con il MV teaser.
I cantanti di Love Killa e FANTASIA hanno pronte altre 6 track e noi non vedevamo l’ora di ascoltarle! Le concept photo, come sempre, sono pazzesche:
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16 gennaio: GOT the beat & IVE
Narcissistic, my god, I love it 서로를 비춘 밤 아름다운 까만 눈빛 더 빠져 깊이 (넌 내게로 난 네게로) 숨 참고 love dive
Ooh-ooh, ooh-ooh, lalalalalalala Ooh-ooh, ooh-ooh 어서 와서 love dive Ooh-ooh, ooh-ooh, oh, perfect sacrifice Yeah 숨 참고 love dive
Se già non era abbastanza addictive la versione originale, il 16 gennaio il gruppo di reginette della 4th gen ci delizierà anche con la versione giapponese di Love Dive, una delle loro canzoni che più abbiamo amato!
25 gennaio: LE SSERAFIM
Altro giorno, altre reginette della 4th gen. Se anche voi ogni tanto la mattina vi mettete a canticchiare
“What you looking at, what you, what you looking at, What you looking at, what you, what you looking at, uh uh uh uhm, I’M FEARLESS, ah”
con tanto di balletto, per darvi la carica davanti ad una giornata importante, allora sarete felici di sapere che da gennaio potrete ascoltare anche la versione giapponese di questa canzone (che poi, come dice Bianca, è un vero cultural reset!)
27 gennaio: TXT album
Prima è stata la volta di The Dream Chapter: MAGIC, poi di ETERNITY, infine il The Chaos Chapter: FREEZE e dopo FIGHT OR ESCAPE. Ebbene sì, parliamo proprio dei Tomorrow X Together, che questo gennaio torneranno per regalare ai MOA (nome del loro fandom, acronimo di Momento of Alwaysness) un nuovo capitolo: The Name Chapter: TEMPTATION.
Curiosi? Come biasimarvi! Già dal concept trailer si intuisce come i cinque ragazzi d’oro di casa HYBE, Soobin, Yeonjun, Beomgyu, Taehyun e Huening Kai, abbiano in mente altre avventure in mondi paralleli, come catapultati in una mondo parallelo delle favole, sempre con le loro inconfondibili tinte cupe.
Sui profili social già si possono vedere alcune foto dell’album, ma dovremo aspettare le 2PM (KST)/ 0AM (ET) del 27 gennaio per la sua uscita. Intanto, godiamoci di nuovo il video:
30 gennaio: NCT127 album
The boys are back! Taeil, Johnny, Taeyong, Yuga, Doyoung, Jaehyun, Jungwoo, Mark e Haechan, meglio conosciuti come NCT 127, subunit del gruppo più ampio NCT DREAM, hanno in serbo per la fine del mese un nuovo album, il quarto insieme dal 2016.
Il titolo, “Ay-yo”, come la lead track, e 12 le canzoni. Per ora questo sappiamo del misterioso album. Speriamo di scoprire di più dai ragazzi durante il tour in cui saranno impegnati per tutto il mese di gennaio in USA e America Latina!
Classe 2001, Namjoon stan fino al midollo, Irene ha scoperto il magico mondo della Corea del Sud nel 2021 e da allora ne è rimasta rapita. Ama la moda, i libri e la filosofia, non sta zitta un attimo, è cinica ma i k-drama romantici riescono a tirare fuori i suoi occhi a cuoricino. Se la cercate, probabilmente sarà nella sua stanza, intenta ad imparare, fallendo, l’ennesima coreografia K-Pop!
Lo scorso settembre, con una dedica carina carina, ho ricevuto in regalo questo libro dalla mia Bianca Unnie (sì, proprio lei, la tipetta simpatica che vi rallegra spargendo gif su questo blog).
Me ne sono follemente innamorata dalla prima pagina: vite pesanti, personaggi con i quali la scrittura di Kim Juhea è capace di far empatizzare chi legge fino alle lacrime, momenti di felicità come pennellate in un quadro, come nuvole bianche in un cielo troppo terso, tutto nella cornice storica di una Corea che lotta per la sua libertà,che prima si spezza, poi si rialza, infine di divide e rinasce, dal 1919 a 1964.
“Come tigri nella neve” di Kim Juhea: storia di una camelia e del suo amore immutabile
Nella fredda Pyongyang del 1918, una bambina attraversa la porta di una scuola per cortigiane segnando la sua vita. Da fiore incompreso, con una sensibilità spiccata per la poesia, presso la scuola di Silver, che le ragazze dovranno lasciare presto a causa di una tragedia, Jade sboccerà presto sotto l’ala di Dani, una cortigiana di Seoul pronta ad istruire lei e le sue compagne, Lotus e Luna. Nel giardino di Dani, ognuna delle ragazze avrà un simbolo:
Jade venne abbinata alla camelia invernale, un albero da fiore tipico del Sud, che lei non aveva mai visto nel freddo Nord. Dani le assicurò che la camelia era un fiore molto fortunato per una donna. Il suo compagno era un grazioso uccellino dalle piume verde chiaro, che sorbiva solo il nettare e non visitava altri fiori. A fine stagione, poi, la camelia non diventava scura né appassiva perdendo un petalo alla volta, come altri fiori, ma cadeva intatta, rossa e vellutata come un cuore, ed era bellissima a terra quanto lo era il giorno in cui era sbocciata.
Dal capitolo 5 “L’amico di Shangai”
Nam Jung-ho è un orfano: unendosi ad una banda di ragazzini come lui, ne guadagnerà la fiducia e insieme attraverseranno la vita, dalla malavita alla militanza politica nel partito comunista alla guerra a favore dell’indipendenza della Corea. Dopo aver visto Jade ad una sfilata di cortigiane a Seoul, si innamorerà perdutamente di quella bambina piccola quanto lui ma così lontana, muovendo ogni passo per guadagnare la sua amicizia prima e il suo amore poi.
Allontanati e divisi dalla vita ripetutamente, entrambi i protagonisti affronteranno due vite dolce-amare: la sofferenza per la guerra contro i tiranni giapponesi, degli amori dolci ma impossibili, come quello che Jade prova per il giovane Kim Han-Chol, la solitudine di una vecchiaia che sembra aver fatto morire ogni ricordo di quella vita splendida che entrambi si lasciano alle spalle, Jade come affascinante cortigiana ed artista, Jung-ho come promessa del partito.
L’amore e la fiducia sono due fili conduttori potentissimi di questo libro. L’amore per un uomo o una donna. L’amore per la propria famiglia, per una padre di cui resta solo una vecchia leggenda, chiusa in un porta sigarette ed un anello da portare sul cuore. L’amore per un sogno, quello politico, quello dell’indipendenza per il proprio paese, che muove Myung-bo, direttore del partito comunista coreano-cinese, maestro di Jung-ho nel suo percorso, di uomo e di compagno, e rivale in amore di Sung-soo, per conquistare il cuore della splendida zia Dani. L’amore per la musica, infine, che fa sbocciare e poi consuma Lotus, amica più cara di Jade, sedotta da un uomo che prima la farà sentire una regina e poi la abbandonerà, costringendola a volare oltremare per trovare pace. L’amore per i figli, come Luna, che negli occhi della sua bambina riscoprirà il coraggio e cosa significa essere felici.
Il fascino di questo romanzo sta nei suoi intrecci, storici e genealogici, nella tenacia dei personaggi, piegati ma resilienti come le canne di bambù di cui parlava Pascal, capaci di rialzarsi solo insieme, nella dolcezza degli ultimi momenti e dei ricordi, della liberazione nella morte e nel viaggio, quello di Jung-ho per la Cina, quello di Luna e Lotus per l’America, quello di Jade per l’isola di Jejudo, dove incontrerà delle donne insieme a cui curare le proprie ferite.
“La vita si può sopportare solo perché il tempo ti fa dimenticare. Ma vale la pena di essere vissuta perché l’amore, invece, ti fa ricordare.”
Dall’epilogo “La donna del mare”
L’autrice, Kim Juhea
Kim Juhea è nata a Incheon, Corea del Sud, e si è poi trasferita a nove anni insieme alla famiglia a Portland, USA, dove vive tutt’ora. Laureatasi in Arte e Archeologia alla Princeton University, nel 2022 ha deciso di pubblicare il suo romanzo d’esordio, appunto “Come tigri nella neve”; il romanzo è stato definito “Un vero gioiello letterario; imperdibile; eccezionale; una storia in cui si muovo personaggi indissolubilmente legati dal destino” dalle maggiori testate giornalistiche americane.
Racconta di aver amato leggere e scrivere fin da piccolissima, e di come il trasferimento in America, e dunque il trovarsi di fronte ad una nuova lingua, con un nuovo alfabeto, da studiare, le abbiano fatto capire il potere e l’importanza delle parole.
Classe 2001, Namjoon stan fino al midollo, Irene ha scoperto il magico mondo della Corea del Sud nel 2021 e da allora ne è rimasta rapita. Ama la moda, i libri e la filosofia, non sta zitta un attimo, è cinica ma i k-drama romantici riescono a tirare fuori i suoi occhi a cuoricino. Se la cercate, probabilmente sarà nella sua stanza, intenta ad imparare, fallendo, l’ennesima coreografia K-Pop!
Finalmente è arrivato Dicembre! Il mese in cui possiamo riposarci per qualche giorno, stare in famiglia e festeggiare.
Si sa, Dicembre è il mese per eccellenza dei regali e delle serate passate sul divano avvolti da una coperta di pile a guardare serie tv accompagnate da una buona tazza di cioccolata calda: per questo motivo la Corea non manca di viziarci con i suoi regali, quindi, ecco a voi la lista di K-Drama da divorare tra una cena in famiglia e una serata tra amici durante le feste!
IT MAY BE A LITTLE SPICY TODAY
@HanCinema
Stagioni: 1 | Episodi:12
Genere: Slice of life
Cast: Han Suk-kyu, Kim Seo-hyung, Jin Ho-eun
Data di uscita: 1 Dicembre
Basato sulla storia vera dello scrittore Kang Chang-Rae, “Oneuleun Jom Maewoolji Molla“, il drama conosciuto anche come Recipe for Farewell racconta la storia del quarantenne Chang-Wook (Han Suk-Kyu), che lavora come traduttore e docente di discipline umanistiche, e di sua moglie (Kim Seo-Hyung) che soffre di cancro terminale all’intestino: per via della sua malattia, la donna ha grandi difficoltà a mangiare a causa di problemi legati alla digestione ma, nonostante ciò, chiede comunque al marito di cucinare per lei.
Anche se inizialmente tutto ciò che sa cucinare è del ramen istantaneo, Chang-Wook si impegnerà e cercherà di migliorare le sue abilità culinarie preparando i piatti della moglie con amore e cura.
Questo drama dunque racconterà attraverso la cucina la storia d’amore dei due coniugi.
NINETEEN OTTERS
@HanCinema
Regista: Kim Soo-Jin
Genere: Romance
Cast: Shin Eun Soo, Kim Jae Won, Lee Chan Hyung
Data di uscita: 1 dicembre
Nineteen Otters è un film che fa parte della tredicesima edizione di KBS DRAMA SPECIAL.
Shin Eun Soo (Piccole Donne etc…) interpreta la sfortunata diciannovenne, Kim Jae-young, costretta ad assistere ai continui litigi tra i suoi genitori, mentre Kim Jae Won (Our Blues etc…) interpreta Seo Woo-gyu, diciannovenne senza sogni né speranze che soffre anch’esso a causa della famiglia e che è dovuto crescere da solo a causa di una madre alcolizzata e un padre assente, scappato di casa quando il ragazzo era piccolo.
Nineteen Otters sarà un drama realistico e di formazione con un’atmosfera unica!
UNLOCK THE BOSS
@HanCinema
Stagioni: 1| Episodi: 12
Genere: Thriller, Mystery, Comedy, Sci-Fi
Cast: Chae Jong Hyeop, Park Sung Woong , Seo Eun Soo
Data di uscita Viki Rakuten: 7 Dicembre
Basato sul webcomic “Sajangnimeul Jamgeumhaeje” di Park Sung-Hyun, la storia vede come protagonista Kim Sun-Joo (Park Sung-Woong) sviluppatore, fondatore e CEO di un’azienda IT.
Un giorno, senza sapere perché, viene inseguito da qualcuno che sta cercando di ucciderlo: viene pugnalato da quella persona e, mentre percepisce la morte incombente, sente il suo spirito venire risucchiato nel suo smartphone.
Park In-Sung (Chae Jong-Hyeop) è un giovane diligente, che proviene da una famiglia povera, cerca lavoro da quando si è laureato all’università, ma non è facile.
Un giorno, mentre raccoglie funghi su una montagna per cercare di guadagnare qualcosa, si imbatte in uno strano smartphone: lo smartphone sembra prendere vita e fa una proposta difficile da rifiutare.
Park In-Sung accetta l’offerta e segue le istruzioni dello smartphone: questo, infatti, invierà in automatico un’e-mail alla sua azienda, informandoli che Kim Sun-Joo sarebbe andato in vacanza e Park In-Sung ne avrebbe assunto temporaneamente le funzioni: i due, dopo aver sistemato alcune cose, cercheranno di trovare la persona responsabile dell’accoltellamento e il movente.
CONNENCT
@HanCinema
Stagioni: 1| Episodi: 6
Genere: Crime, Mystery, Thriller
Cast: Jung Hae-in, Go Kyung-pyo, Kim Hye-jun
Data di uscita Disney+: 7 Dicembre
Basato sull’omonimo webtoon “Connected” di Shin Dae-sung, a molti fan degli anime Giapponesi potrebbe far pensare a Tokyo Ghoul… Ma sarà così?
Ha Dong-Soo ( Jung Hae-In ) fa parte di una nuova razza umana chiamata Connect: una notte, rapito da un gruppo implicato nel traffico di organi, Ha Dong-Soo viene privato di un occhio che verrà poi trapiantato in Oh Jin-Seob ( Ko Gyung-Pyo ).
Oh Jin-Seob sembra un impiegato educato e competente al lavoro, ma in realtà è un serial killer a sangue freddo.
Il riluttante donatore si trova così vittima di visioni raccapriccianti e testimone di terribili aggressioni ai residenti di Seoul: oltre che tentare di recuperare il suo occhio, si impegna ad insegue il serial killer per impedirgli di uccidere altra gente.
THE FORBIDDEN MARRIAGE
@HanCienema
Stagioni: 1 | Episodi: 12
Genere: Historical, Romance, Comedy
Cast: Park Ju-hyun, Kim Young-dae, Kim Woo-seok, Yang Dong-geun, Park Sun-yung
Data di uscita: 9 dicembre
Il drama, basato sul romanzo web “Geumhonryung, Joseon Honin Geumjiryung” di Chun Zi-Hye, segue la storia di Lee Heon (Kim Young-Dae), il re di Joseon: 7 anni prima, quando era ancora un principe ereditario, la sua amata moglie era venuta a mancare e, nel corso degli anni, la famiglia reale e i membri del governo avevano cercato di far risposare il re senza successo, poiché ancora affranto dalla scomparsa dell’amata.
Per invogliare il re a trovare moglie, era anche stato emanato un editto “geumhonryung“, che vietava a tutte le donne single di sposarsi fin quando il re non si fosse risposato: questa decisone, però, aveva provocato chiaramente lo scontento del popolo. Come risolvere questa situazione?
Un giorno, il re verrà a sapere di una donna di nome Ye So-Rang (Park Ju-Hyun), che affermava di interpretare i segni dell’armonia nuziale e di essere capace di percepire la presenza dello spirito della defunta moglie del re all’interno del palazzo reale: truffatrice e bugiarda di professione viene arrestata e incarcerata nel luogo in cui lavora l’agente Lee Shin-Won (Kim Woo-Seok).
Per uscire dalla sua situazione, finge di essere posseduta da uno spirito.
Durante il suo stratagemma, afferma che lo spirito della defunta moglie di re Lee Heon esiste all’interno del palazzo reale, così viene portata davanti al re e lui le chiede se può davvero vedere lo spirito della sua defunta moglie: per sopravvivere, Ye So-Rang deciderà di comportarsi come se il suo corpo fosse posseduto dalla defunta moglie del re, tuttavia le bugie di Ye So-Rang diventeranno col tempo sempre più grandi e più audaci.
CHRISTMAS CAROL
@HanCinema
Regista: Kim Sung-Su
Genere: Revenge, Thriller
Cast: Park Jin-Young (GOT7), Kim Young-Min, Kim Dong-Hwi, Song Geon-Hee
Data di uscita: 7 dicembre
La mattina di Natale, Wol-woo, il fratello del protagonista, viene trovato morto: quando il caso finisce con l’essere archiviato come “un semplice incidente”, il fratello Il-Woo (Park Jin-Young) decide di vendicarsi .
Il film racconta la storia di un fratello maggiore che si reca in un centro di detenzione minorile per vendicare la morte del fratello gemello e trovare la verità.
Il regista Kim Seong-soo (Save me) aumenta le aspettative con una potente combinazione data da un casting con stelle nascenti nel settore e attori veterani.
LA CASA DI CARTA COREA – PARTE II
@HanCinema
Stagioni: 1| Episodi: + 6
Genere: Crime, Action
Cast: Yoo Ji-tae, Park Hae-soo, Jeon Jong-seo, Lee Won-jong, Park Myung-hoon
Data di uscita Netflix: 9 Dicembre
La seconda parte del remake coreano della Casa di carta, sta per tornare nuovamente su Netflix: infatti, dopo il successo del primo capitolo, ci aspetta una seconda parte composta da altri 6 episodi. Ma cosa dovremmo aspettarciin questi episodi aggiuntivi?
In questi nuovi episodi vedremo il Professore che tenterà di sfruttare il caos creatosi per far fuggire i suoi complici dalla zecca di stato; in questi nuovi episodi, inoltre, verranno introdotti anche personaggi inediti come quello di SEOUL (Lim Ji Yeon): Seoul è una carta nascosta di cui nemmeno i ladri alla Zecca erano a conoscenza e fornisce una svolta decisiva alla storia.
In questa seconda parte le azioni violente si intensificheranno: scontri fisici, sparatorie, inseguimenti in moto sia all’interno che all’esterno della Zecca di Stato mostreranno un’ azione più che intensa.
Un’altra minaccia da far fronte e non sottovalutare per i nostri protagonisti sarà quella creata dalla cooperazione economica dovuta all’unificazione delle due Coree.Il passato della squadra del professore verrà rivelato? Come finirà la storia?
WORK LATER, DRINK NOW 2
@HanCinema
Stagioni: 2| Episodi:12
Genere: Comedy, Friendship, Slice of life
Cast: Lee Sun-bin, Han Sun-hwa, Jung Eun-ji, Choi Si-won
Data di uscita: 9 Dicembre
Dopo il successo della prima stagione “Work later , drink now”, basato sul webtoon “Soolkkundoshicheonyeodeul” di Mikkang, ritorna in onda con una nuova stagione più divertente della precedente che riparte dal finale di fine stagione.Ma come mai la serie è piaciuta così tanto in Corea?
La serie, che vede tre amiche incontrarsi alla sera per bere dopo giornate avventurose o sfortunate, è catalogate dai coreani come una tra le più divertenti in circolazione: nella seconda stagione il fascino e la drammaticità delle storie ti teletrasporteranno nella Corea notturna piena di alcool risate ed emozioni.
Alchemy Of Souls: Light And Shadow
@HanCinema
Stagioni: 2| Episodi: 10
Genere: Fantasy, Action, Historical, Romance
Cast: Lee Jae-wook, Go Yoon-jung, Hwang Min-hyun, Shin Seung-ho, Yoo Joon-sang, Oh Nara, Yoo In-soo, Arin, Jo Jae-yoon.
Data di uscita Netflix: 10 dicembre (da Gennaio su Netflix Italia)
Il drama, ambientato sullo sfondo di un grande Paese che non compare nelle mappe e non esiste nella storia, racconta una storia di vendetta e di amore nella quale i destini dei protagonisti sono stati stravolti da un incantesimo.
Le aspettative da parte del pubblico mondiale per questa seconda stagione sono molte alte, soprattutto a seguito della pubblicazione dei vari trailer e dopo il velo di mistero che i creatori della serie continuano a celare sulla trama non ancora rivelata per questa la seconda parte di “Alchemy Of Souls“, lasciando molto spazio all’immaginazione e alle speculazioni, anche piuttosto fantasiose, dei fan.
SINGLE’S INFERNO 2
Stagioni: 2| Episodi: Reality
Genere: Dating
Cast: ? [not revealed]
Data di uscita: 13 dicembre
Siete pronti ad una nuova stagione di Singles Inferno?
Single’s Inferno è il primo dating show sudcoreano originale Netflix e la sua premessa è semplice: 12 single (6 uomini, 6 donne) sono bloccati insieme su un’isola deserta, ai partecipanti vengono fornite solo poche risorse e l’unico modo per fuggire dall’isola in un hotel di lusso (denominato “Paradiso”) è “matcharsi”; inoltre, i partecipanti potranno rivelare la loro professione e la loro età solo in Paradiso e solo al loro accompagnatore!
Finora, però, il poster di Single’s Inferno 2 presenta solo sei concorrenti, il che ci fa domandare se nuovi concorrenti verranno introdotti a metà dello spettacolo per rendere le cose più piccanti, in modo simile alla prima stagione. Voi cosa ne pensate?
Rispetto alla prima stagione, sembra che i futuri concorrenti siano molto più audaci ed espliciti nell’esprimere i propri sentimenti.
DO YOU KNOW ASHTANGA?
@HanCinema
Regista: Lee Dae-Kyung
Genere: Romance
Cast: Joo Jong-Hyuk, Bae Yoon-Kyoung
Data di uscita: 14 dicembre
Anche questa produzione cinematografica fa parte dei film promossi da KBS per la Season Special Drama.
“Do You Know Ashtanga?” è una rom-com che parlerà di un’istruttrice di yoga che, dopo aver attraversato una vita piena di alti e bassi, cambierà le sue prospettive a partire dall’ incontro con il figlio di un proprietario di un edificio che cerca di imparare a mettere in praticare la “noblesse oblige” (la nobilità comporta obblighi).
Joo Jong Hyuk è Seol Tae Joon, il figlio del proprietario dello stabile, ed è un ragazzo premuroso e molto trasparente, mentre Bae Yoon Kyung è Kang Na Ra, un’istruttrice di yoga che odia così tante cose che la gente si chiede se c’è qualcosa che le piaccia davvero.
Tuttavia, c’è una cosa che tira fuori la vera Na Ra: si tratta dell’Ashtanga. Ma cosa significa ASHTANGA?
L’Ashtanga è una variante dello yoga tradizionale che si contraddistingue per la sua particolare intensità e per essere quindi adatta soprattutto a persone che abbiano già una certa dimestichezza con la disciplina.
FANTA G SPOT
@HanCienma
Stagioni: 1
Genere: Drama, Comedy
Cast: Ahn Hee-yeon, Bae Woo-hee, Park Sun-ho, Choi Gwang-rok
Data di uscita: 16 dicembre
“Fanta G Spot” di Coupang Play tratterà delle storie sincere e audaci delle donne sul sesso.
Hee-jae, interpretata da Ahn Hee-yeon, è una persona che inizia a conoscersi realmente consigliando le donne sulle loro “indicibili” preoccupazioni riguardo al sesso attraverso un podcast.
Bae Hee, invece, interpreta il ruolo di Mina che è brava nel sesso occasionale, infatti a lei non piace legarsi emotivamente, tant’è che si trova oltremodo a suo agio nei rapporti senza amore.
L’attore Hee-hee, che presenterà il fascino di entrambe le parti conducendo un podcast con la sua migliore amica ‘Hee-jae’, mostrerà onestamente la sua cruda vita sessuale.
CASINO
@HanCienam
Stagioni: 1| Episodi: 16
Genere: Action, Crime, Drama
Cast: Choi Min Shik, Son Seok Koo, Lee Dong Hwi, Ryu Hyun Kyung, Heo Sung Tae, Kim Hong Pa
Data di uscita Disney+: 21 Dicembre
Il K-drama di azione e crime ruota attorno alle attività illecite di un dirigente di un casinò che costretto ad affrontare costantemente sfide, tenta di rimettersi in gioco ancora una volta: Cha Mu-Sik (Choi Min-Sik) è diventato una leggenda nel mondo dei casinò. Dopo molti colpi di scena viene coinvolto in un caso di omicidio e questo porterà la sua vita in bilico e sull’orlo del collasso.
Basato sul romanzo “Sarangui Yihae” di Lee Hyeok-Jin, il drama racconta una storia d’amore realistica di quattro persone che si sono incontrate tutte presso la filiale Youngpo di KCU Bank.
Ha Sang-Soo (Yoo Yeon-Seok), il capo senior del team di consulenza globale presso la filiale di Yeongpo della Nara Bankun è un bell’uomo, persona intelligente e forte che non vacillerà di fronte alle difficoltà della vita: sebbene sia un personaggio onesto, non è freddo o troppo formale, ma piuttosto caloroso con un lato umoristico, per non parlare del fatto che ha una forma atletica degna di un atleta nazionale piuttosto che di un impiegato di banca.
Sang-Soo conduce una vita normale ma, a causa dell’arrivo dell’amore, la sua tranquilla routine cambierà.
An Soo-Young(Mun Ka-Young) pensa che l’amore non duri per sempre e che possa andare via in qualsiasi momento: capo cassiere di banca al quarto anno presso la filiale di An Soo-Young, è anche conosciuta come “la dea del ramo di Yeongpo“, possiede un aspetto invidiabile e una voce dolce.
Park Mi-Kyung (Keum Sae-Rok) proviene da una ricca famiglia, è sicura di sé e abbastanza aperta riguardo ai suoi sentimenti: quando qualcuno le piace, fa in modo che quella persona lo sappia, qualunque cosa accada.
Jung Jong-Hyun (Jung Ga-Ram) sta studiando per un esame per diventare un agente di polizia e la sua personalità lo spinge a fare del suo meglio in tutto.
ISLAND
@HanCinema
Stagioni: 1| Episodi:12
Genere: Fantasy, Action, Mistery
Cast: Kim Nam Gil, Lee Da-hee, Cha Eun-woo, Sung Joon
Data di uscita Amazon Prime Video: 30 Dicembre
Basato sul webcomic “Island” scritto da Yoon In-Wan e illustrato da Yang Kyung-Il, il drama con l’omonimo nome che aveva iniziato le riprese sono nell’ottobre 2021 uscirà finalmente a Dicembre!
Ambientato sull’isola di Jeju, vede tre persone combattere contro il male che sta cercando di distruggere il mondo: Ban, John e Goong-Tan.
Ban (Kim Nam-Gil ) è stato allevato per proteggere il mondo dal male, si è allenato per diventare un’arma e combatte contro il male uccidendo le vittime che sono possedute: non mostra emozioni e ripensamenti per le sue azioni, ma, nella sua mente, si sente in colpa.
Per il ruolo da protagonista femminile era stata precedentemente indicata Seo Yea-Ji ( Its okay to not be okay) che però ha rifiutato e il ruolo è stato poi offerto a Lee Da-Hee che interpreta appunto Won Mi-Ho, una ragazza che proviene da una famiglia che gestisce una grande azienda: causa grossi problemi e viene mandata sull’isola di Jeju, dove lavora come insegnante e qui verrà poi coinvolta in un caso relativo ai fantasmi.
John (Cha Eun-Woo) è un prete cattolico esorcista e il suo nobile obiettivo è proteggere la vita e purificare il male.
Goong-Tan (Sung Joon) cresciuto insieme a Ban è stato allevato come lui per sconfiggere il male: a causa di un incidente, però, i due saranno costretti a scontrarsi.
Island è, forse, uno dei k-drama più attesi dell’anno: sarà in grado di soddisfare le aspettative? La grafica e la fotografia saranno all’altezza per arrivare ad un risultato convincente?
Questa era la lista dei drama di Dicembre, una lista molto corposa composta da titoli allettanti, ritorni di stagione super attesi e nuovi attori da scoprire… Un Natale così tu te lo aspettavi?
Scrivici nei commenti le tue impressioni e quali di questi k-drama aspettavi “sotto l’albero”!