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Yet to come in Busan: road to EXPO 2030

Sono già un paio di mesi che vediamo ovunque, in giro per il mondo di Internet, notizie sul prossimo concerto dei BTS che si terrà a Busan il 15 ottobre, per ufficializzare e supportare la candidatura della Corea del Sud come prossimo paese ospitante l’EXPO 2030. Ma cos’è l’EXPO? Come funziona e quali risvolti ha per il paese? Com’è strutturato il concerto dei BTS?

Proviamo a capirne di più insieme!

La storia dell’Expo

Innanzitutto, partiamo dalla definizione di EXPO. Cos’è un’esposizione universale, nota anche come EXPO?

Quando parliamo di EXPO ci riferiamo alle grandi esposizioni internazionali tenutesi fin dalla metà del 18° secolo, il cui scopo era quello di mettere in bella mostra i progressi scientifici, artistici e tecnologici dei vari paesi.

Il termine viene coniato nel 1851, in occasione della prima grande Esposizione universale di Londra, e dal 1928 il suo svolgimento è organizzato dal BIE, il Bureau international des Expositions.

Il logo del BIE, usato per la prima volta durante EXPO 1970 a Osaka

La prima esposizione universale si è tenuta a Londra, al Crystal palace in Hyde Park, ed è nata da un’intuizione del Principe Alberto, re consorte della Regina Vittoria, il quale immaginò questa Great Exhibition come una passerella per permettere ai vari paesi partecipanti di mostrare i propri progressi: attirati da questa grande intuizione, e avendo già compreso i grandi benefici derivanti da questo genere di eventi, i francesi si proporranno qualche anno dopo come paese ospitante la seconda Esposizione universale nel 1855.

Da quel momento in poi, si decise di replicare l’evento ogni cinque anni, probabilmente per ridurre le spese dei paesi partecipanti.

Come funzionano queste esposizioni?

Un’esposizione universale, per essere definita tale, deve avere alcune caratteristiche specifiche; in particolare:

  • Deve tenersi ogni cinque anni;
  • Deve avere una durata massima di sei mesi;
  • Deve avere un tema generale;
  • Le dimensioni dell’area adibita non devono essere necessariamente definite;
  • La costruzione dei padiglioni da parte dei partecipanti;

Se ricordiamo quanto avvenuto durante l’EXPO 2015 tenutosi a Milano, erano presenti sia dei padiglioni centrali, anfiteatri o centri congressi sia padiglioni costruiti ad hoc: forse non lo saprete ma, proprio per ridurre l’impatto ambientale della costruzione, e del successivo smantellamento di queste strutture, le strutture principali devono essere riconvertite. Possiamo fare qualche esempio?

Beh, prima fra tutte la stessa Torre Eiffel! Era nata proprio come simbolo dell’Esposizione di Parigi e, da quel momento in poi, è rimasta un’icona della città francese!

Ma anche l’Atomium di Bruxelles si trova ancora nel luogo originale nel quale venne esposto nel 1958, così come l’Albero della vita e Palazzo Italia, costruiti proprio in occasione dell’EXPO 2015.

Foto di Waldo Miguez da Pixabay

I tipi di esposizioni universali

Prima dell’intervento del BIE in merito, si era soliti considerare esposizioni qualsiasi genere di manifestazione che rientrasse negli scopi già citati, tuttavia ad un certo punto sono state prodotte varie regolamentazioni che hanno portato ad una rigida distinzione tra le varie tipologie di eventi. Troviamo:

  • Esposizioni di I e II categoria, cioè quelle tenutesi tra il 1931 e il 1980;
  • Esposizioni Universali, cioè quelle tenutesi tra il 1980 e il 1996;
  • International Registered Exhibitions, cioè quelle tenutesi a partire dal 1980;

Inoltre, si considerano Universali soltanto alcune esposizioni svoltesi prima della creazione del BIE e, per questa ragione, ritenute “storiche“.

EXPO 2030 chiama, Corea del sud risponde

#EXPO2030 dovrebbe essere la prossima edizione dell’EXPO, dopo quella che si terrà nel 2025 a Osaka, Kansai, in Giappone, e come ogni EXPO che si rispetti, sono già arrivate numerose candidature.

Nello specifico, i quattro contendenti questa volta sono:

  • Corea del Sud, Busan: “Trasformando il nostro mondo, navigando verso un futuro migliore” (1 maggio 2030 – 31 ottobre 2030)
  • Italia, Roma: “Persone e territori” (1 maggio 2030 – 31 ottobre 2030)
  • Ucraina, Odessa: “Rinascita, tecnologia e futuro” (26 aprile 2030 – 14 ottobre 2030)
  • Arabia Saudita, Riyadh: “L’era del cambiamento” (1 ottobre 2030 – 31 marzo 2031)

Fino a maggio 2022, tra i contendenti figurava anche la Russia ma, a seguito dei terribili eventi che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo ancora Russia e Ucraina, la Russia si è ritirata dalla corsa.

Il paese ospitante verrà nominato a seguito della consueta riunione del BIE che avverrà nel 2023: per seguire maggiori aggiornamenti, vi consigliamo di aggiornare il sito ufficiale del BIE.

La nomina di ambasciatori ufficiali per i BTS

Dopo il panico generato dall’annuncio sorpresa dello (non) hiatus dei BTS dalla scena musicale e dopo le numerosissime voci, rivelatesi immediatamente false, circa lo scioglimento del gruppo che la HYBE ha prontamente smentito, il 17 giugno 2022 è arrivata ufficialmente la notizia circa la nomina ad ambasciatori ufficiali dell’EXPO2030.

Voci di corridoio, poi confermate dallo stesso sindaco di Busan, Park Hyung Jun, narrano che l’invito affinché i BTS partecipassero all’Expo come ambasciatori sia provenuto proprio dallo stesso sindaco, il quale ha contattato la HYBE in merito a questa possibilità e, il CEO della HYBE, Park Ji Won (succeduto a Bang Si Hyuk dopo le sue dimissioni avvenute nel 2021) ha confermato che il gruppo ha accettato sin da subito ben volentieri questa richiesta.

Ovviamente, è noto a tutti che un evento del genere porterebbe alla Corea del Sud un enorme ritorno, non solo in termini economici ma anche e soprattutto di fama a livello mondiale, consentendole di inserirsi ufficialmente tra i paesi che “settano” le regole del gioco sul piano globale: è, quindi, chiaro che la scelta dei BTS come ambassador ufficiali non sia stata affatto casuale ma tuttalpiù ben studiata a tavolino e (parere dell’autrice) anche scontata.

Ma cosa vuol dire essere ambassador ufficiali?

In qualità di ambasciatori, i BTS avranno il compito di partecipare a campagne pubblicitarie ed eventi in supporto della candidatura della Corea, anche se non è ancora chiaro quali saranno i termini e i modi di questa collaborazione; inoltre, al loro fianco in vesti di ambassador, troveremo anche l’AI Rozy e l’attore pluripremiato Lee Jung-Jae (che, nel caso non lo sapeste, abbiamo incontrato a marzo di quest’anno durante il FKFF!).

Non sapete chi è Rozy, la più famosa virtual influencer del mondo?

Date un’occhiata a questo articolo qui!

Se siete curiosi di saperne di più, vi consigliamo di seguirla su Instagram, rimarrete sbalorditi (o forse terrificati, chi lo sa)!

Certo è che la fama degli ARMY per il rendere sold-out qualunque genere di prodotto e contenuto viene proposto e promosso dai Tannies gioca sicuramente a favore dell’organizzazione in sé, la quale conta proprio su questo fortissimo legame tra fan e artisti per ottenere maggiore riconoscimento e riuscire effettivamente in quest’impresa.

Va, inoltre, ricordato che Busan non è proprio un luogo a caso per il gruppo: infatti, i membri Jimin e Jungkook sono originari proprio della città di Busan, quindi la loro presenza come ambassador della città e dell’EXPO è ancor più importante e significativa, quasi un ringraziamento per la loro città natale.

Il concerto gratuito a Busan: info base e come funzionerà

Annunciato tramite la piattaforma Weverse, i BTS terranno un concerto completamente gratuito in supporto alla candidatura della Corea del sud il 15 ottobre alle 6 PM KST (11:00 AM CET) dal Busan Asiad Main Stadium: questo avrà una capienza di 100.000 spettatori e pare che i biglietti siano andati sold-out nel giro di un paio di minuti, lasciando più di 400.000 persone in attesa.

Tuttavia, come se questo non fosse abbastanza, oltre al concerto in presenza, il concerto sarà trasmesso in live play nel parcheggio del porto internazionale di Busan.

Rendendosi conto, però, dell’ancora pressante richiesta, la HYBE il 20 settembre ha rilasciato un ulteriore comunicato con la quale ha annunciato la presenza di un ulteriore live play da Haeundae: per questo, però, a differenza degli altri due eventi, non era necessaria la previa prenotazione e sarà disponibile al pubblico tramite degli schermi posizionati per l’occasione.

Dopo aver fatto 30, però, perché non fare 31? Infatti, il bello non finisce qui perché, per chi non è riuscito a prendere i biglietti per il concerto e per i fan internazionali c’è comunque la possibilità di assistere al live stream, sempre gratuitamente, tramite la piattaforma Weverse, ZEPETO e NAVER NOW!

Per tutti i passaggi, vi consigliamo di controllare le vostre mail (se siete già iscritti alla piattaforma Weverse) oppure di dare un’occhiata a questo sito!

La città di Busan si sta preparando a questo enorme evento già da mesi ed è da giorni che iniziano ad apparire su Twitter e su Instagram le prime foto, non solo del palco al Busan Asiad Main Stadium, ma anche dell’intera città che, giorno dopo giorno, tende a tingersi sempre più di viola.

Non a caso, proprio in questi giorni gli hashtag #borahaefication e #borasan stanno impazzando sui social, accompagnati da numerosissime foto e avvistamenti dei vari fan giunti in città delle varie attrazioni principali già colorate di viola o delle strade dove riecheggiano i brani del gruppo.

La HYBE ha fatto degli accordi con alcune catene alberghiere della città per rendere ancor più memorabile la permanenza degli ARMY accorsi per il concerto, creando dei kit di benvenuto disponibili in alcuni alberghi convenzionati proprio a tema BTS – Yet to come in Busan.

ARMY o meno, questo concerto è un evento fondamentale per la Corea del Sud perché può davvero fare la differenza in termini di eleggibilità e potenzialità agli occhi del BIE: quindi, mi raccomando, non perdete questa occasione e godetevi lo show perché the best moment is Yet to come!

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L’Italia secondo i coreani

Finora abbiamo parlato di tante cose che riguardano la Corea: viaggi, skincare, appuntamenti, ma vi siete mai chiesti cosa pensano i coreani di noi italiani? Qual è la prima cosa che potrebbe venirgli in mente se pensano al Bel Paese? Pasta? Mafia? Berlusconi? Andiamo a scoprirlo assieme!

Cinque miei cari amici si sono resi disponibili per una piccola intervista: Rachel (예정), Mary (수진), Jackson (현석), Olivia (혜린) e Giulia (경나).

Partiamo allora dalla prima domanda: come descriveresti l’Italia in tre parole?

Sarete felici di sapere che nessuno di loro ha risposto “mafia”, anzi, quasi tutti hanno nominato il cibo, la cultura, la moda e il calcio: Giulia, in particolare, descrive il nostro Paese come “antico”, “delizioso” e “bello”!

Quali sono i lati positivi e negativi dell’Italia?

Partiamo dai punti di forza: bellezza delle città e cultura del cibo sono state le risposte più gettonate. 

Rachel aggiunge anche che ciò che le piace davvero dell’Italia è l’architettura, la trova “magnifica”, soprattutto perché è molto differente dalla struttura tradizionale coreana “hanok”. Anche per Giulia, l’architettura italiana è decisamente affascinante, in particolare, i balconi italiani sono una delle cose che più ammirava durante il suo viaggio.

Fun fact: potrebbe sembravi strano, però in Corea i balconi sono una cosa molto rara, difficilmente vedrete dei panni stesi come qui in Italia!

Veniamo ora ai tasti dolenti: per Jackson, i punti deboli dell’Italia sono sicuramente la corruzione dei politici e il tasso di disoccupazione. Per Olivia invece, ciò su cui l’Italia dovrebbe lavorare è l’efficienza dei servizi pubblici, specialmente delle poste (se ne sono accorti anche in Corea, aiuto). Cosa ne pensate? Hanno ragione?

Una delle risposte che più mi ha fatto riflettere è stata quella di Mary: “un paio di miei amici sono state vittime di razzismo da parte di alcuni italiani”. Per fortuna, tutti loro sono consapevoli del fatto che non bisogna far di tutta l’erba un fascio, però l’Italia rimane un Paese molto razzista alle volte!

I coreani sono soliti mangiare al ristorante italiano?

Dato che molti nominano il cibo quando pensano all’Italia, ho chiesto se in Corea vanno nei ristoranti italiani e tutti quanti hanno risposto con un bel “Sì”; Giulia aggiunge che per i coreani è una cosa molto comune andare a mangiare italiano e io ve lo confermo: in Corea potete trovare ristoranti italiani in ogni angolo e sono tutti molto validi, a Seoul c’è addirittura un ristorante siciliano chiamato “Ciuri Ciuri”.

E le celebrità italiane? Chi sono i nostri “rappresentanti”?

Alcuni hanno detto di non conoscere alcuna celebrità italiana, ma sono sicura che almeno una la conoscono: Alberto Mondi, come ci suggerisce Olivia, il quale pur non essendo famoso in Italia, è una delle celebrità straniere più conosciute in Corea! Chi è Alberto Mondi?

Alberto Mondi è un businessman e personaggio pubblico italiano che si esibisce e abita in Corea del sud ormai da un bel po’ di anni: è stato insignito nel 2016 dell’Ordine della Stella d’Italia, un’onorificenza che viene assegnata dal Presidente della Repubblica, su suggerimento del Ministro degli Esteri, a coloro che, italiani all’estero o stranieri, hanno svolto un ruolo chiave nel mantenimento e nello sviluppo dei rapporti di amicizia tra l’Italia e gli altri paesi e nella promozione dei legami con l’Italia.

Giulia ci dice invece che una delle poche celebrità italiane che conosce è Monica Bellucci, che lei stessa ammira per la sua bellezza (come darle torto).

Una delle risposte che mi ha fatto più sorridere è stata quella di Rachel, che ha detto di non conoscere celebrità italiane, tuttavia, la prima persona che le è venuta in mente per questa domanda è stata Leonardo da Vinci: dice di averlo studiato alle elementari e che, da quel momento, le è rimasto impresso per le sue straordinarie capacità di artista, architetto e scienziato!

Devo dire che, se i coreani conoscono molto bene il nostro cibo e la nostra cultura, purtroppo non se la cavano altrettanto bene in campo cinematografico: 4 su 5 affermano di non conoscere alcun film italiano. Jackson, tuttavia, dice di aver visto L’incredibile storia della repubblica delle rose, film italiano basato sulla storia vera di Giorgio Rosa. Voi lo conoscete? 

Viaggiando all’estero mi sono resa conto di quanto il nostro gesticolare sia apprezzato/deriso in tutto il mondo.

Non importa in quale parte del globo ci si trovi, perché esiste un gesto che è diventato, ormai, un biglietto da visita che ci rende riconoscibili ovunque e la Corea non rappresenta un’eccezione. Sapete qual è?

Esatto, è proprio lui!

Ho voluto quindi chiedere ai miei amici cosa ne pensassero del nostro continuo bisogno di gesticolare ogni volta che vogliamo esprimerci. E indovinate un po’? Tutti loro hanno detto che la trovano un’abitudine bella e molto caratteristica. Giulia in particolare dice che secondo lei noi italiani siamo molto sentimentali e il fatto di riuscire ad esprimere dei concetti tramite dei semplici gesti è un tratto estremamente interessante della nostra cultura.

Come avrete capito dalla risposte, l’Italia e gli italiani sono davvero ben voluti in Corea, ho voluto quindi fare LA domanda: usciresti mai con un italiano/italiana? Sarete felici di sapere che tutti e 5 hanno detto sì! Mary ci dice che siamo considerati molti belli/belle, ma che gli uomini italiani sono dei playboy, confermiamo?

Essere italiani è quasi sempre un punto di forza all’estero, siamo un popolo davvero amato: in Corea, come anche in altri Paesi (in America per esempio), essere italiani rappresenta un vero e proprio tratto distintivo. L’Italia ha molti difetti e ne siamo consapevoli tutti, ma una cosa è certa, il bagaglio culturale che ci accompagna ogni volta che varchiamo i confini nazionali ci tornerà sempre utile in una maniera o nell’altra!

Il fatto che persone come Olivia descrivano il loro viaggio in Italia come la più bella esperienza che abbiano mai vissuto ci deve rendere orgogliosi!

Dunque, se mai andrete in Corea, o in qualsiasi altra parte del mondo, siate sempre fieri della vostra italianità e mi raccomando, continuiamo a lottare affinché la pizza con l’ananas (particolarmente apprezzata in Corea) venga bandita da qualsiasi ristorante!

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#K-living: dating culture

Sono sicura che almeno una volta a tutti noi sia capitato di vedere qualche video con l’hashtag #국제커플 (#internationalcouple) e di aver pensato a come sia frequentare un/una coreano/a: in questo articolo vi parlerò di tutti gli aspetti che riguardano la dating culture coreana.

Primo punto: come e dove ci si conosce?

I coreani, o più in generale gli asiatici, difficilmente vi verranno a parlare o vi fermeranno per strada per chiedervi di uscire, se volete incontrare qualcuno le app di incontri fanno al caso vostro: Tinder, Meef, come anche le app per gli scambi linguistici (HelloTalk per esempio) sono i modi più diretti per incontrare un possibile appuntamento.

Ci sono però un paio di cose alle quali dovete prestare attenzione: evitate i profili con sole foto di animali, sfondi tutti neri e quelli nei quali i soggetti sembrano troppo belli per essere veri, perché infatti non lo sono. Consiglio a tutti di chiedere il contatto instagram o kakaotalk non appena iniziate a scrivervi con qualcuno. Nel caso in cui vi dicano di non averli e sul loro profilo ci sono scritte del tipo FWB o ONS, vi consiglio di chiudere la conversazione all’istante.

Purtroppo, molte delle persone che vi contatteranno sono solamente in cerca dell’avventura con una/un occidentale perché vogliono “provare” qualcosa di differente: i coreani tra di loro difficilmente usano Tinder, solitamente ci si conosce tramite amici di amici.

E se incontrassi qualcuno in un pub? In Italia spesso succede, no?

Per quella che è stata la mia esperienza i club sono dei grandi NO, in particolare a Seoul. Gran parte dei ragazzi che incontrerete nelle discoteche sono lì per un solo motivo, ovvero, “hunting”: le ragazze bianche, o comunque occidentali, sono letteralmente un “trofeo” ambito da molti, dunque, se cercate una relazione, non fatelo nei club.

P.S. i coreani non sono gli unici ai quali fare attenzione in discoteca, abbiate un occhio di riguardo anche per le uniformi a stelle e strisce (chi vuole intendere intenda).

Secondo punto: l’appuntamento

Quasi sicuramente vi chiederanno di andare a mangiare fuori per poi spostarvi in qualche pub: normalmente in Corea si divide il conto, ma generalmente per il primo appuntamento il ragazzo paga la cena e la ragazza i drink. Se non andate al ristorante, vi inviteranno in un cafè o per un picnic.

Finito il vostro date, una cosa che i coreani tendono spesso a fare è scrivere per dire che si sono trovati bene non appena vi siete salutati (e intendo letteralmente 5 minuti dopo), se non lo fanno probabilmente vogliono ghostarvi.

Se arrivate fino al terzo appuntamento, consideratelo come un punto di svolta! I coreani, infatti, considerano la regola dei “three dates” come uno step abbastanza fondamentale, oltre al quale ci si inizia a considerare quasi come fidanzati.

Non stranitevi se il vostro partner o la vostra partner vi chiederanno ufficialmente di mettervi assieme: gli anniversari in Corea sono molto importanti (specialmente i 100 giorni) e stabilire la data nella quale vi siete ufficialmente fidanzati è obbligatorio.

Una cosa che nelle relazioni in Corea vedrete spesso sono i vestiti di coppia: dalle felpe alle scarpe, i #coupleclothes sono un vero e proprio simbolo delle coppie, infatti, spesso nei negozi vedrete abbinati il capo femminile e quello maschile.

Un altro elemento simbolo delle relazioni sono gli anelli di coppia: a noi potrebbe sembrare strano, a meno che non ci si stia preparando per un futuro matrimonio, ma in Corea di certo non è così perché essere fidanzati, per i coreani, rappresenta un vero e proprio status sociale, e quale miglior modo per farlo notare se non con le fedine?

Ultimo punto: non aspettatevi di vivere la vostra storia d’amore come i K-drama

Se vi dovessero mai chiedere di incontrarvi in posti strani ad orari strani evitate! Potrebbe sembrare scontato ma purtroppo si tende a romanticizzare troppo questo Paese, dunque tenete bene a mente che tutto il mondo è paese!

Detto questo, uscire con qualche local sicuramente sarà un plus della vostra permanenza in Corea: che sia per una cena, un caffe o degli scatti nei photoboot, l’esperienza del dating va fatta.

A un possibile appuntamento parlerete probabilmente voi per la maggior parte del tempo, ma una cosa è certa, i coreani adorano l’Italia e gli italiani: oltre ad essere un punto a favore non appena vi presenterete, può anche essere un buon argomento di discussione, provare per credere!

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La cultura del 빨리빨리 (palli-palli)

Vi è mai capitato di andare in Corea e sentirvi dire “palli-palli”, senza avere la benché minima idea di cosa volesse dire? Tranquilli vi stanno solo dicendo di sbrigarvi! Due semplici parole che incarnano alla perfezione l’essenza della cultura coreana, caratterizzata da routine frenetiche e uno stile di vita rapido.

In Corea non è solo la rete internet a viaggiare velocemente, il “palli-palli” si applica letteralmente a ogni singolo momento della vita dei coreani. Studio, lavoro, uffici pubblici e qualsivoglia tipologia di servizio risultano essere veloci e volti ad un efficiente problem solving.

Ma voi vi chiederete, è sempre stato così? La risposta è no! Poco più di un secolo fa circa, le vite dei coreani erano tutt’altro che frenetiche. Il Paese era conosciuto come “Terra della calma mattutina”, dove paesaggi mozzafiato e natura incontaminata, trasmettevano a chi li contemplava un senso di pace e tranquillità.

Il cambiamento arrivò dopo la Guerra di Corea. Le difficoltà economiche e l’instabilità politica furono il punto di partenza per quello che sarà in seguito chiamato il “Miracolo sul fiume Han”. Il boom economico portò un vero e proprio cambio di ritmo nelle vite dei cittadini, facendo sì che la Corea realizzasse in soli 40 anni quello che le potenze del Vecchio continente avevano fatto in centinaia. (1)

Il “palli-palli” non è solo un’esclamazione, ma un vero e proprio fattore culturale. Una sorta di impazienza visibile anche nei più piccoli gesti, come per esempio il continuo girare la carne affinché si cuocia, premere il pulsante dell’ascensore fino che le porte non si aprono o mangiare i noodles prima ancora che si raffreddino. (2)

Una velocità estranea a noi italiani, abituati invece a fare le cose con più calma e spensieratezza. Quando andrete in Corea dunque, mi raccomando, bando alle ciance e 빨리빨리!

A cura di Francesca Demattio

Sitografia:
1. https://overseas.mofa.go.kr/by-ko/brd/m_20435/view.do?seq=158
2. https://m.post.naver.com/viewer/postView.nhn?volumeNo=18243483&memberNo=15460571

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Significato e curiosità sui gruppi sanguigni in Corea: la compatibilità di coppia!

Se in occidente molti si basano sull’oroscopo per valutare la compatibilità di coppia, in Corea ci si basa sul gruppo sanguigno.

                                                                                                                                                              Inutile dire che la differenziazione del carattere, basandosi sul gruppo sanguigno, non ha nessuna base scientifica. Nonostante i coreani sappiano benissimo che non è un metodo di giudizio razionale e sensato, soprattutto quando incontrano qualcuno a cui sono interessati, una delle prime cose che fanno è appunto chiedere il gruppo sanguigno. È un modo per rompere il ghiaccio e, a volte, anche per cercare di capire un po’ l’altra persona.

Storia e diffusione:

La teoria del gruppo sanguigno è un cimelio dell’oscuro passato: purtroppo non ha discendenze nobili, anzi essa è ricondotta alle tesi del razzismo scientifico usato dai Nazisti e alla teoria sulla superiorità di alcune “razze”  risalente al 1901, attribuibile allo scienziato austriaco  Karl Landsteiner, che non ha trovato alcun fondamento scientifico.                                                                                                                                                               Per quanto riguarda l’oriente ci si riferisce a teorie razziali formulate da imperialisti nipponici per i quali la credenza che la personalità possa dipendere dal gruppo sanguigno risale circa al 1920,e si sviluppò quando nel 1926 Rin Hirano e Tomita Yashima pubblicarono un articolo intitolato “Blood Type Biological Related” , avente scopi razziali. Studi più tardi rivelarono che i diversi gruppi sanguigni sono distribuiti sproporzionatamente in tutto il Mondo e ciò indusse alcuni ricercatori razzisti e imperialisti a pubblicare verbali riguardanti la teoria delle personalità dei gruppi sanguigni: una famosa ricerca fu svolta dal giapponese Furukawa il quale si focalizzò sui tratti raziali dei taiwanesi che si ribellarono all’Imperialismo nipponico. Egli concluse che poiché più del 40% dei taiwanesi appartenevano al gruppo sanguigno 0, il quale si pensa sia il meno arrendevole, era necessario diluire il “sangue ribelle” del paese attraverso l’incremento dei matrimoni misti con giapponesi. Anche dopo che numerosi universitari giapponesi screditarono la teoria per mancanza di basi scientifiche, questa è riuscita in qualche modo a sopravvivere attraverso numerose pubblicazioni, con l’aiuto  dell’incrollabile interesse dei media.                                                                                                                 A partire dalla fine degli anni Novanta, questa moda si diffuse in Corea del sud acquisendo grande popolarità agli inizi del 2000,e diffusasi in particolar modo nel 2004, con l’uscita di molti film ,programmi tv e canzoni pop ispirate a questa credenza; un esempio è rappresentato  dalla commedia romantica del 2005 “My boyfriend is Type B”, in cui una donna di tipo A e un uomo di tipo B sono incompatibili come coppia a causa della loro personalità definita dal sangue.                                                                                                                                 In Corea del Sud e in Giappone, due paesi con un forte senso di collettività, le persone vengono educate e preparate a valorizzare il gruppo più che l’individuo. Andare d’accordo con gli altri e con le opinioni che gli altri hanno di te è di fondamentale importanza. Una volta che la credenza nelle personalità dei gruppi sanguigni si è ben radicata all’interno della società l’effetto della teoria può essere massimizzato in quanto gli individui vengono spesso forzati ad accettare il modo in cui gli altri, gli anziani e il loro gruppo li percepiscono e ad assecondarlo.

Tipi di sangue: A, B, AB, Zero

Ad ogni gruppo sanguigno sono attribuite delle caratteristiche comportamentali e hanno tutti una compatibilità diversa tra loro:

Gruppo tipo A (il contadino/coltivatore) : Sono solitamente delle persone timide riservate, calme, introverse e conservatrici, ma a volte nascondono questo loro aspetto, cercando di  sembrare il contrario. Nonostante questo fanno fatica ad esprimere le loro emozioni e a fidarsi delle altre persone.                               Sono persone molto creative e perfezioniste nel lavoro che fanno, ricercano il successo sono anche testarde. Le persone con gruppo sanguigno A sono note per essere diplomatiche e amichevoli, tuttavia a causa della loro natura sensibile potrebbero preferire di restare sole piuttosto che essere coinvolte in gruppi, poiché potrebbero sentirsi a disagio in aree o feste affollate.

Uomini: sono estremamente puntigliosi , vogliono solo il meglio! Sono molto amichevoli, si preoccupano per gli altri e sono disposti a rinunciare a tutto pur di aiutare le persone a loro care. Proprio per questo lato del loro carattere possono essere considerate delle persone molto fragili e spesso questo può causare loro dolore.

Donne: come gli uomini dello stesso gruppo sanguigno sono molto ambiziose, la loro sete di successo spesso le fa sembrare fredde e senza emozioni. Sono però molto leali e tengono molto all’amicizia, per questo motivo sono molto gelose e odiano i tradimenti. Non sopportano gli imprevisti e vogliono che tutto vada secondo i piani.

(+) Aspetti positivi: il soggetto appartenente al gruppo A è una persona con i “piedi per terra”, il suo lato migliore si manifesta nell’essere: prudente, timido, riservato, paziente, sempre puntuale e incline alla perfezione.

(-)Aspetti negativi: I lati negativi  sono rappresentati da una diretta conseguenza di quelli positivi, Il più grande difetto degli appartenenti al gruppo A è tuttavia quello di preoccuparsi per nulla e di farsi paranoie inutili, forse proprio perché qualcosa non è andato come precedentemente pianificato o per l’eccessiva testardaggine e puntigliosità.

Nonostante questa personalità abbastanza “pesante”, la lealtà è un grandissimo pregio di chi ha il sangue di tipo A.Fedelissimo alla propria metà, è il partner ideale! Una curiosità particolare è che non reggono l’alcol.

Compatibilità del gruppo sanguigno A:La migliore compatibilità del gruppo sanguigno è 0, seguita da A. La peggior compatibilità del gruppo sanguigno è B.

Celebrità famose con gruppo sanguigno A: 

  • J-hope, RM, Jimin, Jungkook (BTS)
  • Jisoo (BLACK PINK)
  • IU
  • Lee Jong Suk

Gruppo B (il nomade): Le persone con questo gruppo sanguigno sono un po’ l’opposto del gruppo A. Amano vivere l’attimo, gli imprevisti e i cambiamenti. Sono indipendenti ed estremamente passionali. Cercano nuove avventure, ma spesso perdono la pazienza e quando questo accade tendono a rinunciare facilmente ed è per questo motivo che a volte vengono considerati irresponsabili ed egoisti.

Uomini: solitamente molto popolari grazie al loro senso dell’umorismo e alla loro intelligenza. Sono un po’ i classici casanova: si innamorano molto facilmente, ma l’interesse passa altrettanto velocemente. Sono anche molto bravi a mentire, estremamente egocentrici e hanno un forte orgoglio, in Corea, gli uomini con sangue di tipo B sono noti per essere dei playboy e si pensa non essere adatti per una relazione stabile e impegnata. 

Donne: abbastanza simili agli uomini, odiano essere controllate e dicono qualsiasi cosa che gli passi per la testa, nonostante questo possa offendere le altre persone. Non si offendono solo per ciò che avviene nell’ambiente circostante, ma spesso si arrabbiano con se stesse e questo provoca in loro continui cambiamenti d’umore. Al contrario delle persone con gruppo  A, che sono più conservatrici, gli appartenenti al gruppo B hanno una mentalità molto più aperta, soprattutto per quanto riguarda le relazioni interpersonali.

Amano gli animali, non badano a ciò che pensano gli altri, un po’egoisti, ma se tengono a qualcosa o qualcuno lo dimostrano!! Non esitano ad esprimere i loro veri sentimenti e pensieri, sono spesso considerati come narcisisti per il fatto che sono ostinati e poco riluttanti a comunicare; non importa come si sentono gli altri. Sono anche curiosi, onesti e apprezzano l’attenzione, quindi le persone del gruppo sanguigno B possono fare facilmente amicizia! 

Compatibilità del gruppo sanguigno B:  La migliore compatibilità del gruppo sanguigno è AB, seguita da 0. La peggiore compatibilità del gruppo sanguigno è A.

Celebrità famose con gruppo sanguigno B

  • Hyun Bin
  • Yoona (SNSD)
  • Lee Dong Wook
  • Hyunjin , Han (STRAY KIDS)
  • Jennie , Rosè (BLACK PINK)

Gruppo tipo AB (il filantropo): O sono geni o psicopatici! Difficili da interpretare, le persone del gruppo sanguigno AB possono sembrare molto attive ed estroverse, ma in realtà nascondono una estrema timidezza. Tendono a pensare in modo razionale e controllato invece di seguire il loro cuore. Vengono spesso considerate poco affidabili perché risultano avere diverse personalità, il che le fa sembrare imprevedibili.

Uomini: sono freddi e distaccati, ma questo è solo quello che vogliono mostrare all’esterno. Amano i cambiamenti, questo a causa della loro tendenza a rinunciare senza lottare. Spesso vengono scambiati per persone timide e non affidabili, ma se si riesce ad instaurare un buon rapporto con loro, tra tutti sono quelli che mai ti tradiranno.

Donne: anche loro hanno spesso una doppia faccia, amano il gossip, ma non parlano mai di loro stesse. Sono solitamente egoiste e impazienti e fanno fatica a fidarsi degli altri. Questo perché in realtà sono molto fragili e vulnerabili.

(+)Aspetti positivi: Chi appartiene al gruppo  AB è dotato di una intelligenza notevole, che lo porta ad avere successo negli affari perché sa cogliere le migliori opportunità, in quanto si sa controllare ed è estremamente razionale. L’abilità nel lavoro gli deriva dalla sua capacità di comprendere lo stato d’animo di chi gli sta accanto sfruttandone le emozioni.

(-)Aspetti negativi:  gli aspetti negativi sono collegati a quelli positivi , infatti, il quoziente intellettivo del gruppo AB lo rende un freddo calcolatore, mediatore utile nelle controversie, ma anche in grado di nasconde due facce. Poiché la loro disposizione è una miscela di gruppo sanguigno A e B, la loro personalità cambia rapidamente a seconda del loro umore o situazione in cui si trovano, e talvolta ne perdono il controllo.

Compatibilità del gruppo sanguigno per AB

La migliore compatibilità del gruppo sanguigno è AB, seguita da B. La peggiore compatibilità del gruppo sanguigno è 0.

Celebrità famose con gruppo sanguigno AB

  • V (BTS)
  • Jung Hae-in
  • Park Seo-joon
  • Kim Soo- Hyun
  • Felix (STRAY KIDS)

Gruppo tipo 0 (il guerriero) Queste persone sono dei leader nati: ottimisti, energetici e ambiziosi. Sanno sempre quale sia la cosa giusta da dire e per questo motivo riescono a mantenere buoni rapporti con tutti! Sono ossessionati dal successo: odiano perdere e vogliono essere al centro dell’attenzione. Nel caso qualcosa non vada come vogliono loro, diventano drammatici e arroganti. Se riescono però a tenere a bada questo lato del loro carattere, possono essere considerati caratterialmente i migliori tra tutti e 4 i tipi.

Uomini: sensibili, emotivi e degni di fiducia. Amano essere circondati da altre persone e mantengono sempre buoni rapporti con tutti. Proprio perché vogliono essere amati, sono spesso molto attenti alle parole che usano e hanno paura di essere rifiutati.

Donne: sono imprevedibili e perdono  facilmente il controllo. Sono molto amichevoli e tengono ad aiutare gli amici. Spesso, però, nonostante diano tutto, non vengono ricambiate e questo le rende molto sole e tristi. Sono spesso fragili.

Aspetti generali:  La persona del gruppo 0 eccelle quasi in tutto, sia dal punto di vista delle doti intellettuali, che della prestanza fisica, ma questa sicurezza innata che il soggetto possiede, rendendolo anche un amante del rischio, lo trasforma in un esempio di egocentrismo che non ha eguali!! L’amore per la propria persona lo investe totalmente.                                                                                                                                                             il tipo 0, una volta scelta la sua metà se la tiene stretta! Sono noti per essere pieni di energia, pratici e amichevoli. Sono specialisti nel comunicare le loro opinioni in modo costruttivo, assicurandosi che tutti le ascoltino, pur rimanendo amichevoli con tutti. Capiscono come controllare abbastanza bene i loro sentimenti, dandoci l’impressione di essere calmi e sotto controllo. Una ricerca in Corea suggerisce che il gruppo sanguigno 0 è il gruppo sanguigno preferito da amministratori delegati, reclutatori e colleghi a causa dei tratti sopra elencati, questo è diventato un enorme stereotipo in Corea fino ad oggi. Sebbene il gruppo sanguigno 0 possa avere la reputazione di essere potente all’esterno, tuttavia, sono molto reattivi all’interno. Le persone con sangue di tipo 0 hanno alcuni problemi a esprimere i propri sentimenti a causa della paura del rifiuto e spesso sembrano stancarsi cercando di fare le cose perfettamente.

Compatibilità del gruppo sanguigno per 0: La migliore compatibilità del gruppo sanguigno è A, seguita da B. La peggiore compatibilità del gruppo sanguigno è AB.

Celebrità famose con gruppo sanguigno 0

  • Seo Ye-Ji
  • Jin, Suga(BTS)
  • Baekhyun e Sehun (EXO)
  • Kim Won Bin
  • Lisa (BLACK PINK) 

Quali caratteristiche di questi gruppi sanguigni hai trovato interessanti? Soprattutto, quale tipo ti si addice meglio? Vi siete ritrovati in queste descrizioni?

A cura di Sara Policastro