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K-Travel Korea

Letters from Seoul: #1

Annyeong chingus! Sono Sara e sono qui con il primo appuntamento di questa nuova rubrica: Letters from Seoul!

Partiamo un po’ dall’inizio: perché questa rubrica?

Il mio sogno era, un po’ come tutti i lettori di questo blog, di andare in Corea del Sud e, nello specifico, di andarci in primavera per poter vedere la fioritura dei ciliegi! Sì, avete letto bene: era! Perché finalmente sono riuscita ad avverarlo questo sogno e attualmente sono qui da circa tre settimane.

WOW! Non ci credo ancora! Non penso di aver ancora realizzato di essere qui e quando ne parlo mi fa ancora un po’ impressione. Sto forse sognando?! No, Sara, sei più che sveglia!

Se anche voi state pensando di partire, prima o poi, posso dirvi che pianificare il tutto non è molto semplice e, anche se siete delle persone super organizzate o a cui piace pianificare e stilare liste, avrete sicuramente non poche difficoltà perché non esistono (ancora, ma ci stiamo lavorando…) tantissime indicazioni in italiano. Cosa mi ha reso la vita facile? La nostra bravissima Rachel con le sue guide personalizzate, grazie alle quali il mio lavoro è stato dimezzato e sono partita molto più tranquilla avendo dei punti di riferimento a cui affidarmi (ad esempio indirizzi, app, posti più interessanti da visitare). 

Essendo partita da sola ed essendo il mio primo viaggio all’estero ho optato per un volo diretto con Asiana Airlines partendo da Roma: il volo è stato super comodo ed il tempo è passato velocissimo, grazie al personale super gentile e disponibile e al cibo apprezzatissimo!

#Saraconsiglia: optate per il menu coreano, non ve ne pentirete!

Qual è la prima cosa che mi ha sorpresa?

Beh sicuramente il fatto che negli info point per turisti non si parlasse inglese!

Nonostante ciò, l’unica difficoltà che ho incontrato è stata trovare il pullman e la coincidenza esatta per il luogo in cui poi dovevo alloggiare: diciamo che i dipendenti dei vari info point di Incheon avrebbero dovuto fare almeno una riunione per mettersi d’accordo sulle informazioni da dare ai turisti invece di farmi girovagare in lungo e in largo per più di mezz’ora…Ma insomma, tutto il mondo è paese!

Un’altra cosa che mi ha colpita è la gentilezza delle persone soprattutto degli anziani. Bene, questo è il momento in cui questa rubrica diventa un revival coreano di Papà castoro: siete pronti a sentire una storia quasi da commedia cinematografica?

Abbiamo già detto che gli operatori degli info point fossero giusto un filo discordi tra di loro, no? Bene, alla fine sono riuscita a recuperare delle informazioni valide e, quindi, contenta della mia piccola vittoria, mi dirigo alla fermata “corretta” e mi metto in fila dietro una signora che, a vederla, sembrava la classica ajumma dei nostri amati K-Drama, quelle con vestiti a fiori e cappellino!

La nostra ajumma, non appena mi vede alle prese con le mie valigie inizia a parlarmi, ovviamente solo in coreano: ora, ammetto che io la buona volontà ce l’abbia messa tutta negli scorsi mesi e il materiale che ha creato Rachel (che potete trovare nel nostro shop) mi ha sicuramente dato una mano, peccato che il mio sia un “survival” coreano… So quel che basta per sopravvivere in contesti abituali e, sicuramente, non ad un dialogo con un ajumma!

Tuttavia, le differenze linguistiche non mi abbattono e riesco a cogliere qualcosa (ora che ci rifletto, potrebbe avermi proposto di conoscere suo nipote, o forse l’amico di suo nipote, non mi era ben chiaro ma non importa) e, sempre con il mio coreano stentato, provo a chiedere a lei e al marito informazioni circa l’acquisto del biglietto con la T-money: l’ajumma mi dice che, per prendere l’autobus, bisogna fare un biglietto e che la T-money (carta dei mezzi) non si può usare per questo tipo di tratte.

Io, preoccupata di perdere l’autobus che sarebbe passato da lì a poco, mi dirigo verso la biglietteria a chiedere informazioni: con il fiatone arrivo e subito il personale che era lì mi dice l’esatto opposto di quanto detto dalla ajumma. Però, se i K-Drama ci hanno insegnato qualcosa, è che le ajumme non sono affatto degli esseri fragili e docili e, quindi, anche la mia ajumma non si fida dalle mie parole e, convintissima che qualcosa non quadrasse, inizia a fermare tutti i passanti chiedendo se potessi salire sull’autobus avendo solo la T-money.

Al ventesimo passante placcato dalla ajumma, si ferma finalmente un signore che, fortunatamente, parlava un po’ inglese e che soprannomineremo “Angelo custode” perché, senza di lui, mi sarei probabilmente ritrovata dall’altra parte di Seoul! È stato davvero MOLTO gentile, si è offerto con il suo inglese basilare di farmi da “traduttore” e, grazie a lui, ho capito non soltanto che la fermata fosse quella sbagliata e che effettivamente la T-money bastasse, ma mi ha aiutato anche con le valigie. Un angelo!

Ricordo che in quel momento ho pensato: “Altro che Italia: noi? Gentili con gli stranieri? Ma quando mai…”.

Finalmente arriva il momento di salire sull’autobus e, dopo essermi goduta la vista della città di notte, scendo alla fermata non troppo distante dal mio alloggio: come se l’esperienza dell’autobus non fosse stata già sufficiente dopo tutte quelle ore di viaggio, poco dopo essere scesa dal bus ha iniziato a piovere e con due valigie e le salite ripide di Seoul già 10 minuti mi sono sembrati un entrerà!

La prima cosa che ho pensato quando mi sono addentrata nei vicoli di Kondae – quartiere della Konkuk University – è stato: “Sara sei a Seoul! Guarda le luci, i colori, il profumo del cibo.”, mi sembrava quasi di star sognando e di non vivere la storia in  in prima persona. 

AH! Quasi dimenticavo… Giusto un accenno perché ve ne parlerò bene a fine esperienza in un articolo dedicato solo a questo argomento: fare un viaggio “economico” a Seoul è possibile! Io ho scelto di stare a Seoul in un dormitorio con altre ragazze che fanno scambio linguistico da tutte le parti del mondo per una sorta di “volontariato” e, in cambio di lavoro, avere vitto e alloggio gratuiti! 

Ma tornando a noi, dopo essere arrivata all’alloggio ho conosciuto le altre ragazze e cenato con loro: i giorni dopo ho dovuto organizzare il lavoro e incastrarlo con le uscite alla scoperta della città.

Qual è stata la prima cosa che ho fatto a Seoul, dopo essermi ambientata?

Tutte le volte in cui mi sono trovata a fantasticare su quello che avrei fatto il giorno in cui sarei partita per la Corea e avrei avuto la possibilità di vivere sulla mia pelle tutte quelle storie che mi capitavano spesso su Instagram o su Tiktok, venivo trasportata dalla mia mente in due posti ben precisi: il noraebang (o karaoke) e i famosi “tendoni rossi” dove si può mangiare il classico street food coreano accompagnato da una bottiglia (o più) di soju.

Da sempre, fin da piccola quando guardavo gli Anime che andavano in tv e in generale l’animazione giapponese, volevo troppo provare ad andare al karaoke e cantare fino al mattino con le mie amiche…Quindi, la prima cosa che ho fatta è stata proprio questa!

La vita a Seoul

Ogni giorno a Seoul è diverso e succede sempre qualcosa di spettacolare quasi come a farti sentire la protagonista di un film: un po’ come quando l’ahjussi mi ha aiutata in aeroporto o come quando, durante la Seoul Fashion Week, mi hanno chiesto delle foto e un autografo perché “you are Blackpink Lisa” (grazie a questo ho capito che i coreani non sono molto bravi nel vedere le somiglianze!) o come quando, sempre alla Fashion week, sono andata alla fashion week per fotografe lo stile pazzesco che i ragazzi e le ragazze hanno qui e sono finita per esse accerchiata da fotografi perché “you model”.

Giusto per rendere l’idea: questa era un po’ la situazione… Esatto, quella sono proprio io ㅋㅋ! Mentre qui di seguito vi lascio alcune delle foto che ho fatto ai veri modelli!

Non è magico solo quello che succede ma anche quello che si ha intorno, come la vista mozzafiato dei vicoli sconosciuti, il tramonto durante le passeggiate in bicicletta sull’Han River, i fiori di ciliegio che stanno per sbocciare, le numerosissime coppie innamorate che matchano l’outfit o la night life view.

Siamo arrivati alla fine di questo primo episodio, queste tre settimane sono state molto utili per ambientarmi e quindi non ho granché da raccontarvi ma state certi che ho grandi cose in programma, quindi non perdete i prossimi appuntamenti di questa rubrica se volete scoprire com’è vivere in Corea o se volte sapere di più su questo splendido paese!

Alla prossima,  다음에 봐!


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K-Drama K-Interview

#K-interview: Giuvember

Modella, attrice, tiktoker, YouTuber… Giulia, Giuvember su tutti i social, è una ragazza Italiana che vive da tre anni in Corea del Sud e che sempre di più si sta facendo strada nel mondo dell’intrattenimento Coreano.

Grazie alle sue video lezioni di coreano su YouTube e i suoi contenuti virali su TikTok, Giulia ci mostra una parte della Corea di cui tutti sono “affamati”: lingua, cultura ma sopratutto skincare. Attraverso questi video Giulia ci parla anche del suo lavoro e di com’è vivere in Corea.

Dopo un anno passato a Kyoto, Giulia torna in Italia e decide di aprire un account Instagram nel quale mostrare la sua passione per la skincare e recensire i prodotti che essa stessa compra.

Come racconta, ogni volta che ordinava un nuovo prodotto dalla Corea, non vedeva l’ora arrivasse, ma al contrario di ora, prima per acquistare si doveva pagare anche un plus alla dogana per non parlare dei tempi lunghissimi di attesa: quasi da subito, però, la sua pagina Instagram attirò l’attenzione di alcuni Brand Coreani che non esitarono a contattarla inviandole alcune prodotti.

Un anno dopo, uno tra i brand con i quali collaborava le chiese di partecipare come mediatrice alla fiera annuale dell’Artigianato che si tiene a Rho. Da questo momento Giulia diventerà “il volto” del brand su tutti i social; racconta che era lei ad occuparsi di gestire la loro pagina principale sui social, e fare varie dirette per sponsorizzare i prodotti.

Giulia decide quindi di trasferirsi a Seoul per approfondire la sua passione e scoprire tutti i segreti per una Skincare perfetta!

Grazie ai suoi contenuti su Instagram, Giulia viene contattata anche da alcuni fotografi Coreani e, una volta in Corea, decide di “buttarsi” in questa nuova avventura, nonostante il suo sogno fosse quello di fare carriera nell’ambito della cura della pelle.

Ha quindi iniziato la sua carriera lavorativa a Seoul prima come promoter, poi come modella, poi ha ricoperto (e continua a ricoprire) ruoli minori o di comparsa all’interno di K-Drama che tutti noi abbiamo visto e amato (titoli quali “Business Proposal”, “Tweny five-Tweny one” o il recente “Somebody” (etc…) vi dicono qualcosa?), fino al momento in cui ha ottenuto il ruolo di Madison, protagonista del Web-drama RESET, che potete trovare su YouTube sottotitolato da Giulia stessa!

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Giulia che ha trovato il tempo di rispondere alle nostre domande facendoci immergere e scoprire il suo mondo e il suo lavoro!

Chi è Giulia?

Ciao, sono Giulia, sono italiana e ho 29 anni appena compiuti (purtroppo). Sono sempre stata una grande appassionata dell’Oriente, infatti ho studiato e mi sono laureata in giapponese e ho anche vissuto e studiato a Kyoto (Giappone) per un anno.

Dopo un periodo di “crisi”, ho poi deciso di stravolgere completamente la mia vita e venire in Corea, dove attualmente vivo e lavoro.

Come mai hai deciso di trasferirti in Corea?

In realtà ho sempre avuto questa cosa del “voglio andare a vedere la Corea com’è”.

Quando mi sono iscritta all’università ero parecchio indecisa se scegliere giapponese o coreano, ma alla fine mi sono ritrovata a fare giapponese e cinese ㅋㅋㅋ.

Poi il resto è avvenuto tutto un po’ per caso.

Sono da anni una grande appassionata di skincare e cosmetici coreani – mi ricordo quando al liceo (14 anni fa, circa) compravo le maschere e le creme di Tony Moly a forma di mela e pomodoro su EBay con la carta di credito di mio papà e poi dovevo aspettare SECOLI prima di riceverle – e nel 2018, dopo essere tornata dall’esperienza in Giappone, ho deciso, un po’ per gioco un po’ per noia, di aprire un canale su IG dove recensivo prodotti di skincare.

Dopo qualche mese ho iniziato ad essere contattata da brand cosmetici coreani per provare e recensire i loro prodotti e, circa un anno dopo aver aperto il canale, un brand coreano mi ha chiesto aiuto per una fiera che dovevano fare in Italia. Ho stretto amicizia con tutti i dipendenti venuti in Italia per la fiera – uno di loro mi ha persino introdotta ai BTS! – e successivamente sono stata invitata dalla CEO del brand nel loro ufficio a Seoul.

Fast forward di 3 anni e sono ancora qui!

Quali erano inizialmente, appena arrivata in Corea, le tue prospettive e le tue aspirazioni?

Inizialmente ho voluto concentrarmi sullo studio della lingua con la prospettiva di lavorare nel campo della skincare coreana, magari in un’azienda cosmetica – che in realtà mi aveva già proposto un contratto. Poi, però, sia per questioni legate ai visti, sia perché mi erano capitate alcune possibilità di lavorare come modella e MC di alcune live per dei brand di skincare, ho deciso di cercare un’agenzia e iniziare a lavorare attivamente nel mondo dell’entertainment coreano.

La cosa che ami di più della Corea/ dei coreani e quella che odi o che ti infastidisce di più?

Fra le cose che amo davvero tanto della Corea, e che mi mancano quando torno in Italia, ci sono sicuramente il sistema impeccabile di delivery food e l’efficienza dei mezzi pubblici.

Le cose a cui invece faccio più fatica ad abituarmi sono il cibo piccante e le tipiche “bevute sociali” coreane. Per chi non sapesse cosa sono, in pratica per “legare” fra colleghi bisogna andare a bere insieme. Il che significa sfondarsi di soju fino a “morire” in una qualche strada di Gangnam o Sinsa. Io, non bevendo, vivo in uno stato di asocialità ㅋㅋㅋ

Sappiamo che sei appassionata di Skincare, a parer tuo qual è il segreto per una skincare routine perfetta?

In realtà non c’è un segreto o una formula precisa per avere una pelle o una routine perfetta.

Sicuramente la regola d’oro è essere costanti. Il che significa detergere bene il viso mattina e sera, applicare almeno una crema idratante e assolutamente la crema solare durante il giorno.

Quello che sconsiglio invece è comprare un prodotto solo perché Influencer X lo ha consigliato. Essendo stata da quella parte, posso assicurarvi che tante persone consigliano prodotti perché – giustamente – vengono pagati o semplicemente per riceverne altri (se foste un brand di skincare vorreste che i vostri prodotti venissero recensiti da chi fa solo recensioni positive o da chi potrebbe criticare il vostro prodotto?).

Cercate sempre recensioni di più persone prima di comprare qualcosa, oppure trovate qualcuno di cui davvero potete fidarvi e che abbia il vostro stesso tipo di pelle.

Ultimo consiglio è “ascoltate la vostra pelle”, cercate prodotti per il vostro specifico bisogno o tipo di pelle: il miglior prodotto sul mercato potrebbe non adattarsi bene alla vostra pelle! E non dimenticatevi di mangiare sano (non poco, non affamatevi!).

A causa dei ristretti standard di bellezza estetica è difficile diventare modelli in Corea?

Questa è una domanda abbastanza complessa a cui rispondere.

Se è difficile diventare modelli in Corea? No, perchè alla fine per farlo bisogna solo trovare un’agenzia (tante addirittura vendono i visti da modelli…) e si è a posto.

Ciò che è difficile è diventare modelli che davvero riescono a lavorare e sopravvivere grazie a questo lavoro in Corea perché, se è vero che tutti i tipi di corporatura, colore della pelle, capelli, statura possono trovare alcuni casting per loro, non è detto che ci sia sempre richiesta di quello stile particolare.

Per le ragazze lo standard è comunque una corporatura slanciata, pelle con poche imperfezioni, capelli lunghi – meglio se biondi o castano chiaro – e occhi chiari, mentre per i ragazzi fisico tonico e slanciato, statura alta e capelli chiari.

Anche i modelli con carnagioni più scure vengono molto apprezzati.

Per sintetizzare, la domanda più corretta che bisogna porsi è “potrei fare questo lavoro nel mio paese?”. Se la risposta è sí, vale la pena provare, ma sappiate che non sarà semplice. C’è davvero tanta – troppa – competizione.

Se dovessi scegliere tra essere una modella di successo o un’attrice di successo in Corea cosa sceglieresti e perché.

Assolutamente attrice. Non mi piace molto la plasticità richiesta dai coreani per gli shooting fotografici e mi piace poco anche il modo in cui esagerano con photoshop. Ogni volta che un fotografo coreano edita una mia foto, mi pare di essere ET ^^’. Invece recitare lo trovo molto più stimolante e divertente.

Parlando invece del drama uscito di recente del quale ne sei la protagonista, descrivi in 3 parole il personaggio di Madison.

Risoluta, leader, empatica.

Un aneddoto divertente che vuoi condividere e che è avvenuto sul set di Reset?

Sicuramente le riprese dell’episodio 5, durante la scena della festa.

Dovevamo tutti fare una specie di balletto in linea con il nostro personaggio. Io e Heesu (Eric nel drama) siamo negati come lo schifo: quando dovevamo fare il trenino continuavamo a schiacciare i piedi degli altri attori.

Un altro momento che ricordo con piacere è quando abbiamo visto in anteprima le prime bozze degli episodi 1~4. Eravamo tutti imbarazzatissimi a rivederci, specialmente a rivedere i primi due episodi in cui eravamo super impacciati e, per qualche strana ragione, tutti con qualche kilo in più rispetto agli episodi filmati successivamente.

Cosa pensi che Reset voglia insegnare ai ragazzi o a coloro che lo guarderanno?

Reset parla di due tematiche importanti e molto attuali che sono il rapporto dei giovani con la tecnologia, sempre più presente e molte volte essenziale nelle nostre vite, ma allo stesso tempo di quanto a volte essa ci faccia alienare da tutto ciò che è concreto e reale, a partire dai rapporti interpersonali.

Credo che il messaggio che Reset cerchi di dare è che sì, è giusto affidarsi alla tecnologia per risolvere dei problemi o per cercare risposte ad alcune nostre domande, ma che allo stesso tempo questo non possa sostituire i rapporti sociali e umani.

“Reset” infatti è, nel drama, un motore di ricerca soluzioni che, seppur funzionante nella maggior parte dei casi, in altri casi è fuorviante e distruttivo.

Ti ci rivedi in qualche modo in Madison?

Quando ho fatto l’audizione per Madison – la prima vera audizione della mia vita – sapevo che la parte doveva essere mia. Non tanto perché pensavo di avere qualità migliori degli altri, ma perché sentivo che sotto sotto io e lei ci somigliamo molto.

Partiamo dal fatto che sono una boss bitch tanto quanto lei ㅋㅋ, anche io a volte, proprio come Madison, tendo a pensare troppo, farmi prendere dall’ansia e a perdermi in un bicchier d’acqua.

Sempre come lei sono estremamente empatica e cerco sempre, anche a mio rischio, di aiutare e “salvare” tutti.

Con quale attore coreano ti piacerebbe recitare in futuro?

Lee Dohyun. L’ho “conosciuto” tramite Sweet Home, dove ho amato il suo personaggio: secondo me recita benissimo e poi incarna al 100% il mio tipo di canone estetico; inoltre, ho sentito anche che è molto simpatico sul set!

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Quale attore o attrice che hai visto sui set fin ora ti ha colpita di piú?

Colpita positivamente? ㅋㅋ

Ahn Hyo-Seop sul set di “A business proposal” perché è letteralmente inumano. È bellissimo, altissimo, pelle meravigliosa, elegante. La sua controparte femmile secondo me è Suji, che ho incontrato sul set di Anna.

Altro attore – che ho soprannominato “cuore di tenebra” – è Son Seok-Koo. Affascinante, misterioso, occhietti da furetto. Non è altissimo, ma che ce ne importa?

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Per finire un attore che interpreta sempre personaggi cattivi, ma che in realtà è un tenerone è Heo Sung-Tae. È davvero un cucciolone timido e, tra l’altro, è intelligentissimo.

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Il tuo drama preferito?

Tutti i drama di mistero, thriller o sanguinolenti (scusate, ma i romance smielati e lacrimevoli non sono esattamente la mia tipologia di drama preferita…). Come dicevo mi è piaciuto molto Sweet Home e ho amato anche Kingdom (ho un debole per gli zombie coreani!).

Una cosa un po’ più “vintage” è Death Bell, ambientato in una scuola. Ultimamente invece ho iniziato Somebody – drama parecchio cruento… quindi sconsiglio a chi non piace questo genere – e mi sta incuriosendo parecchio.

Un consiglio che devasti a chi anche grazie alla tua storia, vuole intraprendere la carriera di modella o attrice in Corea?

Studiate coreano! È il primo step, davvero. Non potete immaginare quanto sia comodo – per voi e per lo staff sui vari set – parlare e capire al volo le istruzioni date.


Giulia, da come avrete potute leggere durante l’intervista, è un esempio di come spesso la vita sia imprevedibile e di come, attraverso la forza di volontà e la caparbietà, prima o poi si possano raggiungere i propri sogni.

Invitandovi a guardare RESET, e augurando a Giulia di realizzare tutti i suoi sogni, concludiamo questa intervista.

감사합니다 e 화이팅 per tutti i vostri progetti futuri!

Vi aspettiamo con il prossimo appuntamento di #K-interview! Mi raccomando non mancate!

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Asiana Airlines: da Roma a Seoul

Se c’è una cosa che amo fare è sicuramente viaggiare.

L’idea di andare a scoprire posti lontani, culture diverse dalla mia e nuovi luoghi dei quali innamorarmi è tra le mie più grandi passioni e, da quando il mondo ha ripreso il suo ritmo pre-covid, avete visto bene che ho colto ogni occasione disponibile per riprendere con questa stupenda abitudine.

Il primo viaggio a Seoul non si dimentica mai e, a soltanto qualche mese di distanza, sento già la mancanza di quei giorni lì in mezzo ai grattacieli di Seoul e alle sue viuzze colme di storia: eccomi, quindi, che mi trovo di nuovo a prenotare un biglietto per la Corea!

Tra le domande che mi fate più spesso è a quale compagnia mi affido per viaggiare con comodità dall’Italia alla Corea ed è per questo che ho pensato fosse il caso parlarvi meglio di Asiana Airlines.

Asiana Airlines è una compagnia aerea, nota dapprima con il nome Seoul Airlines, nata nel 1988 ed ha il suo quartier generale a Seoul: è la seconda compagnia aerea coreana per traffico e dimensioni e gestisce quasi la totalità del traffico aereo coreano; inoltre, ha importanti rotte internazionali, tra le quali l’Europa, l’America e l’Oceania.

Nel giugno di quest’anno è stato riaperto il collegamento diretto tra Roma e Seoul, operato proprio da Asiana Airlines: sarà, infatti, possibile viaggiare con volo diretto o con – al massimo – uno scalo, rendendo più facile e comodo spostarsi tra i due paesi.

Ogni quanto vola Asiana Airlines?

Fino alla fine di ottobre, Asiana Airlines propone tre giorni disponibili per viaggiare, martedì, giovedì e sabato; invece, dall’1 novembre fino al 25 marzo 2023 volerà soltanto martedì e sabato.

Dal 26 marzo, infine, dovrebbero riprendere con i soliti ritmi con almeno tre giorni papabili per la partenza.

Perché dovreste scegliere Asiana Airlines?

Nell’ultimo anno, tra un K-Drama e l’altro, ho spulciato spesso nei vari siti per cercare delle compagnie aeree che offrissero dei biglietti a prezzi accettabili anche per le tasche un po’ più ristrette: devo ammettere che Asiana è quella che, tra tutti, offre maggiori opportunità ad un costo ragionevole, a maggior ragione per un volo diretto.

Inoltre, Asiana offre la possibilità di paragonare i prezzi dei vari giorni, in modo tale da scegliere con totale serenità il giorno migliore per partire.

Per rimanere aggiornati con le ultime novità circa date disponibili per viaggiare, sconti o eventi particolari, vi consiglio di fare un giro sul loro sito web.

Se volete saperne di più della mia esperienza con Asiana e delle mie avventure alla scoperta della Corea, non perdetevi le mie storie che pubblicherò durante il prossimo viaggio!

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#K-living: Korea on the road!

Bella Seoul, vero? Tranquilli, già la so la risposta. La Corea però non è solo Seoul, ma offre altrettante città che meritano di essere visitate e in questo articolo vi parlerò di cosa potrete fare a Gangneung, Sokcho, Jeonju, Busan, Daegu, Gyeongju e l’isola di Jeju.

가자!

Partiamo dalle mete più “vicine” alla capitale: Gangneung e Sokcho.

Essendo molto vicine tra loro potete tranquillamente visitarle in un unico viaggio. Partendo da Seoul ci metterete circa due ore con il treno e tre con l’autobus, vi consiglio quest’ultimo, essendo i bus davvero ben organizzati e puliti in Corea. Per l’alloggio vi direi di cercare qualcosa vicino alle spiagge per entrambe le città, essendo i punti di interesse vicino a queste. Cosa si può visitare in queste città quindi?

Partiamo da Gangneung. Questa piccola cittadina non è solo rinomata tra i surfisti per le sue onde, ma anche dagli amanti dei k-drama, infatti vicino al porto di Jumunjin, è stato girato una delle serie TV più famose di tutti i tempi, Goblin! Come dimenticarsi la scena in cui Eun-Tak invoca Kim Shin e i due si incontrano sulla scogliera? Non sarà difficile da trovare, i coreani amano questo scorcio per farsi sempre qualche foto!

Se vi viene fame, questo è il posto giusto per mangiare qualcosa, infatti essendo Gangneung una città di mare, troverete molti piatti a base di crostacei e molluschi: se volete entrare nel pieno spirito questa cittadina, non potete andarvene senza aver prima assaggiato l’hemul jjim, piatto tradizionale a base di frutti di mare e germogli di soia, il tutto ben condito con della salsa piccante! Questo piatto non è per tutti, io l’ho provato perché la foto mi ricordava gli spaghetti allo scoglio ma il sapore, chiaramente, era tutt’altro, tuttavia, se siete lì vale di certo la pena provare!

Gangneung è conosciuta anche per un altro motivo: se vi dicessi “you never walk alone”?

Gli ARMY sicuramente avranno già capito, sto parlando della panchina usata come copertina dell’album dei BTS: questa si trova sulla spiaggia di Jumunjin (più spostata rispetto al porto) ma anche il lungomare merita decisamente una visita, infatti qui potrete trovare spiaggia e mare pulito, numerosi i locali presenti (stile Jesolo) e clima ideale anche per un bagno!

#Consiglidiviaggio: a differenza di Seoul, i mezzi di trasporto qui sono davvero poco efficienti, dunque assicuratevi che il vostro alloggio sia vicino a questi due posti.

A non più di 40 minuti da Gangneung, troverete Sokcho, città molto piccola ma che ospita uno dei parchi nazionali più belli e grandi di tutta la Corea, Seoraksan: numerosi sono i trekking che potete fare in questo parco, ma quello di Ulsanbawi è di sicuro il più famoso. Sicuramente farete un po’ di fatica, ma il panorama del quale potrete godere non appena raggiungerete la cima vi ripagherà di tutto.

Essendo Sokcho una città “piccola” e concentrando tutti i punti d’interesse nella zona centrale della città, potete noleggiare una bici e recarvi prima al padiglione Yeonggeumjeong, per poi sposarvi al lago Yeongnangho. Ultima tappa di questo primo viaggio è il villaggio Abai, poco distante dal padiglione troverete questo piccolo villaggio abitato da soli rifugiati della Corea del Nord: il complesso si trova a pochi metri dalla spiaggia e potrete concedervi una piccola pausa gustandovi un buon ojingeo-sundae, ovvero, un calamaro ripieno di maiale, noodles e verdure.

Dalla East coast… Alla West coast!
Hanok village, Jeonju – @imagineyourKorea via Pinterest

Dopo questi due/tre giorni passati sulla costa est, è ora di spostarsi verso ovest: prossima tappa Jeonju, situata a circa tre ore da Seoul, culla della cultura coreana ed è conosciuta come la “capitale del bibimbap”! Per l’alloggio vi consiglio di cercarlo all’interno dell’hanok village, non solo perché i maggiori punti di interesse sono per la maggior parte concentrati al suo interno, ma anche per vivere l’essenza di questa città. Jeonju, infatti, fu la capitale del regno Baekje durante l’era dei Tre Regni ed è la città natale di Yi Seong-gye, fondatore della dinastia Joseon. Ma prima di pensare ai monumenti, cosa si mangia in questa città?

Beh, sicuramente il bibimbap: non potete assolutamente perdervelo, ha un sapore totalmente unico qui! Un altro piatto decisamente interessante è il kongnmul gukbap, ovvero, una zuppa di germogli di soia piccante. E per dolce? In Corea, come in generale in Asia, è davvero difficile trovare dei dolci che siano tali, tuttavia Jeonju vi farà ricredere: qui, infatti, è nata la choco pie, due strati di pan di spagna al cioccolato che avvolgono un cuore di marmellata e panna, uno snack davvero molto amato dai coreani e poco conosciuto dagli stranieri. Dopo questo pranzo da re, dove si va?

Iniziamo dal sepolcro di Gyeonggijeon dove è custodito il ritratto di re Taejo. Poco distante da questo troverete la porta di Pungnam e il mercato Nambu, dove potrete gustare altrettante specialità locali: uscendo da quest’ultimo e proseguendo verso destra arriverete sul lungo fiume dove potrete passeggiare fermandovi a dare un’occhiata al museo della calligrafia e al ponte Namcheon, fino ad arrivare alla scuola confuciana Hyanggyo; da qui potrete raggiungere facilmente il villaggio dei murales Jaman-Okryu.

… E poi giù al sud!

Dopo essere stati ad est e ad ovest, siete pronti per un tour del sud della penisola, ovvero, Busan, Daegu e Gyeongju.

Partiamo subito col botto, Busan: i più esperti sapranno che questa è la città natale dei due membri dei BTS Jungkook e Jimin!

Agli ARMY farà di sicuro piacere sapere che proprio qui a Busan c’è il caffè gestito dal papà di Jimin, il Magnate: leggermente overpriced, ma merita decisamente una visita, avendo esposti anche i cappelli indossati da Jimin! Un’altra tappa a tema BTS che i fan non possono perdere è il murales raffigurante Jimin e Jungkook all’interno del villaggio Gamcheon: questo quartiere merita decisamente una visita, non vi è un percorso esatto da seguire, infatti, la cosa migliore da fare è perdersi al suo interno così da poter godere della variopinta architettura delle case fino a trovare la statua del piccolo principe.

Gamcheon culture village, Busan – @pinterest

Come prossimo step ci spostiamo sulla spiaggia di Songdo: qui troverete una cabinovia che vi porterà direttamente in cima alla scogliera Hyeolcheongso dalla quale potrete avere accesso allo Skypark e al parco Anman. Le scogliere sono decisamente un pezzo forte di questa città ma se volete godere di un panorama decisamente degno di nota Sinseondae, Igidae e lo sky walk Oryukdo di certo non vi deluderanno, soprattutto in orario tramonto!

Ultima tappa non può che essere il tempio buddhista Haedong Yonggungsa, costruito anche questo su una scogliera.

#Consiglidiviaggio: il tempio si trova fuori dal centro, dunque ritagliatevi due o tre ore per visitarlo, contando il viaggio.

Busan non solo è famosa per le scogliere che la circondano, ma anche per le spiagge: Heundae e Gwangalli sono i principali punti di ritrovo dei giovani e qui caffè e pub di certo non mancano, inoltre non molto lontano troverete anche la Busan Tower, dalla quale potrete avere una bella panoramica della città. In queste zone numerosi sono anche i ristoranti nei quali poter gustare alcune specialità locali, tra cui dwaeji hukbap (zuppa di maiale), milmyeon (noodles freddi) e l’hemul pajeon. Se vi piace il pesce potete farvi un giro al mercato del pesce Jachalgi, dove troverete numerosi ristoranti dove poter gustare qualche prelibatezza.

“A to the G to the U to the STD / I’m d boy because I’m from D”. Dove ci troviamo ora? Mi sembra ovvio, siamo a Daegu, distante solo 40 minuti da Busan! Purtroppo devo essere onesta, questa città non ha molto di speciale, una giornata basta e avanza per visitarla, soprattutto se avete poco tempo vi consiglierei di dedicarlo a visitare qualche altro posto. Tuttavia, se siete di passaggio ci sono un paio di posti che potete visitare come per esempio la 83 Tower, la casa del poeta Lee Sang-Hwa e i murales Mabijeong. La pausa pranzo potete farla gustandovi dei buoni napjiak mandu (ravioli piatti) oppure i jjolmyoen (noodles freddi piccanti).

Passiamo ora all’ultima meta di questo tour del sud, Gyeongju. Questa città si trova nel sud-est della penisola e, come Jeonju, ha un enorme valore storico: infatti, questa città è considerata un vero e proprio museo a cielo aperto e custodisce l’importante eredità culturale del regno di Silla. Anche a Gyeongju troverete un villaggio hanok completo di ristoranti, caffè e negozi, così come gli edifici circostanti il villaggio. Vicino al villaggio sorge l’enorme complesso di tombe appartenenti ai re di Silla chiamato Daereungwon. Cosa ci sarà di speciale in delle tombe?

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Vista aerea sul complesso di tombe Daereungwon, Gyeongju

La risposta è molto semplice: l’architettura! Ogni tomba, infatti, è rappresentata da una collinetta e. nel mezzo di questo vasto parco, troverete anche l’osservatorio Cheomseongdae, il più antico di tutta l’Asia; vi consiglio di visitarlo di notte, in quanto viene illuminato di un bel rosa. Poco lontano da questo parco troverete il museo di Silla e il Donggu Gwa Wolji, il palazzo secondario del regno di Silla.

Un altro punto che merita decisamente una vostra visita è il ponte Woljeonggyo costruito secondo l’architettura tradizionale.

In una seconda giornata potete visitare un paio di siti un po’ più lontani rispetto al centro città come la tomba sommersa nel mare del re Munmu, il tempio buddhista Bulguksa e la grotta Seokguram.

Ultima, ma non per importanza: l’isola di Jeju!
Jeju – @pinterest

Raggiungerla è davvero semplice, infatti basterà prenotare uno dei numerosi voli di Jeju Air per non più di 30-40€. Essendo i vari punti di interesse dislocati in zone disparate dell’isola, consiglio a tutti di richiedere la patente internazionale per poter noleggiare un’auto perché i mezzi di trasporto sono davvero poco efficienti e un’auto è il miglior e unico mezzo che vi permetterà di visitare l’isola.

A soli 10 minuti dall’aeroporto c’è il più grande e antico mercato dell’isola, il Dongmun traditional market. Qui troverete i famosi mandarini di Jeju, souvenir e innumerevoli piatti locali, tra cui il famoso black pork di Jeju.

Proseguendo verso ovest troverete il parco Hallim, ovvero, un giardino botanico; l’entrata è a pagamento, ma merita comunque una vostra visita. Poco più lontano si trova la spiaggia Hyeopjae: che visitiate l’isola in inverno oppure in estate, questa spiaggia dalla sabbia bianca e dal mare cristallino va assolutamente visitata.

A circa 20 minuti di auto da qui ci sono i flagship store di Innisfree e O’sulloc: in quest’ultimo potrete gustarvi torte, gelati, croffle ecc. al thè verde, assolutamente un must della vostra gita a Jeju.

Sempre muniti della vostra 4 ruote, il secondo giorno potete farvi un bel giro sulla costa sud dell’isola passando per la spiaggia Yongmeori, la scogliera di Oedolgae e la grotta lavica Manjaggul. A poco più di 15 minuti di auto troverete il caffè Gongbech, ovvero, il caffè che aveva in gestione il fratello di Suga.

Agli appassionati di montagna farà piacere sapere che a Jeju c’è il monte più alto di tutta la Corea, Hallasan: si tratta del vulcano che sorge nel punto centrale dell’isola. La passeggiata richiede la prenotazione, inoltre se volete raggiungere la cima dovete arrivare il rifugio intermedio prima delle 12, altrimenti non vi faranno passare.

Come ultima tappa vi potete dirigere verso est fino al monte Seongsan: si tratta della punta del cratere di un vulcano ormai spento e sommerso dall’acqua. Qui vicino potrete assistere anche allo spettacolo delle donne subacquee Haenyeo. In questa località numerosi sono i ristornati che servono il jeonbok-juk, ovvero, il porridge di abalone: alla vista forse non molto appetibile, ma il sapore è davvero buono.

Il nostro giro della Corea finisce qui e, come avrete notato, c’è molto da vedere, da fare e da mangiare! Armatevi di un paio di scarpe comode, tanta curiosità e soprattutto di NAVER MAP: per quanto efficienti siano le mappe di Google e dell’I-phone in Italia, in Corea decisamente non lo sono. Consiglio a tutti di imparare un po’ di coreano di “sopravvivenza”, sia per farvi capire da chi non parla inglese (purtroppo in tanti) sia per utilizzate Naver.

Che ve ne pare di questo tour? Siete pronti a partire con Mondocoreano?

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Ready, set… 가자! Cosa fare in Corea?

Lo sappiamo, è l’ennesimo articolo che scriviamo sul nostro futuro viaggio in Corea.

Lo sappiamo, non ne potete più neanche voi. Fosse per noi, saremmo già con le valigie in mano, pronte a partire per un fantastico viaggio alla scoperta di questo paese del quale tanto parliamo e che vorremmo conoscere in ogni sua sfaccettatura.

Però, sembra proprio che gli astri stiano iniziando posizionarsi al posto giusto e forse il nostro sogno sta per realizzarsi. Ma come? Non lo sapete?

Già da un paio di giorni, la Corea ha aperto le sue frontiere agli stranieri vaccinati, permettendo una lenta riapertura del traffico turistico internazionale, dopo ben due anni di stop e di lentissime riprese!

Quando abbiamo letto questa notizia, non stavamo nella pelle e abbiamo cercato i primi voli disponibili per Seoul, immaginandoci già al gate dell’aeroporto, pronte a salire sul nostro aereo per Incheon.

Però, mentre fantasticavamo su questo momento tanto agognato, ci siamo rese conto di una cosa: cosa faremo una volta atterrate?

Proprio per questo motivo, abbiamo creato, insieme a voi una guida di #cosechefaremoincorea!

Siete pronti a partire con noi? Kajaa!

PS. Per essere sicuri e avere informazioni certe su possibili evoluzioni, vi consigliamo di consultare sempre il sito del Ministero degli Esteri!

Qui sotto, trovate la guida…

Fate un Click per averla gratuitamente!

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#K-living: c’era una notte a Seoul

La giornata in giro per Seoul a scoprire tutte le sue bellezze, nascoste e non, volge al termine, è tempo di tornare al vostro alloggio per prepararvi, fare una doccia veloce, cambio d’outfit e pronti a tornare in giro. Perché tutto questo trambusto?

Beh, è ovvio: perché è sabato sera!

Ma cosa si fa il sabato sera a Seoul?

Vi saranno già forse familiari le serate all’insegna del soju viste in qualche K-drama, infatti i coreani amano andare al BBQ e brindare a suon di shot: che sia Seoul, Busan o qualsiasi altra città della Corea, le serate al BBQ saranno un must del vostro soggiorno!

Se il barbecue vi dovesse stufare, potete rimediare con un buon 지맥, pollo fritto e birra, un altro must-have per vivere la vostra esperienza come i veri locals!

Ok, ma dopo aver mangiato che si fa?

Finita la cena, è ora di spostarsi nei club. La meta preferita dei giovani (sia coreani, sia stranieri) è Hongdae e tra i club più popolari ci sono sicuro “FF“, “Sinkhole“, “La Bamba” (per gli amanti del reggaeton), “Seoul Pub” e “GoGo” e qui non mancheranno di certo divertimento e musica per rilassarsi con gli amici dopo una lunga settimana!

#Mondocoreanoconsiglia: tutte le ragazze all’ascolto, state molto attente! Essere una ragazza occidentale, alle volte, potrebbe farvi passare per un “obiettivo facile“, quindi occhi sempre aperti e non fidatevi troppo!

La “giungla di Hongdae“, dopo un po’, potrebbe risultare noiosa, ma non preoccupatevi perché quartieri come Itaewon vi faranno subito tornare la voglia di far festa, infatti il suo carattere multietnico e i numerosi club rendono Itaewon una valida alternativa ad Hongdae: un locale da visitare ad Itaewon è sicuramente il “Fountain“, situato nella via principale dei club!

Amanti della musica techno, a rapporto: segnatevi quanto appena detto perché ad Itaewon potreste trovare proprio quello che cercate!

E se avessimo un budget un po’ più elevato?

Come Itaewon e Hongdae, anche Gangnam rappresenta una valida alternativa per il sabato sera, però qui i prezzi per entrare nei club sono decisamente più elevati (30-40K won = un equivalente di 25/30 euro) e l’atmosfera nelle discoteche è un po’ più fancy, infatti alcuni chiedono anche un dress code, nonostante ciò, il clima di festa non manca affatto!

E se non ci piace andare a ballare, che facciamo?

Seoul, in generale, è una città molto viva, sia di giorno che di notte, molti ristoranti e sale giochi sono aperti 24/7, dunque se volete trascorrere una serata più “tranquilla” i 노래방 (karaoke) fanno proprio al vostro caso: li troverete letteralmente ad ogni angolo delle città!

Non sapete il coreano? Non importa! Il 90% dei karaoke hanno canzoni in inglese, alle volte anche italiane!

Insomma, se non fosse chiaro: il weekend non accetta scuse, se siete a Seoul, si esce! Non importa che sia una cena tra amici, una serata in discoteca o un’intera nottata ad urlare canzoni – inventando tre quarti delle parole -, l’importante è che usciate perché Seoul saprà regalarvi delle gran belle serate che difficilmente dimenticherete!

Dopo aver visto Seoul di giorno e di notte, dove vi porterà la rubrica #K-living? Rimanete sintonizzati perché vi attendono grandi sorprese!

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#K-living: Seoul, una città tutta da scoprire

Sono sicura che almeno una volta, mentre guardavi un K-drama, ti sia capitato di voler fare le valige in quattro e quattr’otto e prendere il primo volo per Seoul. Ma nella realtà, cosa c’è da vedere in questa città che negli ultimi anni ha fatto molto parlare di sé? Scopriamolo assieme!

Partiamo un attimo dalle basi: Namsan Tower e Gyeongbokgung. Vi dicono qualcosa? A me piace definirli come i due simboli più importanti di Seoul, i quali rappresentano un perfetto esempio di modernità e tradizione, principali caratteristiche di Seoul. Due tappe imperdibili nel vostro #SeoulTour, ma cosa sono di preciso?

La Seoul Tower (meglio conosciuta come Namsan Tower) fu costruita nel 1969 ed è una torre di comunicazione. Cosa ci sarà di speciale vi chiederete? La torre si trova su una collina, raggiungibile sia a piedi che con i mezzi, ed offre una vista mozzafiato della città, dove i più romantici potranno aggiungere un lucchetto alla già numerosa collezione. Non a caso, infatti, molti film e K-drama sono stati girati proprio in questo posto.

Se il panorama della Namsan tower non vi è bastato, quello della Lotte Tower vi farà innamorare di questa città una volta per tutte. I suoi 123 piani, infatti, la rendono il quinto grattacielo più alto al mondo (554.55 m) ed è considerata una delle attrazioni preferite non solo dagli stranieri, ma dagli stessi coreani.

Piccolo consiglio: se volete andarci prenotate da siti come Trazy o Clook, vi permetteranno di acquistare il biglietto con uno sconto di circa 20€!

A non più di 500m di distanza troverete il Lotte World, uno dei parchi divertimento più famosi delle Corea. Piccolo di dimensioni, ma non per questo meno divertente, infatti, potrete noleggiare le famose school uniforms che sicuramente avrete viste indossate da qualche idol.

Il Gyeongbokgung è il palazzo reale. Situato nel quartiere Jongno, il Gyeongbokgung rappresentava e rappresenta il centro della città, non a caso numerose sono le strutture governative che sorgono nelle sue vicinanze. Ciò che rende ancora più magico questo posto, è la possibilità di noleggiare, per non più di 15€, l’hanbok (vestito tradizionale coreano) e sentirvi dei veri reali a corte. Inoltre, se indossate l’hanbok l’entrata è gratuita!

Il palazzo reale o Gyeongbokgung

Non molto lontano dal palazzo reale potrete visitare (parzialmente) la residenza del Presidente della Repubblica, meglio conosciuto come Blue House. Blu di nome e di fatto e costruito secondo l’architettura hanok, la Blue House ospita non solo il Presidente e la First Lady, ma anche i vari uffici amministrativi dove vengono prese le decisioni fondamentali per il Paese.

Piccolo consiglio: se volete andarci pensateci per tempo, i coreani amano visitare la Blue House, infatti, i primi biglietti disponibili solitamente sono a distanza di un mese.

Poco distante dal palazzo reale troverete il villaggio Bukchon: quest’ultimo è l’hanok village (villaggio tradizionale) più famoso di Seoul. Passeggiando per le sue vie, oltre ad ammirare la particolare struttura delle case, potrete notare i numerosi negozi, tea house, ristoranti e mostre che rendono questo villaggio un vero e proprio centro culturale.

Bukchon

Se il Bukchon village vi è piaciuto, vi consiglierei di farvi un giro anche al villaggio Eunpyeong, più piccolo ma davvero grazioso.

Sempre nel distretto di Jongno, tra i vari grattacieli, sorge un piccolo quartiere chiamato Ikseondong, particolarmente apprezzato dai giovani coreani e poco conosciuto dagli stranieri: diversi caffè, ristoranti, teahouse fanno in modo che in questo quartiere tradizione e modernità si incontrino creando un’atmosfera adatta a tutte le età.

Ikseongdong

Simile e non molto distante da Ikseondong, troverete Insadong, anche conosciuto come “quartiere degli artisti”, dove i numerosi negozi di oggettistica locale e dipinti su tela rendono questo quartiere un luogo decisamente adatto per fare dei regali o comprare dei souvenir.

Rimanendo in tema arte, a Ihwadong troverete numerosi murales variopinti tra le case di questo quartiere: nel 2006 il Ministro della cultura, dello sport e del turismo, tramite il progetto “Art in the city” rilevò alcuni sobborghi decadenti della città per migliorarne le condizioni, tra cui Ihwadong.

Tra i numerosi quartieri nei quali vi perderete quando visiterete Seoul, ce ne sono un paio che non potete proprio perdere.

Il più famoso è sicuramente Hongdae, che ospita una delle fashion street più famose della città, numerosi nightclub e altrettanti caffè instagrammabili, non a caso è uno dei quartieri preferiti da giovani coreani! Poco più in là troverete Sinchon che, dopo Hongdae, è di sicuro uno dei quartieri più amati dai ventenni. Questa zona è particolarmente rinomata in quanto ospita quattro università molto prestigiose della Corea, tra cui Yonsei, Sogang, Ewha a Honggik, i cui campus sono decisamente diversi da quelli ai quali siamo abituati in Europa. Uno in particolare merita di sicuro un’occhiata: si tratta del campus della Yonsei Univeristy. La struttura in stile europeo degli edifici centrali e i colori autunnali, lo rendono una metà molto apprezzata anche solo per una passeggiata. Non è una sorpresa che questa location sia stata scelta come dei set principali di un famoso K-drama (a voi indovinarlo).

Yonsei university

Un’altra zona decisamente famosa è quella di Itaewon, anche nota come “quartiere degli stranieri”, infatti, se vi stufate di kimchi e tteokbokki non c’è posto migliore per cercare qualcosa di alternativo. Itaewon, a differenza degli altri quartieri, non è noto solo a chi risiede in Corea, ma anche a chi non ha ancora messo piede nel Pease, grazie all’omonimo K-drama “Itaewon Class”: qui potrete infatti trovare alcune delle location nelle quali è stato girato il drama.

Non molto più lontano della stazione di Itaewon troverete il Museo della Guerra di Corea. Forse andare per musei non piace a molti, tuttavia, qui troverete dettagli molto interessanti su un capitolo di storia estremamente delicato e importante del Paese; per gli appassionati di arte e cultura anche il Museo Nazionale può essere una valida alternativa a un pomeriggio passato in un caffè, insieme al DDP (Dongdaemun Design Plaza), centro culturale e sede di numerose esposizioni.

Arriviamo ora a uno dei quartieri più esclusivi della città, ovvero Gangnam. Essendo una zona relativamente nuova, non ha molto di tradizionale, tuttavia, rispetta quella che è l’immagine odierna della Corea: centri commerciali, hotel, cliniche estetiche, boutique e molto altro rendono Gangnam un centro dedicato al lusso più che al turismo.

Tuttavia, ci sono un paio di posto che sicuramente vi farà piacere visitare.

Il primo è la celebre libreria Starfield all’interno del Coex Mall, dove chiunque può liberamente sedersi e godersi una bella pausa dallo shopping mentre legge uno dei 50.000 libri presenti. Un altro posto che sicuramente merita un’occhiata è il gigantesco centro commerciale sotterraneo della stazione delle metro, dove è davvero facile perdersi (provare per credere). Rimanendo in tema centri commerciali sotterranei, gli amanti del K-pop non possono non andare a quello della stazione di Myeongdong: questo, infatti, è famoso per vendere qualsiasi tipo di gadget (qualsiasi per davvero) a tema K-pop a prezzi decisamente più vantaggiosi rispetto ad altri rivenditori.

A Gangnam sorge uno dei centri buddhisti più grandi della città, ovvero, il Tempio Bogeunsa. Ve lo dirò onestamente, i tempi buddhisti sono pressoché tutti uguali, ma questo merita decisamente una visita, non essendo solo un tempio, ma un vero e proprio complesso di strutture!

Poco distante da Gangnam si trova il Parco Olimpico, decisamente un must della vostra visita a Seoul. Il parco è un’ottima meta per una gita domenicale proprio perché l’ampio spazio verde si presta bene per passeggiate e picnic. Inoltre, se lo visiterete in autunno, potrete assistere alla bellissima fioritura della Muhlenbergia, una pianta dal colore rosa molto popolare in Corea.

Se una mezza giornata non sapete cosa fare (dubito), una tappa da fare è di sicuro il tour della DMZ, dalla quale potrete anche osservare la Corea del Nord. Le agenzie che offrono questo servizio sono davvero molte e il costo si aggira introno ai 40€: consiglio vivamente di affidarvi a un tour organizzato in quanto arrivare per conto vostro può risultare molto più complicato e costoso.

Vista sul confine con la Corea del Nord

NB: Non confondete la DMZ (zona demilitarizzata) con la JSA (Join security area), ovvero, l’effettivo confine tra Corea del Sud e Corea del Nord: questa zona anche è possibile visitarla ma sarà necessario prenotare un tour separato e più costoso (circa 100€) con molto anticipo. Se non volere fare il tour della DMZ, potete in alternativa recarvi all’Osservatorio dell’Unificazione (5€) situato al di fuori della zona demilitarizzata dal quale potrete osservare la Corea del Nord grazie ai binocoli. Consiglio vivamente a tutti quanti di fare questa esperienza!

Agli amanti dello sport e del movimento outdoor farà sicuramente piacere sapere che Seoul è circondata da montagne, non a caso il trekking è un’attività decisamente amata dai coreani di tutte le età, infatti sia in città che fuori, troverete numerosi percorsi di montagna, alcuni più facili e altri più impegnativi. A soli 40 minuti da Hongdae, troverete uno dei 22 parchi nazionali della Corea del Sud, ovvero, Bukhansan; in alternativa Achansan, Gwanaksan e Inwangsan offrono percorsi meno impegnativi senza però togliere il piacere di una bella passeggiata.

Piccolo consiglio: portatevi dietro del buon makgeolli e degli snack da gustarvi in cima, non c’è niente di meglio una gustosa ricompensa con vista su Seoul dopo aver faticato!

Se volete fare un po’ di movimento, ma non necessariamente una passeggiata in montagna, potrete noleggiare un citybike e pedalare lungo l’Han river e godervi il panorama: andare sul lungo fiume dell’Hangang è un’attività molto popolare tra i giovani coreani. Il Parco di Yeouido è una delle mete preferite di chi decide di passeggiare o andare in bici lungo il fiume Han, soprattutto per le numerose bancarelle di street food lì presenti.

Per i “buon gustai” Seoul sicuramente offre molto sotto questo punto di vista. Come già anticipato, Hongdae, Sinchon e Itwaeon sono i quartieri maggiormente frequentati dai giovani e dunque i migliori dove trovare del buon cibo (coreano e non), tuttavia, se volete avere un assaggio della “vera Seoul” vi consiglio di andare al mercato di Mangwon, dove le numerose bancarelle di street food vi faranno immergere nella cultura culinaria di questo straordinario Paese.

Mercato di Mangwon

Siete quindi pronti per il vostro viaggio a Seoul? Spero che questo articolo vi sia stato utile per organizzare il vostro #SeoulTour!

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#K-living: quanto costa vivere a Seoul?

Ami la Corea del Sud e vorresti visitarla, ma ti preoccupa quanto potrebbe venire a costarti? Questo articolo fa proprio al caso tuo!

Se stai pianificando un viaggio in Corea, che sia di piacere, studio o lavoro, ci sono un paio di cose che forse ti sarà utile sapere.

Dove alloggiare?

Per prima cosa, avrai sicuramente bisogno di un alloggio. Se viaggi in gruppo, Airbnb è sicuramente la soluzione migliore! Per poco più di 50€-60€ (in totale) a notte, potete trovare un appartamento nelle zone più popolari della città, come per esempio Hongdae o Itaewon. Se volete invece soggiornare nei quartieri più esclusivi di Seoul, come Gangnam e Seocho, i prezzi variano dagli 80€ ai 100€ a notte.

Ai viaggiatori solitari consiglierei di utilizzare Booking o Agodà, dove il prezzo medio per una stanza di un 3 stelle si aggira intorno ai 30€.

Se decidete di scegliere un hotel, ricordate che le formule “mezza pensione” o “pensione completa” non esistono e la colazione non è detto sia inclusa nel prezzo.

Se siete studenti o lavoratori ed avete bisogno di un alloggio per un periodo prolungato, la soluzione più vantaggiosa è quella della “sharehouse”. Per evitare di pagare un deposito eccessivo, potete affidarvi ad Airbnb o ai vari gruppi Housing su Kakao, come per esempio “Housing in Korea”. Il prezzo medio di una camera doppia varia dai 250€ ai 350€ mensili, mentre una singola intorno ai 400€.

Se volete solamente un letto e un tetto sopra testa, la soluzione più budget-friendly è quella della “guesthouse”, nelle quali vi verrà offerto un letto in dormitorio per un prezzo di circa 10€ a testa: se siete studenti e dunque il vostro soggiorno sarà di più mesi, alcune guesthouse potrebbero proporvi di lavorare per loro in cambio di vitto e alloggio gratuito.

Come comunicare?

Trovato l’alloggio, una delle prime cose alle quali pensare appena arrivati è un piano telefonico, infatti che siate studenti, turisti o lavoratori avere una sim coreana faciliterà di molto la vostra permanenza: purtroppo, in Corea le tariffe telefoniche sono molto più costose di quanto lo siano in Italia, infatti i piani più vantaggiosi si aggirano intorno ai 25-30€ mensili.

Tenete a mente che per alcune offerte vi servirà l’ARC (alien registration card) che vi verrà data solo se il vostro soggiorno sarà maggiore di 90 giorni: proprio per questo motivo chiedete sempre che vi vengano proposte offerte per le quali basta solo il passaporto.

Piccolo consiglio, non fate la sim in aereporto, prezzi eccessivi e poco vantaggiosi!

Come spostarsi?

In Corea non esistono gli abbonamenti mensili, tutti quanti utilizzano la T-money card. Che cos’è?

Visualizza immagine di origine

Si tratta di una carta ricaricabile disponibile in ogni convenient store al prezzo di circa 8€: non essendoci un abbonamento per i mezzi di trasporto, se dovete fare 2-3 spostamenti durante la giornata, in un mese andrete a spendere più o meno 100€, tuttavia questa carta potete utilizzarla in qualsiasi paese o città della Corea e anche per pagare nei convenient store.

Piccolo consiglio, portatevi sempre dei contanti perché è l’unico metodo di pagamento accettato per ricaricare la carta!

Cosa mangiare?

Ultimo punto, ma decisamente non meno importante, il cibo. Fare la spesa in Corea è conveniente? Purtroppo, la risposta è no: i prezzi di frutta e verdura raggiungono livelli spropositati, pensate che una confezione di pomodori può venirvi a costare anche 6-7€ e un’anguria 20€! Proprio per questo motivo, vi consiglio di andare negli alimentari locali (마트), più piccoli rispetto alle grandi catene, ma molto più convenienti. Per frutta e verdura potete anche andare nei mercati (시장), prezzi onesti e qualità buona.

Se fare la spesa in Corea è costoso, mangiare fuori decisamente non lo è, infatti il cibo coreano è davvero economico: tteokbokki 3.50€, gimbap 3€, noodles 5€, bibimbap 6€, mandu 2.50€, BBQ 12€ e così via.

Una soluzione davvero budget-friendly è quella dei convenient store, infatti in alcuni CVS, solitamente quelli un po’ più grandi, sono presenti i tavolini e, dopo aver acquistato ciò che volete mangiare, potete gustarvelo direttamente nel negozio: con 2-3€ potete avere noodles istantanei, gimbap, insalate, sandwich, riso, patate e molto altro, il tutto comodamente scaldabile nei microonde messi a disposizione dagli store.

Se vi stufate del cibo coreano, potete tranquillamente trovare ristoranti occidentali ovunque: il cibo italiano chiaramente costa molto di più, tuttavia ai nostalgici farà di sicuro piacere sapere che per 7€ potranno gustarsi una buona pizza napoletana (#italianapproved) proprio nel cuore di Hongdae.

In generale, il cibo occidentale vi verrà a costare di più di quello coreano, ma solitamente con meno di 15€ riuscirete sempre a cavarvela.

Le app di delivery possono essere molto convenienti alle volte, ma per utilizzarle vi servirà l’ARC, dunque, se pianificate una visita per solo turismo, purtroppo non potrete usufruire di questo servizio: l’unica app utilizzabile senza ARC è “Shuttle”, tuttavia rispetto agli altri sistemi di delivery ha una scelta decisamente limitata, è disponibile solo a Seoul e nemmeno in tutti i distretti.

Se volete fare i famosi “cafè tour” tenete a mente che minimo 10 euro li spenderete: qualsiasi bevanda che non sia un americano solitamente costa 4-5€, una fetta di torta all’incirca 5€, un croffle 8€, i fluffly pancake 7-8€ e così via.

Piccolo consiglio, i caffè sono carini, ma la qualità dei dolci spesso non vale il prezzo pagato, piuttosto spendete gli stessi soldi per qualche attività particolare in città!

Come pagare?

Per quanto riguarda i metodi di pagamento, in Corea accettano ovunque le carte di credito e le carte prepagate, ma solo i circuiti Visa e Mastercard funzionano. Aprire un conto bancario non è assolutamente necessario per visite di breve periodo.

Vi consiglio di evitare grandi somme di contanti, essendo davvero poco utilizzati, però ricordatevi di averne sempre un po’ con voi nel caso (poco probabile) che la vostra carta non funzioni.

Vivere in Corea, in particolare a Seoul, non è eccessivamente costoso, ma se avete un budget è fondamentale darsi delle priorità!

Se, come noi, avete dovuto posticipare di nuovo il vostro viaggio in Corea del Sud ma avete proprio voglia di sentirne l’atmosfera, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra Guida alla Corea, gestita e aggiornata costantemente dal team di Mondocoreano, e vedere dove potete trovare “la Corea più vicina a voi”!

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Next stop: Seoul! Quando andare?

Viaggiatori di tutto il mondo, unitevi! State forse pensando di voler prenotare un biglietto per la Corea per festeggiare la fine – si spera – del Covid-19? Abbiamo preparato per voi una guida per essere al 100% pronti per affrontare questa nuova avventura!

Quali documenti servono?

I viaggiatori di nazionalità italiana, così come per la maggior parte dei turisti provenienti dal resto del mondo, non hanno bisogno di un visto per soggiorni inferiori a 90 giorni. Il passaporto invece, dovrà avere una validità residua di almeno tre mesi.

Quando andare?

La Corea è caratterizzata da un’estate umida, durante la quale sono presenti i monsoni e un inverno molto freddo ma secco, che costituisce un buon periodo per visitare il Paese, in particolare se amate sciare e, in generale, data la scarsa presenza di turisti.

Il periodo migliore per visitare la Corea del Sud è generalmente quello primaverile nei mesi di aprile, maggio e giugno e autunnale di settembre, ottobre e novembre: durante queste stagioni il clima è tipicamente soleggiato e le giornate sono asciutte con temperature medie e piacevoli.

Se volete vedere i paesaggi dipingersi di giallo e arancio, allora ti consigliamo di vistare la Corea tra settembre e novembre, il fogliame autunnale sarà davvero stupendo! La primavera (aprile e maggio) può rivelarsi una stagione molto piacevole se si vuole vedere le città vestirsi del rosa dei ciliegi in fiore, ma è anche il periodo in cui il maggior numero di turisti giapponesi visita il paese; potreste in questo caso, avere problemi a trovare una sistemazione negli alberghi di fascia medio-alta. È consigliato quindi  prenotare il prima possibile.

È importante prendere in considerazione le festività locali quando si pianifica il viaggio, infatti il capodanno coreano è il primo giorno del mese lunare e Chuseok (festa del raccolto) è il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare e durante questi periodi molti residenti si recano nelle loro città natali per festeggiare, dunque molte attività commerciali sono chiuse.

Quando costa meno partire?

La stagione invernale è considerata bassa stagione in Corea del Sud, per cui alberghi, voli e tour, offrono prezzi migliori, non c’è tuttavia un mese meno caro degli altri, perché ognuno ha una ricorrenza da celebrare, per questo i prezzi si mantengono sempre più o meno sullo stesso livello.

Quando non andare?

Da Luglio a Ottobre la Corea può essere un’incognita dal punto di vista climatico. Perché?

  • Luglio è in assoluto il mese peggiore dell’estate e il più nuvoloso;
  • Agosto, settembre e ottobre, precipitazioni a parte (in diminuzione a settembre-ottobre), sono quelli in cui la città è più soggetta ai tifoni.

Se, invece di prevedere un tour completo della Corea, la vostra meta sarà esclusivamente Seoul, ecco allora alcuni consigli.

Quando trovare il clima migliore?

La primavera è la stagione ideale per visitare Seoul, perché grazie alla fioritura dei ciliegi e al risveglio di tutta la vegetazione, la città si tinge di colori vivaci e brillanti. Anche l’inverno di Seoul ha il suo fascino, valida alternativa per chi ama la neve e non teme le basse temperature anche molto al di sotto dello zero. In autunno e in parte in estate invece, soprattutto tra Agosto e Ottobre, le temperature sono buone, ma il rischio di tifoni deve mettere in guardia anche il viaggiatore più esperti!

Ma vediamo più nello specifico le singole stagioni, per farci un idea più dettagliata!

PRIMAVERA (Marzo-Maggio)

E’ probabilmente una delle stagioni più belle per visitare la Corea del Sud, le temperature si aggirano tra i 15 e i 25 gradi in media e le giornate sono quasi sempre soleggiate: all’inizio di aprile comincia la fioritura dei ciliegi che regala uno spettacolo suggestivo, in occasione del quale vi sono dedicati moltissimi festival in ogni parte della Corea, mentre a maggio cade anche il compleanno di Buddha, che in Corea del Sud è una festa nazionale, durante il quale tutti i templi buddhisti vengono decorati con tantissime lanterne colorate e sul Cheonggyecheon (piccolo fiume di Seoul) viene tenuto il festival delle lanterne create da artisti coreani, dalle più svariate forme e colori, che di notte si illuminano creando un’atmosfera quasi surreale.

Ecco alcune proposte per vivere al meglio il vostro soggiorno primaverile:

  1. Visitare Seoul all’inizio della primavera, per la fioritura dei ciliegi

Seoul è una bellissima città da visitare in primavera ma attenzione! Marzo può essere un po’ fresco, ricordati quindi di mettere in valigia una giacca, le temperature salgono ad inizio Aprile, con le massime a 18°C e le minime a 13°C. Aprile è il mese più turistico, aspettati di trovare parecchia gente: se hai intenzione di viaggiare in primavera, cerca di programmare e prenotare il tuo viaggio in anticipo e in concomitanza con la fioritura.

Da dove si può ammirare bene la fioritura?

  • Yeouido Park: uno dei luoghi più famosi in cui ammirare la fioritura, che ogni anno ospita lo “Spring Flowers Festival”, un evento da non perdere.
  • Children’s Grand Park: un grande parco con uno zoo e un giardino botanico al suo interno, perfetto per rilassarsi ammirando la fioritura primaverile dei ciliegi.
  • Gyeongbokgung Palace: Noleggia un tradizionale vestito Hanbok, da indossare mentre visiti il palazzo e passeggi sotto i ciliegi.
  • Seoul Forest: punteggiata di alberi di ciliegio, ha diversi sentieri da percorrere a piedi e numerose aree picnic.
  • Seokchon Lake Park : il perimetro di questo lago è contornato di ciliegi, posto ideale per una passeggiata romantica.

2. Visitare Seoul a primavera inoltrata per i festival, il cibo e i vivaci mercati notturni

A primavera inoltrata (Maggio-Giugno) i ciliegi non sono più in fiore, ma ci sono comunque altri tipi di fiori che colorano e profumano la città e, dal punto di vista climatico, probabilmente questo è il momento migliore per visitare Seoul: il cielo è sereno, le temperature piacevoli e l’umidità contenuta, quindi anche il guardaroba si alleggerisce! Meteo a parte, non dimenticare che Seoul è una delle capitali mondiali del cibo e in primavera bar e ristoranti aprono le loro terrazze a chi vuole cenare all’aperto: questo è anche il momento giusto per scoprire i diversi mercati notturni della città e i vari festival come il Lotus Lantern Festival, che si svolge ogni anno a Maggio. Di cosa parliamo?

Il Lotus Lantern Festival è l’imponente celebrazione della nascita di Buddha. Il festival ha una storia di più di cento anni: è iniziato infatti durante il regno Silla e, seppur in origine fosse un evento principalmente religioso, oggi invece è un evento da non perdere sia per i coreani che per i visitatori di qualsiasi fede e cultura. Le festività hanno inizio con l’annuale sfilata delle lanterne, che passa dalla Porta di Dongdaemun e prosegue fino al Tempio Jogyesa e durante il festival si tengono anche una mostra di lanterne tradizionali e una serie di eventi culturali.

Dunque, per fare un breve recap, gli eventi chiave in primavera sono:

  • Festival dei fiori primaverili di Hangang Yeouido (Aprile)
  • Festival delle lanterne del loto (Maggio)

ESTATE (Giugno-Agosto)

L’estate in Corea del Sud è abbastanza umida e calda, le temperature possono superare i 30 gradi in Luglio e Agosto e, essendo influenzata dai monsoni asiatici, dalla fine di Giugno alla fine di Luglio possono capitare piogge e temporali improvvisi. Per sfuggire al calore delle grandi città ci sono svariati festival estivi sulla spiaggia tra cui il più famoso è probabilmente il Boryeong Mud Festival: questo festival si tiene in una località a circa 2 ore da Seoul sulla spiaggia di Daecheon dove centinaia di persone si divertono a fare “il bagno” in una grandissima piscina di fango, cosa che oltre ad essere molto divertente, è anche ottima per la pelle. Il festival offre anche tante altri attività come per esempio massaggi con fango e il body painting col fango colorato. Altri modi per potersi rinfrescare durante l’estate sono le varie piscine che si trovano lungo il fiume Han e che hanno un prezzo di ingresso abbastanza basso (dai 3.000 ai 5.000 won) o i parchi acquatici.

Alla fine di giugno le temperature possono raggiungere i 32°C di giorno e mantenersi piacevoli di notte, dunque se scegli questo periodo non dimenticarti un abbigliamento leggero, occhiali da sole, cappello e crema solare. Porta anche un costume per fare il bagno nell’oceano: Seoul non ha spiagge, ma puoi sempre organizzare una gita di un giorno per raggiungerne una in macchina o in autobus!

Quali sono le migliori spiagge da vedere in giornata vicine a Seoul?

  • Eurwangni beach: questa spiaggia ha sabbia bianca e acque poco profonde che la rendono l’ideale per le famiglie.
  • Naksan beach: sabbiosa e lunga più di un miglio, questa spiaggia è il luogo ideale per ammirare il tramonto e intraprendere varie attività acquatiche.
  • Daecheon beach: a circa tre ore da Seoul, nella città di Boryeong, questa spiaggia è la più spaziosa di tutta la costa occidentale della Corea del Sud.
  • Muchangpo Tideland: a 30 minuti da Daecheon beach, quella di Muchangpo è una spiaggia artificiale perfetta per ammirare il tramonto.
Daecheon beach

Se non ti dispiace l’umidità opprimente, le lunghe file, gli acquazzoni torrenziali e gli alti costi di viaggio, allora organizza un viaggio a Seoul in estate. Ma per una vacanza più confortevole, opta per le mezze stagioni!

Eventi chiave:

  • Festival internazionale del fumetto e dell’animazione di Seoul (Luglio)
  • Festival della frangia di Seoul (Agosto)

AUTUNNO (Settembre-Novembre)

Come la primavera, l’autunno è un’altra stagione bellissima per visitare la Corea del Sud. In questo periodo le temperature sono ancora miti, intorno ai 20 gradi, e si può assistere al fenomeno del cambio di colore delle foglie, chiamato “danpung” (단풍) e il modo migliore per godersi lo spettacolo è andare a fare passeggiate sulle montagne che caratterizzano il territorio. La prima settimana di Ottobre poi si può assistere al Festival Internazionale dei Fuochi d’Artificio che viene tradizionalmente tenuto sul fiume Han. Moltissima gente partecipa a questo festival quindi è consigliabile arrivare con largo anticipo e magari approfittarne per un pic-nic lungo le sponde del fiume in attesa che arrivi la sera.

Per gli appassionati di cinema, inoltre, in questo periodo si tiene il BIFF (Busan International Film Festival) dove potreste avere l’occasione, con un po’ di fortuna, di vedere i vostri attori coreani preferiti!

Per molti il periodo migliore per visitare Seoul è l’autunno perché le giornate sono soleggiate e le temperature piacevoli, con massime di 20°C ad Ottobre e 12°C a Novembre. A ottobre, specialmente la mattina, avrai bisogno di una giacca leggera, a novembre servirà invece qualcosa di più pesante: in questo periodo il costo dei voli e degli hotel è inferiore e c’è meno affollamento.

Quali sono i luoghi in cui ammirare il fogliame cambiare colore?

  • Changdeokgung Palace: il Giardino Segreto del Changdeokgung Palace è uno dei posti più magici per ammirare lo spettacolo autunnale delle foglie colorate.
  • Deoksugung Palace: la Stone Wall Road del Deoksugung Palace è contornata da alberi di ginkgo gialli ed è perfetta per una passeggiata romantica.
  • Namsan Park: il parco più grande di Seoul offre una serie di percorsi a piedi contornati da centinaia di alberi.
  • Seoul Fortress: goditi il panorama autunnale mentre passeggi lungo il perimetro della città vecchia attraverso il Wall Trail che parte dalla Fortezza di Seoul.

Eventi chiave:

  • Chuseok (settembre)
  • Ciao Seoul Festival (ottobre)

INVERNO(Dicembre-Febbraio)

L’inverno in Corea del Sud è abbastanza freddo e secco, sicuramente il periodo più freddo è quello tra gennaio e febbraio dove la temperatura può scendere anche di parecchi gradi sotto lo zero, nonostante ciò la vita è sempre presente e le cose da fare non mancano mai.

In Corea del Sud tende a nevicare abbastanza spesso quindi, per gli amanti dello sci, nella regione di Gangwon si possono trovare svariati resorts e piste per tutti i gusti. Se invece lo sci non è nelle vostre corde, potrete tranquillamente trascorrere il vostro tempo tra i numerosi musei, visitando i palazzi reali, sorseggiando una bevanda calda in uno dei tantissimi caffè, o ancora meglio, in una delle sale da tè tradizionali che si trovano nella zona di Insadong e Bukcheon. Un giro in una sauna coreana, chiamata jjimjilbang (찜질방), potrà poi aiutarvi a liberarvi dello stress e a rilassarvi nelle acque calde a un prezzo veramente basso (di solito intorno ai 10.000 won).

L’inverno non è il momento migliore per visitare la città perché il clima può rivelarsi piuttosto freddo e stare all’aperto tutto il giorno diventa poco piacevole, tuttavia anche la stagione invernale ha i suoi aspetti positivi, infatti in questo periodo dell’anno Seoul è molto meno affollata e i voli, le sistemazioni e i ristoranti costano meno, inoltre in città ci sono decorazioni natalizie da ammirare e ricorrenze da celebrare nel periodo delle festività.

Eventi chiave:

  • Seollal o Capodanno lunare coreano (gennaio-febbraio): assicurati di evitare il capodanno lunare. Durante questo periodo, i viaggi diventano costosi e inoltre molte famiglie dalle grandi città si spostano per recarsi le nella loro città natale per festeggiare.

Ora che abbiamo imparato i periodi migliori per visitare la Corea del Sud, siete pronti per un viaggio con Mondocoreano?