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K-Superstizioni

La superstizione è una credenza di natura irrazionale che può influenzare il pensiero e tal volta la vita delle persone che la fanno propria.

Ogni Paese ha le proprie credenze e, come per noi esistono oggetti o azioni che, secondo antiche leggende radicate nella cultura popolare, sono capaci di attirare fortuna o sfortuna, anche in Corea sono diffuse tali credenze. Se volete sapere quali strani o affascinati segreti si nascondono dietro le superstizioni coreane, continuate a leggere il nostro articolo!

Cosa porta fortuna?

Sognare maiali

In Corea, il maiale è simbolo di fertilità, salute e ricchezza, questo perché in cinese il carattere di “maiale” 猪 (zhū) ha una pronuncia simile a quella del carattere di “giada” 玉 (yù), pietra che, anticamente, era più preziosa dell’oro, veniva considerata la pietra nobile per eccellenza e si diceva che fosse dotata anche di poteri soprannaturali.

In Corea, sin dall’antichità, possedere un maiale era una vera e propria fonte di ricchezza, tanto che fino agli anni ’70 i maiali erano così costosi che gli studenti potevano pagare le tasse d’ingresso universitarie vendendone uno, quindi ecco perché sognare un maiale è considerato un segno di buon auspicio! È forse questo uno dei motivi per il quale esistono salvadanai a forma di maialino?!

Sognare la propria morte

I coreani credono che sognare la propria morte non sia poi così negativo, anzi, pensano che questo porterà fortuna nella vita reale! Un po’ come da noi in quanto si crede che sognare la morte di qualcuno sia positivo perché in realtà gli si sta allungando la vita.

Sognare che un evento negativo accada ad un amico

Al contrario, se avete sognato che qualcosa di brutto accadeva ad un vostro amico, mi raccomando non raccontate a nessuno ciò che avete sognato prima di mezzogiorno! In Corea si crede, infatti, che se si racconta un sogno prima di mezzogiorno, qualcosa di brutto accadrà alla persona sognata.

Sognare la cacca

La “cacca” non è un argomento tabù in Oriente, anzi, non è insolito trovare musei dedicati a questo tema, gadget o cafe (iconico il 또옹카페 Poop Cafe ad Insadong)!

Ricordiamo tutti in Pechino Express 8 la sfida al “Museo del WC a Suwon, conosciuto anche come Mr. Toilet House”.

Non dovreste, quindi, sorprendervi nel leggere che, per i coreani, sognare la cacca (o anche una toilet) rappresenti un segno di buon auspicio.

Comunque, tutte (o quasi) le superstizioni sono fondate, se pur in minima parte, su spiegazioni logiche ed anche questa ne ha una! Infatti uno dei fertilizzanti più usati fin dai tempi antichi è il letame: riuscire ad avere molto letame significava poter fertilizzare al meglio i propri terreni e quindi avere un raccolto più sano ed abbondante. Di conseguenza, non è poi così assurdo che la cacca diventi un simbolo di prosperità e buona fortuna, non trovate?

Numeri fortunati

Ogni paese, di solito, ha dei numeri legati all’immagine della sfortuna o della fortuna, per esempio in Italia abbiamo il 13 e il 17 o, seguendo la tradizione cristiana, il 3.

Sebbene molti di voi sapranno che in Corea, come anche in Giappone e Cina, il numero 4 sia visto come numero sfortunato, in quanto la sua pronuncia ricorda quella della parola “morte”, non molti di voi sanno quali siano invece i numeri porta fortuna.

In Corea i numeri considerati di buon auspicio sono il 3, 7 e 8. Perché?

Il 3 racchiude in sé tre importanti elementi, il cielo (dal cinese, 天 tiān), la terra (地 dì) e l’uomo (人 rén), e per di più i coreani pensano che sia il numero che rappresenti equilibrio e stabilità.

Invece, il 7 viene considerato un numero fortunato per influenza della cultura occidentale (vedi il 7 nell’antica Roma o nella tradizione cristiana).

I coreani fanno spesso riferimento a questi 3 numeri anche nella quotidianità, per esempio, si pensa che in una coppia avere 3 o 7 anni di differenza sia di buon auspicio per la durata della relazione, o si cercano spesso di organizzare matrimoni che abbiamo il numero 8 all’interno della data.

Un altro utilizzo del numero 3 è durante gli esami: spesso nei test a risposta multipla può capitare di essere indecisi su quale risposta dare, per i coreani questo non rappresenta un problema, perché la loro scelta ricadrà sulla terza risposta!

Quindi anche voi la prossima volta se siete indecisi su quale risposta dare, provate a scegliere la numero 3, vi porterà “sicuramente” fortuna ㅋㅋㅋ!

Vedere una gazza il primo giorno dell’anno

In Corea del Sud, la gazza viene considerata “ufficiosamente” l’uccello che rappresenta la Nazione, infatti diverse città coreane e regioni la utilizzano come simbolo rappresentativo, questo perché si crede che questo uccello sia portatore di buone notizie.

Infatti, vedere una gazza la mattina del primo giorno dell’anno (sia dell’anno solare sia quello lunisolare del calendario cinese) porterà molta fortuna alla persona per tutto il corso di quell’anno: in realtà, c’è chi dice che questo non vale solo per il primo dell’anno ma che porti fortuna anche in una giornata qualsiasi.

Nella cultura coreana, inoltre, se una gazza gracchia davanti ai gradini della porta di casa, allora quello stesso giorno un ospite inatteso vi farà visita portando con sé una gran fortuna.

Parlando sempre di volatili, i corvi invece sono visti come portatori di sventura e vederli al mattino sarebbe di malaugurio per il resto della giornata: questa credenza è data anche dal fatto che, nell’antichità, i corvi erano considerati simbolo di presagi di morte.

Traslochi fortunati

Se state traslocando e inizia a piovere, invece essere arrabbiati, rallegratevi: le gocce di pioggia vi porteranno fortuna, ricchezza e benessere!

E mi raccomando, non lasciate la vostra casa precedente super ordinata e pulita, altrimenti gli spiriti si accorgeranno che state andando via e verranno con voi nella nuova casa: se, invece, non pulite tutto perfettamente gli farete credere che siete ancora lì!

Se invece degli amici coreani vi invitano alla festa di inaugurazione della loro nuova casa, portategli della carta igienica, del detersivo o dei detergenti, apprezzeranno molto perché sono grandi portafortuna in caso di traslochi.

Prima di dare un esame, se si vuole avere un buon esito ecco la regola da seguire

Mangia “yeot”, una sorta di caramella a base di riso molto appiccicosa, o “ddeok”, un dolce di riso anch’esso particolarmente appiccicoso, considerato un ottimo porta fortuna in quanto i coreani pensano che la natura appiccicosa di questi dolcetti aiuterà tutte le cose che avete studiato a rimanere incollate al vostro cervello.

Al contrario non bisogna assolutamente mangiare prima di un esame “miyeoggug” una zuppa a base di alghe: infatti, diversamente della natura appiccicosa dei dolci sopracitati, le alghe sono viscide e scivolose, quindi i coreani credono che mangiarle prima di un esame faccia scivolare via tutte le conoscenze acquisite dalla vostra mente, così come lo sarà lavarvi i capelli il giorno prima di un esame!

Cosa porta sfortuna?

Usare l’inchiostro rosso

In passato, l’inchiostro rosso in Corea del Sud veniva usato per scrivere i nomi dei defunti sul registro di famiglia e sulle lapidi, per tenere lontani gli spiriti demoniaci; inoltre, veniva anche usato per scrivere nei certificati il nome dei condannati a morte.

Scrivere il nome di qualcuno in rosso portava molta sfortuna: significava che quella persona sarebbe venuta a mancare presto o che qualcuno desiderava che non ci fosse più.

Ancora oggi molti coreani lo considerano un gesto di estrema maleducazione in quanto sarebbe come augurare la morte.

Buon compleanno!

In Italia, di solito, evitiamo di festeggiare o fare gli auguri il giorno prima del compleanno in quanto si crede che porti sfortuna, mentre in Corea, invece, è completamente l’opposto: il compleanno va festeggiato prima o il giorno effettivo in cui si è nati, se festeggiato dopo, si pensa porti sfortuna.

Regalare orologi

Per rimanere in tema di compleanni, se state pensando di regalare ad un vostro amico un orologio vi consiglio di ripensarci!

Infatti, i caratteri cinesi che si usano per “regalare un orologio” hanno anche il significato di “partecipare a una veglia funebre”, è dunque per questo motivi che per i coreani simboleggia sfortuna, e non viene mai regalato.

Regalare scarpe

Questo dono è sicuramente da evitare, soprattutto con la propria dolce metà a meno che non vogliate essere lasciati, in quanto regalandole delle scarpe essa scapperà da voi proprio con quelle!

In realtà, ci sarebbe un modo per aggirare questa credenza, cioè chi riceve scarpe in regalo dovrà dare indietro un piccola somma di denaro (anche pochi centesimi), in questo modo non sarà più un regalo, ma sarà come se in qualche modo la persona lo “ricomprasse”.

P.S. dite che saranno d’accordo i protagonisti dei nostri amatissimi K-drama con quanto detto sopra?

Riso, bacchette e incenso

Quando siete a tavola con altre persone, non infilzate mai le bacchette nel riso perché questo ricorda i bastoncini di incenso che vengono infilati in una ciotola piena di sabbia ai funerali come “cibo” per gli spiriti. I vostri commensali potrebbero non apprezzare il collegamento con morte e funerali e tale gesto sarebbe considerato come segno di maleducazione nei loro confronti.

Fischiare di notte

Un’altra cosa da non fare mai è sicuramente quella di andarsene in giro a fischiettare di notte. A quanto pare questo suono attira gli spiriti malvagi e di conseguenza la sfortuna che potrebbe perseguitarti fino a casa.

Il colore del lutto

Non legarti mai i capelli con nastri bianchi: visto che in Corea rappresenta il colore del lutto, potreste attirare la morte fin in casa vostra!

Ventilatore assassino!

Questa è sicuramente una delle superstizioni più assurde che leggere ma anche quella che probabilmente vi farà più sorridere: non si conosce bene l’origine di tale credenza ma, a quanto pare, si dice che i ventilatori in Corea abbiano causato varie morti.

Per i coreani, non è che il ventilatore causi la morte in tutte le circostanze, ma solamente nel caso in cui si dorma con porte e finestre chiuse e ventilatore acceso. Secondo questa credenza popolare, il ventilatore, muovendo l’aria intorno al viso della persona dormiente, le impedisce di respirare normalmente fino all’asfissia causata della mancanza d’ossigeno.

Non esistono dati scientifici che possano dimostrare la veridicità di questa superstizione, tuttavia, i coreani continuano ancora a temere “la morte da ventilatore”, tanto che molti ventilatori elettrici hanno dei timer proprio per evitare che rimanga acceso per tutta la notte.

Come ulteriore precauzione, quando usano il ventilatore nelle afose notti estive, i coreani preferiscono tenere le finestre aperte! (Beh, almeno fanno qualcosa per l’ambiente, no?)

Strada della rottura

Si dice che camminare lungo le mura esterne del Deoksugung Palace di Seoul con il proprio partner porterà sfortuna nella coppia e ad una conseguente rottura, questo perché un tempo quella era la strada che portava al tribunale per i divorzi!

Il fantasma di Jayuro, la strada della sfortuna

Jayuro è un’autostrada che collega Gojang e Payu, che si trovano a nord di Seoul. Essa va percorsa con cautela e prestando particolare attenzione, non solo per via della densa nebbia, caratteristica della zona, ma anche per un motivo che mette i brividi!

Si narra che i numerosi incidenti che avvengono su quella strada siano causati dalla comparsa di un misterioso fantasma: sembra, infatti, che durante la notte a gli automobilisti (soprattutto se questi viaggiano da soli) possa capitare di scorgere una strana sagoma al lato della strada.

Ad una prima occhiata potrebbe sembrare qualcosa di indefinito, parte della foschia, ma man mano che la macchina le si avvicina, la sagoma assume sempre di più la forma di una ragazza dai capelli neri, con indosso un lungo vestito anch’esso nero e un paio di occhiali da sole dello stesso colore, nonostante sia notte.

Questa tende il dito come per fare l’autostop e così l’automobilista potrebbe avere la malsana idea di fermarsi per aiutarla, solo ad uno sguardo più attento e ravvicinato successivamente capirebbe, anche se troppo tardi, che la ragazza in realtà non indossa occhiali, ma si tratta delle sue orbite completamente vuote, senza occhi… Si dice che nessuno che abbia visto lo spettro della ragazza sia mai stato capace di uscire incolume dalla Jayuro.

Gambe ballerine

A chi non capita di muovere le gambe in un momento di ansia o di noia? Bene, altra cosa da non fare!

Secondo la cultura coreana si crede che fortuna, prosperità e salute risiedano proprio nelle gambe ed è per questo che, agitandole, si rischia di farle scivolare tutte.

In ogni caso sarebbe meglio evitare di scuotere le proprie gambe mentre si sta parlando con qualcuno, soprattutto se più anziano o se si tratta di un superiore a lavoro, poiché viene considerato come un gesto irrispettoso.

Se vi trovate in Corea e dovesse capitarvi di essere nervosi, ansiosi o annoiati ricordatevi di non scuotere le gambe, altrimenti potreste essere considerati maleducati e perdere anche tutta la vostra fortuna!

Cosa ne pensate di queste superstizioni? Voi siete superstiziosi? Qual è secondo voi quella più bizzarra e quale invece è quella più vicina alla nostra cultura?


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Essere donna in Corea

In questo articolo parleremo di cosa significa essere donna nella società coreana moderna.

Prima però, faremo un piccolo passo indietro per capire qual è stato il duro percorso che le donne hanno dovuto affrontare per guadagnarsi il rispetto in una società così complessa.

Contesto storico e sviluppo

Come in altri Paesi asiatici, la figura femminile ha raggiunto uno status sociale rilevante solamente nell’ultimo secolo.

Prima della nascita della Repubblica di Corea, a causa della forte influenza della cultura cinese, la figura femminile era sottoposta alle regole della pietà filiale (孝 xiào in cinese, 효 in coreano).

Si tratta di un concetto dal carattere prettamente confuciano e che racchiude in sé la virtù del rispetto verso i genitori, gli anziani e gli antenati: in particolare, le donne nascevano seguendo gli ordini del padre, dei mariti e infine quello dei figli

A partire dal XIX secolo la situazione inizia a cambiare. Durante questo periodo furono introdotte scuole moderne, principalmente da missionari cristiani occidentali. Alcune di queste scuole sono state fondate con l’obiettivo specifico di educare le donne. Coloro che ebbero la fortuna di avere accesso all’istruzione, iniziarono a dedicarsi alle arti, all’insegnamento e all’educazione religiosa diffondendo un messaggio forte e chiaro in tutto il Paese. Queste stesse donne presero anche parte al movimento per l’indipendenza contro l’occupazione giapponese dimostrando vigore, determinazione e coraggio al pari degli uomini.

Le donne coreane oggi sono attivamente impegnate in un’ampia varietà di campi, tra cui istruzione, medicina, ingegneria, arti, diritto, letteratura e sport, dando così un contributo significativo alla società.

Nonostante però gli enormi passi avanti fatti nel corso degli anni, le donne sono ancora fortemente sottoposte ad una spietata pressione sociale: canoni estetici impossibili, matrimonio e forti discriminazioni in campo lavorativo.

Gap salariale

Il divario salariale di genere in Corea del Sud toccava il 31,5% nel 2020.

La classifica dell’OCSE vede gli Stati Uniti con la percentuale al 17,7%, seguiti da Regno Unito (12,3%), Cile (8,6%), Svezia (7,4%) e Nuova Zelanda (4,6%).

Solo quattro, inclusa la Corea del Sud, dei 38 membri hanno raggiuto più del 20% negli ultimi anni: il Paese è stato inoltre l’unico membro con una cifra superiore al 30%. 

Canoni estetici

Essere donna in Corea significa subire la costante pressione della campagna mediatica della “bellezza”.

Social media, cartelloni pubblicitari, cliniche estetiche e molto altro ricordano alle donne, e alle ragazze in particolare, quanto non siano “perfette” e che solo tramite l’aiuto dei trattamenti possano essere davvero considerate belle.

Essere presentabili è considerato un vero e proprio segno di rispetto. Se state pensando che sia tutto legato agli idol e al mondo dello spettacolo vi state sbagliando. Avete mai notato un’assistente di volo?

Il personale di volo di compagnie aeree come Korean Air o Asiana deve superare una selezione a dir poco spietata: la bellezza è tutto! Gran parte degli assistenti di volo è donna e come nella maggior parte dei lavori in Corea il fattore estetico è determinante nella scelta dei dipendenti.

Matrimonio e maternità

Se sei donna, stai per compiere i trent’anni e non sei ancora sposata in molti ti considereranno un “fallimento”.

Negli ultimi anni però, il movimento femminista coreano si è fatto sentire: persone come Baeck Ha-na, che durante la settimana ha un normale lavoro d’ufficio, mentre nei fine settimana è una star di YouTube, promuovono la “live-alone life“.

Baeck si oppone all’essere marchiata con il termine “mi-hon” (nubile). Lei, come molte altre donne, fa parte di un gruppo crescente e determinato che rifiuta il matrimonio e la maternità.

Tali decisioni sono considerate dannose per le difficoltà demografiche ed economiche del governo poiché il Paese deve affrontare uno dei tassi di natalità più bassi del mondo e una carenza di fondi pensione. Il fattore natalità è uno dei motivi che hanno spinto alla creazione dei movimenti “anti-femministi”.

Molti uomini non vedono il femminismo come una lotta per l’uguaglianza, ma come una forma di discriminazione alla rovescia, un movimento per togliere loro il lavoro e le opportunità. Affermano di non voler soffocare i diritti delle donne, ma semplicemente di amplificare le voci degli uomini (…ridiamo per non piangere).

Camminare da sole? Si può

Se sul lato sociale i diritti delle donne hanno ancora un lungo e tortuoso percorso, in termini di sicurezza, la Corea, come altri Paesi asiatici, può solo insegnare. Durante il mio periodo si studio a Seoul, camminando per strada da SOLA la NOTTE, non mi sono mai sentita così tranquilla. Ogni angolo di ogni strada e vicolo è tappezzato di telecamere, nessuno ti tocca, fischia or urla cose indecenti.

CARA ITALIA, PRENDI APPUNTI!

La Corea del Sud, come tante economie che si sono sviluppate in un arco temporale molto breve hanno dato la priorità allo sviluppo economico, trascurando le politiche sociali, ovvero, il fondamento che sta alla base di un Paese solido e prospero.

Essere donne in Corea rappresenta una continua sfida alle tradizioni, ai pregiudizi e alle discriminazioni, ma come succede in molti altri luoghi nel mondo, le nuove generazioni di giovani donne lottano affinché la loro indipendenza sia riconosciuta come un fattore positivo e non come una minaccia.

Fonti: https://hrmasia.com/south-koreas-gender-pay-gap-highest-in-oecd/

Grafica di copertina originale di Mondo coreano, Foto di StartupStockPhotos da Pixabay