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Sognando Seoul: il libro di Mondo Coreano

Car* amiche e amici di Mondo Coreano, lettrici e lettori di questo blog e followers da tutte le parti del mondo, l’articolo di oggi sarà un articolo un po’ diverso dal solito, quindi chiediamo scusa se risulteremo un po’ di parte e se, in questa piccola occasione, ci permetteremo di strafare un po’ e di mettere da parte il nostro solito tono. Perché tutta questa premessa? Che succede?

Oggi è un giorno particolare e un po’ una piccola vittoria per tutti quanti.

Chissà a quanti sarà capitato di sentirsi dire “Ma perché la Corea e non un altro paese?”, “Ma cosa ci trovi di interessante?” oppure “Ma lo capisci quello che dicono?”: è quasi un passaggio obbligatorio per tutti quelli che hanno provato ad addentrarsi nel mondo dell’hallyu, quella sorta di terzo grado che tutti almeno una volta siamo stati costretti a subire non appena abbiamo provato a tirare fuori l’argomento.

Un trend di Tik Tok dice “Mum, it was never a phase”, “Mamma, non era una fase”, e forse questo è quello che molti di noi vorrebbero urlare a squarciagola nel bel mezzo di un concerto K-Pop: no, non era una fase quella dei capelli colorati, non era una fase quella dei soldi da parte per comprare un biglietto con destinazione Seoul, non era una fase nemmeno quella delle lezioni di coreano online! Nessuna di queste era una fase, era ed è la realtà di molti!

Negli ultimi tempi, però, le cose stanno lentamente cambiando e sempre più persone si stanno interessando a questo mondo, cercando di capire cosa abbia di così attraente da convincere grandi e piccini a imparare una nuova lingua, nuove tradizioni e a prendere un aereo alla scoperta di un paese dall’altro lato del mondo.

Ma quindi, cosa succede?

Bene, tutto questo giro di parole per dire solo una cosa: da oggi avrete la possibilità di entrare ancor più da vicino dentro questo mondo e trascinare con voi anche le persone a voi vicine, viaggiando direttamente da casa vostra (per ora…?), SOGNANDO tutti insieme SEOUL!

Con enorme piacere (e con le lacrimucce agli occhi) vi presentiamo: Sognando Seoul: Vita, cultura e segreti per chi ha la Corea nel cuore!

Il libro della nostra Rachel è finalmente disponibile in pre-order dopo un anno di lavoro (quanta fatica per mantenere il segreto…) e in libreria dal 9 Maggio 2023!

Info tecniche

Titolo: Sognando Seoul. Vita, cultura e segreti per chi ha la Corea nel cuore

Autrice: Rachel Sonnino (@mondo_coreano)

Editore: DeAgostini

Data di uscita: 9 Maggio 2023

Descrizione: “Sognando Seoul. Vita, cultura e segreti per chi ha la Corea nel cuore” è il libro ideale per chi vuole sapere tutto della Corea del Sud e sogna di visitare il Paese. A scriverlo è Rachel Sonnino diventata famosa su Instagram con il profilo @mondo_coreano in cui diverte e incuriosisce i suoi oltre 40.000 follower condividendo contenuti piacevoli e informativi sulla Corea. Dal cibo alla moda, dal K-pop alla beauty routine, fino a parlare dei k-drama: in questo testo aspirazionale per ragazzi e giovani adulti l’autrice racconta stranezze e aneddoti vissuti durante i suoi viaggi. Esperienze e ricordi che descrivono un Paese ormai culto in Italia e una popolazione ricca di tradizioni, dove regna la cultura dello shopping, soprattutto a Seoul, e in cui si parla una lingua piuttosto singolare. Un vero e proprio tuffo nell’universo coreano sia per coloro che già conoscono e amano il Paese, sia per chi è semplicemente stuzzicato dalla curiosità e vuole saperne di più. Con questo nuovo libro, ricco di fotografie e illustrazioni a colori, Rachel vuole diffondere la cultura coreana a tutti coloro che hanno voglia di scoprire un paese all’apparenza molto lontano da noi ma che in realtà è più vicino di quanto immaginiamo.

Quindi, cosa state aspettando? Siete curiosi di partire per questo primo viaggio alla scoperta di Seoul?

Se non vedete l’ora come noi, correte a preordinare la vostra copia!

Con questo articolo, mandiamo un grande abbraccio e un grande hwaiting alla nostra Rachel!

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Essere donna in Corea

In questo articolo parleremo di cosa significa essere donna nella società coreana moderna.

Prima però, faremo un piccolo passo indietro per capire qual è stato il duro percorso che le donne hanno dovuto affrontare per guadagnarsi il rispetto in una società così complessa.

Contesto storico e sviluppo

Come in altri Paesi asiatici, la figura femminile ha raggiunto uno status sociale rilevante solamente nell’ultimo secolo.

Prima della nascita della Repubblica di Corea, a causa della forte influenza della cultura cinese, la figura femminile era sottoposta alle regole della pietà filiale (孝 xiào in cinese, 효 in coreano).

Si tratta di un concetto dal carattere prettamente confuciano e che racchiude in sé la virtù del rispetto verso i genitori, gli anziani e gli antenati: in particolare, le donne nascevano seguendo gli ordini del padre, dei mariti e infine quello dei figli

A partire dal XIX secolo la situazione inizia a cambiare. Durante questo periodo furono introdotte scuole moderne, principalmente da missionari cristiani occidentali. Alcune di queste scuole sono state fondate con l’obiettivo specifico di educare le donne. Coloro che ebbero la fortuna di avere accesso all’istruzione, iniziarono a dedicarsi alle arti, all’insegnamento e all’educazione religiosa diffondendo un messaggio forte e chiaro in tutto il Paese. Queste stesse donne presero anche parte al movimento per l’indipendenza contro l’occupazione giapponese dimostrando vigore, determinazione e coraggio al pari degli uomini.

Le donne coreane oggi sono attivamente impegnate in un’ampia varietà di campi, tra cui istruzione, medicina, ingegneria, arti, diritto, letteratura e sport, dando così un contributo significativo alla società.

Nonostante però gli enormi passi avanti fatti nel corso degli anni, le donne sono ancora fortemente sottoposte ad una spietata pressione sociale: canoni estetici impossibili, matrimonio e forti discriminazioni in campo lavorativo.

Gap salariale

Il divario salariale di genere in Corea del Sud toccava il 31,5% nel 2020.

La classifica dell’OCSE vede gli Stati Uniti con la percentuale al 17,7%, seguiti da Regno Unito (12,3%), Cile (8,6%), Svezia (7,4%) e Nuova Zelanda (4,6%).

Solo quattro, inclusa la Corea del Sud, dei 38 membri hanno raggiuto più del 20% negli ultimi anni: il Paese è stato inoltre l’unico membro con una cifra superiore al 30%. 

Canoni estetici

Essere donna in Corea significa subire la costante pressione della campagna mediatica della “bellezza”.

Social media, cartelloni pubblicitari, cliniche estetiche e molto altro ricordano alle donne, e alle ragazze in particolare, quanto non siano “perfette” e che solo tramite l’aiuto dei trattamenti possano essere davvero considerate belle.

Essere presentabili è considerato un vero e proprio segno di rispetto. Se state pensando che sia tutto legato agli idol e al mondo dello spettacolo vi state sbagliando. Avete mai notato un’assistente di volo?

Il personale di volo di compagnie aeree come Korean Air o Asiana deve superare una selezione a dir poco spietata: la bellezza è tutto! Gran parte degli assistenti di volo è donna e come nella maggior parte dei lavori in Corea il fattore estetico è determinante nella scelta dei dipendenti.

Matrimonio e maternità

Se sei donna, stai per compiere i trent’anni e non sei ancora sposata in molti ti considereranno un “fallimento”.

Negli ultimi anni però, il movimento femminista coreano si è fatto sentire: persone come Baeck Ha-na, che durante la settimana ha un normale lavoro d’ufficio, mentre nei fine settimana è una star di YouTube, promuovono la “live-alone life“.

Baeck si oppone all’essere marchiata con il termine “mi-hon” (nubile). Lei, come molte altre donne, fa parte di un gruppo crescente e determinato che rifiuta il matrimonio e la maternità.

Tali decisioni sono considerate dannose per le difficoltà demografiche ed economiche del governo poiché il Paese deve affrontare uno dei tassi di natalità più bassi del mondo e una carenza di fondi pensione. Il fattore natalità è uno dei motivi che hanno spinto alla creazione dei movimenti “anti-femministi”.

Molti uomini non vedono il femminismo come una lotta per l’uguaglianza, ma come una forma di discriminazione alla rovescia, un movimento per togliere loro il lavoro e le opportunità. Affermano di non voler soffocare i diritti delle donne, ma semplicemente di amplificare le voci degli uomini (…ridiamo per non piangere).

Camminare da sole? Si può

Se sul lato sociale i diritti delle donne hanno ancora un lungo e tortuoso percorso, in termini di sicurezza, la Corea, come altri Paesi asiatici, può solo insegnare. Durante il mio periodo si studio a Seoul, camminando per strada da SOLA la NOTTE, non mi sono mai sentita così tranquilla. Ogni angolo di ogni strada e vicolo è tappezzato di telecamere, nessuno ti tocca, fischia or urla cose indecenti.

CARA ITALIA, PRENDI APPUNTI!

La Corea del Sud, come tante economie che si sono sviluppate in un arco temporale molto breve hanno dato la priorità allo sviluppo economico, trascurando le politiche sociali, ovvero, il fondamento che sta alla base di un Paese solido e prospero.

Essere donne in Corea rappresenta una continua sfida alle tradizioni, ai pregiudizi e alle discriminazioni, ma come succede in molti altri luoghi nel mondo, le nuove generazioni di giovani donne lottano affinché la loro indipendenza sia riconosciuta come un fattore positivo e non come una minaccia.

Fonti: https://hrmasia.com/south-koreas-gender-pay-gap-highest-in-oecd/

Grafica di copertina originale di Mondo coreano, Foto di StartupStockPhotos da Pixabay