K-Drama Recensioni

#K-Drama – La creatura di Gyeongseong: tra verità e fantascienza

Il K-Drama tanto atteso di Netflix “La creatura di Gyeongseong”, costata ben 70 miliardi di won (in termini di costo di produzione per episodio, si colloca tra i più alti tra i contenuti K di tutti i tempi), ha debuttato verso la fine dell’anno con la prima parte, uscita precisamente il 22 del mese scorso, composta da 7 episodi, con protagonista il regista Jeong Dong-yoon e attori famosissimi come Park Seo-joon, Han So-hee e Wi Ha-joon. La parte 2 è uscita il 5 Gennaio con gli ultimi tre episodi.

Budget spaventoso e attori straordinari saranno stati in grado di adempiere alle aspettative di un pubblico sempre più affamato e critico?

Trama del K-Drama

La creatura di Gyeongseong è ambientata nel 1945 durante la colonizzazione della Corea da parte del Giappone. L’attuale capitale sudcoreana Seoul al tempo portava ancora il nome di Gyeongseong, luogo attorno al quale si svolge la storia principale del titolo Netflix.

I protagonisti principali sono l’affascinante proprietario del banco dei pegni Jang Tae-sang (Park Seo-joon) e il todukkun (persona alla ricerca di persone scomparse) Yoon Chae-ok (Han So-hee). Mentre le strade di Tae-sang e Chae-ok finiscono per incrociarsi, su un altro fronte entra in scena l’ospedale militare Ongseong gestito dall’esercito nipponico. Un luogo inquietante che diventa lo scenario di misteriosi avvenimenti.

Personaggi del K-Drama

So-hee interpreta Yoon Chae-ok, una giovane alla ricerca della madre scomparsa che dalla Manciuria giunge a Gyeongseong (Seoul) nel 1945 durante l’occupazione giapponese, proprio mentre la guerra è agli sgoccioli.

Diventata investigatore assieme al padre per ritrovare la madre, ha passato 10 anni della sua vita a cercare persone scomparse. Mentre cercano indizi su dove sia la madre, incontrano Taesang, la principale fonte di informazioni di Gyeongseong, e stringono un accordo per aiutarsi a vicenda.  Con movimenti agili, abilità di combattimento e una personalità schietta, si infiltra nell’ospedale di Ongseong in cerca di indizi. 

 “Sono stata troppo ambiziosa nel girare da sola le coreografie più pericolose e mi sono ferita”                                                                                                                                                            

So-hee, durante un’intervista, ha ammesso che aveva già dimostrato una propensione per i ruoli tosti nei panni della poliziotta pugile di My Name, anticipando, quindi, una presenza massiccia di scene d’azione.

Jang Tae-sang (Park Seo-joon) è il miglior prestatore di pegno di Gyeongseong e la principale fonte di informazioni. Tutto ciò di cui si ha bisogno in città passa attraverso lui: soldi, cose, persone e anche la vita delle persone stesse. 

È un uomo ricco di Bukchon con un aspetto impeccabile, una personalità allegra e abili capacità gestionali. Sembra prendere sul serio solo il denaro piuttosto che il patriottismo o la giustizia. Mentre cerca l’amante, sotto la minaccia dell’agente di polizia Ishikawa, il suo destino si intreccia con quello di Chae-ok. Assieme a lei è costretto a cercare una persona rinchiusa in un ospedale dove si svolgono esperimenti disumani, organizzando un’incursione molto più pericolosa di quanto possano immaginare.

Claudia Kim, nota per film come Avengers: Age of UltronLa Torre Nera e Animali fantastici: I crimini di Grindelwald, nonché serie come Marco Polo, in questo K-Drama interpreta Yukiko Maeda, una nobildonna giapponese che comanda l’area di Gyeongseong. 

Figlia del generale di brigata dell’esercito Maeda e moglie dell’agente di polizia Ishikawa, è una donna aristocratica che detiene più ricchezza e potere più di chiunque altro a Gyeongseong, tanto da sponsorizzare l’ospedale Ongseong. Cerca oggetti di valore tramite Tae-sang che tratta come suo amico, ma le sue vere intenzioni sono completamente sconosciute.

Jun-taek Kwon (Ha-jun Wi), Il discendente filo-giapponese, amico combattente per l’indipendenza di Jang Tae-sang. Nato in una delle famiglie più ricche della città, Jun-take è un rivoluzionario che fa segretamente parte dell’Esercito dell’Indipendenza, andando completamente contro ciò per cui suo padre garantisce. 

Quando uno degli amici di Jun-taek dell’Esercito dell’Indipendenza scompare, sono pochissime le persone a cui chiedere aiuto. Proprio come sta accadendo a Tae-sang e Chae-ok, la ricerca di Jung-won lo porta direttamente all’ospedale Ongseong. 

Wi Ha-jun è noto soprattutto per il ruolo del detective Hwang Jun-ho in Squid Game di Netflix, e i suoi ruoli più recenti includono Choi Do-il in Piccole donne e Jung Gi-cheol in The Worst of Evil .

Kim Hae-sook la troviamo nel ruolo della signora Nawol.

Kim Hae-sook, che ha recitato in numerosi film e spettacoli nel corso della sua carriera e recentemente è stata nel cast di My Demon e Strong Girl Nam-soon, e in questo K-Drama interpreta la signora Nawol. 

Mentre Tae-sag è il proprietario del banco dei pegni, la signora Nawol è colei che fa funzionare le cose, specialmente quando Tae-sag è coinvolto in una specie di “avventura”. Sebbene non sia imparentata con Tae-sag, si vedono come una famiglia.

Cho Han-cheul nel ruolo di Yoon Jung-won. Yoon Jung-won è il padre di Chae-ok. Dopo la scomparsa di sua moglie, Jung-won ha speso tutto il suo tempo e le sue risorse per ritrovarla. Jung-won è pronto a seguire sua figlia e il ben collegato Tae-sang nell’ospedale più famoso della città, anche se non è sicuro di cosa troveranno lì. Cho Han-cheul è noto per i suoi ruoli in The Outlaws e Vincenzo.

Ma il vero protagonista della storia è il najin, un parassita trovato dall’esercito giapponese che infetta la mente umana e trasforma i sopravvissuti in mostri.

La realtà dei fatti, storia e poco fantascienza: UNITÀ 731, SHIRO ISHII

Nel campo di concentramento di Auschwitz, fondato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, Josef Mengele, noto anche come “l’angelo della morte” conduceva esperimenti biologici atroci. Oggi, però, parleremo di Shiro Ishii e di qualcosa su cui l’Italia, ma anche la maggior parte dell’occidente non si sofferma, non ricorda, non studia. Qualcosa di paragonabile alle atrocità di Mengele. Probabilmente non hai mai sentito parlare dell’unità 731, e il suo comandate Shiro Ishii.

Il 731部隊 (Manshu Detachment 731), noto come ” Unità 731″, “Distaccamento Kano” e ” Unità Ishii ” era una unità segreta di ricerca e sviluppo della guerra chimica biologica dell’esercito imperiale giapponese, impegnata nella sperimentazione umana e nella produzione di armi biologiche durante la seconda guerra sino-giapponese (1937-1945) condotta quasi in contemporanea con la guerra contro gli Stati Uniti della seconda guerra mondiale.

L’unità 731 aveva sede nel distretto di Pingfang di Harbin, la più grande città dello stato fantoccio giapponese di Manchukuo (ora Cina nord-orientale), e aveva filiali attive in tutta la Cina e nel sud-est asiatico. Responsabile di alcuni dei più noti crimini di guerra e violazione dei diritti umani commessi dalle forze armate giapponesi, l’unità 731 conduceva regolarmente test su esseri umani che erano disumanizzati e internamente chiamati “registri”.

Gli esperimenti includevano iniezioni di malattie, disidratazione controllata, esperimenti in camera ipobarica, test di armi biologiche, vivisezione, amputazione e test di armi e le vittime di diversa nazionalità, ma per la maggior parte cinesi, includevano neonati, bambini e donne incinte. Inoltre, l’Unità 731 ha prodotto armi biologiche utilizzate in aree della Cina non occupate dalle forze giapponesi, che includevano città e paesi cinesi, fonti d’acqua e campi.

Le stime delle vittime dell’Unità 731 e dei relativi programmi vanno fino a mezzo milione di persone.

Malattie come Tifo e Malaria erano molto diffuse anche tra i giapponesi di istanza in Manciuria a causa della scarsa qualità di aria e acqua e, poiché a causa di ciò la perdita dei soldati giapponesi era maggiore, l’imperatore Hirohito ordinò all’esercito di istanza di creare un unità di approvvigionamento idrico e così, nel 1936, creò l’unità di approvvigionamento idrico di quarantena. In cosa consisteva?

Era ufficialmente noto come Dipartimento per la prevenzione delle epidemie e la purificazione dell’acqua dell’esercito del Kwantung (関東軍防疫給水部本部 Kantōgun Bōeki Kyūsuibu Honbu). Originariamente istituita dalla polizia militare Kenpeitai dell’Impero del Giappone, il generale Shirō Ishii, un ufficiale di medico da combattimento dell’esercito del Kwantung guidò l’Unità 731 fino alla fine della guerra dal generale. La struttura, costruita nel 1935, sostituì la Fortezza di Zhongma e Ishii e il suo team la usarono per espandere le proprie capacità. Il programma ricevette un generoso sostegno dal governo giapponese fino alla fine della guerra nel 45. L’unità 731 e le altre unità del Dipartimento per la prevenzione delle epidemie e la purificazione dell’acqua gestivano strutture per la produzione, test, il dispiegamento e lo stoccaggio di armi biologiche.

Gli iniziati a tale unità, dunque le nuove reclute, dovevano sottoporsi ad una cerimonia, una sorta di lavaggio del cervello che per istillare una percezione degli individui come bestiame, spersonalizzati e chiamati dai soldati nipponici “Maruta” ( in italiano- pezzi di legno), li costringevano a picchiare a morte le persone più ribelli o quelle che avevano poco valore come maruta. Gli era impartito di non liberare nessuno e, una volta terminanti gli esperimenti, le persone venivano incenerite, indipendentemente dal fatto se fossero vive o morte.

Tra i vari esperimenti vi erano quelli di iniezione di batteri come antrace e vaiolo, rimuovere organi interni senza anestesia, sostituzione di organi umani con organi animali. Testavano la capacità di penetrazione dei proiettili, attraverso le fucilazioni di massa verificavano la resistenza del vestiario. Venivano condotti esperimenti su congelamento e morte cellulare a basse temperature. Un esperimento emblematico fu quello su 40 attivisti indipendentisti coreani arrestati e condannati senza processo che riguardava l’iniezione di batteri di Corella e Yersina pestis.

Per studiare malattie sessualmente trasmissibili, condussero esperimenti in cui detenuti di ambo i sessi venivano violentati per infettarsi a vicenda con sifilide o gonorrea. Alcuni batteri venivano messi nei mochi distribuiti ai detenuti per poi osservarli dopo averli nutriti.

Sperimentavano, quanto potesse essere indissolubile il rapporto tra madre e figli, con test disumani come quello “prova l’amore materno“. Questo esperimento è chiamato “Frying Pan Room Motherhood Experiment“. In cosa consisteva?

L’esperimento consisteva nel chiudere il bambino e la madre in una stanza e portare a temperatura molto elevata il pavimento: l’obiettivo era vedere fino a che punto poteva spingersi l’amore materno prima di cedere il passo all’istinto di sopravvivenza.

Con l’arrivo dell’Armata Rossa in Manciuria nell’agosto del 1945, l’unità 731 dovette abbandonare in fretta il proprio lavoro. Tokyo ordinò la distruzione di tutti i materiali incriminanti, compresi quelli di Pingfang. Potenziali testimoni, come i 300 prigionieri rimasti, furono gasati o uccisi con veleno mentre i 600 lavoratori cinesi e manciuriani del campo furono fucilati. Ishii ordinò a tutti i membri del gruppo di scomparire e di “portare il segreto nella tomba”. Furono fornite fiale di cianuro di potassio da utilizzare nel caso in cui il personale in fuga fosse stato catturato. Le truppe giapponesi di Ishii fecero saltare in aria il complesso negli ultimi giorni della guerra per distruggere le prove delle loro attività, ma molti edifici furono abbastanza robusti da rimanere in qualche modo intatti.

Mentre i ricercatori dell’Unità 731 arrestati dalle forze sovietiche furono processati nei processi per crimini di guerra di Khabarovsk del dicembre 1949, quelli catturati dagli Stati Uniti ricevettero segretamente l’immunità in cambio dei dati raccolti durante i loro esperimenti umani. Gli Stati Uniti insabbiarono le sperimentazioni umane per favorire la collaborazione di questi criminali di guerra. Le operazioni e gli esperimenti continuarono fino alla fine della guerra.

Dal 1948 al 1958, meno del 5% dei documenti fu trasferito su microfilm e conservato negli archivi nazionali degli Stati Uniti prima di essere rispedito in Giappone. La documentazione completa rimase in mano degli americani. Shiro ishii divenne consulente sulle armi biologiche a Fortdetrick negli USA, partecipò allo sviluppo di armi biologiche e continuò con i suoi esperimenti fornendo dati e materiali all’America. Dopo aver mangiato bene e vissuto bene morì di cancro a Tokyo a 67 il 9 ottobre 1959. Di seguito il governo giapponese continuò a negare l’orribile massacro dell’unità 731; solo nel 2002 la corte distrettuale a Tokyo riconobbe l’esistenza del 731 ma solo alcuni dei crimini.

La reazione dei giapponesi a questo K-Drama

La serie sta suscitando molto scalpore in Giappone.
Il 5 Gennaio, il professore Seo Gyeong-deok della Sungshin Women’s University ha riferito delle reazioni dei netizen giapponesi legate al drama storico ambientato durante il periodo coloniale giapponese e basato sull’Unità 731. A tal proposito ha affermato: “Ci sono state alcune reazioni sui social media, come ‘Ho saputo per la prima volta dell’Unità 731′, e ‘L’Unità 731 era reale'”. Ha aggiunto, poi:“Penso sia significativo che fatti storici, come l’Unità 731 e gli esperimenti biologici, che raramente venivano trattati nell’educazione giapponese, siano stati ben trasmessi ai netizen giapponesi.”.

Nello spettacolo, le scene in cui i coreani vengono presi senza sapere perché e trasformati in creature attraverso gli esperimenti biologici all’ospedale Ongseong sono strazianti poiché rasentano la tragedia nazionale. Ciò non è estraneo all'”Unità 731″.
Il professore ha poi affermato che “Pachinko” di Apple TV, prima di “Gyeongseong Creature”, è stata un’opportunità per pubblicizzare ampiamente le atrocità commesse dal Giappone durante il periodo coloniale giapponese agli spettatori di tutto il mondo. Ha spiegato: “Questo perché il K-Drama incorpora naturalmente fatti storici come le scene del popolo coreano oppresso dal Giappone, inclusa la coscrizione forzata e le ‘donne di conforto‘ militari giapponesi, e il massacro del Grande Terremoto del Kanto che avvenne contro coloro che andarono in Giappone. ” Ha aggiunto: “Si può dire che è il potere di ‘K Content’ che ha contribuito notevolmente a far conoscere adeguatamente la storia degli abusi del Giappone al mondo attraverso gli OTT globali”.

Commenti d’odio per Han Soo-hee

Han So-hee ha ricevuto molti commenti di odio da parte dei netizen giapponesi dopo aver pubblicato una foto del dottor Ahn Jung-geun insieme a un’immagine di “Gyeongseong Creature” sui social media. 

Un netizen giapponese ha detto: “Sono rimasto deluso anche se pensavo che Han So-hee non fosse quel tipo di persona“, “Non penso che possa essere aiutato anche se vedo lei come anti-giapponese. È un peccato“. Ha anche attaccato con commenti come “Non sono un fan” e “Pubblicare una foto di Ahn Jung-geun , il terrorista che ha assassinato Ito Hirobumi, senza discutere il contenuto del drama, può essere visto solo come antigiapponese”.

Seo Gyeong-deok, a tal proposito, ha dichiarato che “Ciò è accaduto perché i giapponesi non hanno ricevuto un’adeguata educazione storica”.

Critiche sul web

Troppo o troppo poco? Un mix di Drama storici, Drama horror, romanticismo e commedia.  Strati di ambientazioni ed episodi cliché sono ammucchiati sopra una narrazione debole, dispiegata da dialoghi inesistenti.

Il primo tempo noioso e dissonante. L’apertura, che dovrebbe essere la più accattivante, manca di curiosità, e attesa, quindi anche se mostri interesse, non è sufficiente per immergerti nella narrazione. Sebbene avesse molti elementi al botteghino, non è riuscito a sfruttare nessuno dei punti di forza dalla creatura, al romanticismo.

Tra le tante opere uniche del genere K-Drama con molti zombi e creature, come, “Hell”, “Non siamo più vivi” “Sweet Home” etc.., la strategia di “Gyeongseong Creature”, che vanta ” Colore coreano”, è sconcertante. La paura e il brivido provati prima di rivelare la sua identità discendono rapidamente e il drama è deludente.                                                                                     Classificato al 3° posto nella categoria Netflix Global TOP 10 (non inglese) a soli 3 giorni dal rilascio. Primo in 10 classifiche in un totale di 20 paesi, tra cui Singapore, Tailandia, Taiwan, India e Filippine. Sebbene a livello nazionale ci siano state recensioni prevalentemente negative, all’estero sono state ricevute sia recensioni critiche che favorevoli.

Conclusioni sul K-Drama

La creatura di Gyeongseong(originale- Gyeongseong Creature) sembra la risposta asiatica ai film horror sulle armate zombie create dagli scienziati nazisti. Un drama storico, un racconto bellico, un romanzo di formazione, un romance, un action e un noir.  

Il k-Drama è egualmente un racconto di guerra che evoca le atrocità commesse dall’Impero del Sol Levante durante il colonialismo e le azioni della Resistenza per liberare la Corea dal giogo dell’occupazione, e un horror dominato da una creatura mostruosa che sfoga il dolore di prolungate sofferenze con una violenza cieca e sistematica. Questa doppia identità la si ritrova anche nelle ambientazioni che fanno da sfondo: quello della superficie (la città coreana occupata dai giapponesi) e quello del sottosuolo (le segrete dell’ospedale che trattengono la creatura).

Una splendida fotografia dai toni caldi e autunnali si sofferma su una scenografia altrettanto sfarzosa da kolossal storico hollywoodiano (i costumi non sono da meno, sia quelli ispirati alla moda occidentale degli anni ’40 che quelli che riproducono i ricercati kimono giapponesi).

Specialmente quando sulle pareti scrostate di staglia l’ombra del mostro che percorre i labirintici corridoi come un Virgilio intento a guidarci tra i gironi dell’inferno. L’autrice Kang Eun-kyung (Dr. Romantic), e il regista Chung Dong-yoon (Hot Stove League, It’s Okay to Not Be Okay) mirano – attraverso una sceneggiatura pulita – a permettere a un nutrito gruppetto di personaggi di raccontarsi e raccontare le proprie storie o meglio LA STORIA. Quando guardiamo il Drama non dobbiamo pensare che sia tutta un opera fantascientifica, ma anzi, al contrario che ci sia un po’ di invenzione in un racconto storico.

La struttura narrativa, specialmente all’inizio, non predilige il ritmo. Gli autori preferiscono prendersi il tempo per studiare i due protagonisti – il presuntuoso Tae-sang e l’irascibile Chae-ok – destinati a ricoprire ruoli tipici del K-Drama romantico (ovvero due individui ostili inizialmente incapaci di sopportarsi ma destinati a conquistarsi a vicenda). Park Seo-joon ha quasi sempre la capacità di azzeccare le parti, e con Tae-sang si concede l’occasione di riunire in un solo personaggio due tipi – l’arrogante ed egoista, l’altruista e il protettivo – che hanno contraddistinto spesso i ruoli della sua carriera.                    Anche la Han ha infilato una serie di parti interessanti in K-Drama di successo, da Money Flower, Nevertheless e l’amatissimo My Name – dimostrando di avere in comune con Park un’eroica intraprendenza per i ruoli che richiedono anche preparazione fisica.

La creatura di Gyeongseong si fa sempre più movimentata man mano che i toni più leggeri si smorzano, il dramma prende il sopravvento e le puntate si susseguono, cedendo il passo a fughe, inseguimenti, incursioni, scontri corpo a corpo, incluso un duello tra i due protagonisti elegante come una danza e platealmente romantico che evoca una bellissima sequenza di Duelist di Lee Myung-Se.

In un tipico e dolceamaro period drama romantico come Red Sleeve o in un tragico racconto di guerra e amore come Mr Sunshine, la relazione (dichiarata e consumata o soffocata e negata) sarebbe il fulcro della narrazione ma, come sottolinea il titolo, Kang e Chung scelgono la creatura divenuta da preda a predatrice come vera protagonista, la materializzazione di tutta la crudeltà, la follia e la disumanità della guerra.

Per concludere, il finale aperto e futuristico ci apre ad una seconda stagione, annunciata ufficialmente sotto voce che uscirà quest’anno. Di seguito le immagini postate sui media dalla pagina ufficiale di Netflix.

Prima di salutarci però, volevo sapere da voi cosa ne pensate di questa serie? Vi è piaciuta? Ma più di tutto…voi avete captato degli indizi dal finale? Quale sarà la storia della donna che ha in pugno tutto il paese, o meglio cosa è successo in passato tra Yukiko Maeda e “la creatura”? Lasciate un commento!


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