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K-pop merch: cos’è e dove trovarlo

Avete mai provato quella sensazione di voler essere ancor più connessi e vicini ai vostri idol preferiti? Quando la musica non basta e vorreste proprio averli accanto a voi per poterci chiacchierare, scambiare opinioni, abbracciarli… Ecco, breve storia triste: questo rimarrà nel 99.9% dei casi soltanto un bellissimo sogno.

Però, ehi! Mai perdere la speranza, magari fate parte di quello 0.1%: 화이팅 e non dimenticate di menzionare Mondo coreano quando incontrerete i vostri idoli!

Per tutti quelli che non fanno parte di quello 0.1%, esiste però una soluzione: sicuramente non economica, sicuramente non soddisfacente al 100% ma è un valido compromesso alla consapevolezza di non poter mai scambiare due chiacchiere con Jungkook… Ops. Di cosa parliamo?

Ovviamente del merchandise K-pop, conosciuto anche come K-pop merch!

Innanzitutto, per chi è appena entrato nel mondo del K-pop e si sta approcciando per la prima volta a termini come bias, lightstick, comeback, concept, merch, photocard, urge fare un po’ di chiarezza e la vostra unnie è qui per risolvere tutti i vostri dubbi. Iniziamo?

Innanzitutto, quando parliamo di merchandise ci riferiamo ad oggetti di vario genere (dalle foto, alle magliette, ai portachiavi e chi più ne ha più ne metta) che rappresentano un idol o un gruppo in particolare, quindi possono avere i loghi, le foto oppure altri elementi rappresentativi stampati su di essi.

La cultura del K-pop merch inizia a prendere piede nell’industria musicale a partire dalla 2nd generation (se non sapete la distinzione tra le varie generazioni K-pop, vi consigliamo di leggere prima questo nostro articolo in merito), quando poster, stickers, segnalibri e photocard verranno inclusi per la prima volta all’interno degli album: sin dal primo momento, i prodotti che riscuoteranno più successo saranno i lightstick e le photocard.

Lightstick (응원봉)

Il nome originale dei lightstick è 응원봉 (eungwonbong), tuttavia poiché non è molto facile da pronunciare, si è preferito chiamarli “bongs” (o lightstick, in inglese) e il loro prezzo può variare tra i $30 and $150.

L’invenzione dei lightstick, in sé, è geniale perché ha preso un oggetto così banale come un bastoncino luminoso e l’ha trasformato in una delle più ambite conquiste tra i fan del K-pop e, nonostante il prezzo non esattamente economico di questi prodotti, rimane comunque al primo posto tra i preferiti dei fan: alcuni di questi lightstick hanno, ormai, una fama propria, pensiamo all’ARMY bomb dei BTS o il Yellow Bang Bong dei BIG BANG, e di alcuni ne esistono anche più versioni.

Photo by MoonSeokjin on BTS Wiki

I lightstick possono essere considerati un vero e proprio segno distintivo tra i fan ed è molto importante portarli con sé ai concerti. Perché? Perché alcuni lightstick, ad esempio l’ARMY bomb, possono collegarsi tramite bluetooth e cambiare colore in base al brano, permettendo ai fan di essere ancor più inclusi e coinvolti nelle performance e nello spettacolo in sé.

Photocard (포토카드)

E se T-shirt, felpe, bucket hat e lightstick possono sembrare un po’ assurdi ma accettabili agli occhi dei non K-pop stan, quello che sicuramente appare incomprensibile è l’esistenza delle photocard: definite da alcuni (ehm ehm eretici ehm ehm) come “santini“, le photocard sono foto degli idol, spesso selfie, stampati su carta laminata e dagli angoli arrotondati.

Le photocard faranno il loro debutto in società nel 2010, incluse per la prima volta nell’album “Oh!” delle SNSD e ottennero da subito un grande successo, tant’è che da quel momento in poi saranno sempre presenti negli album K-pop e presto dilagherà tra i fan la collecting mania, infatti non sono pochi i fan che fanno vere e proprie collezioni di photocard, conservandole in appositi album (un po’ come si faceva da bambini coi deck delle carte di Yu-Gi-Oh o dei Pokémon) e andando alla ricerca delle edizioni più rare.

Le prime photocard delle SNSD nel 2010 – cc blog

Ovviamente, le agenzie di intrattenimento hanno deciso di sfruttare e cavalcare quest’onda, rilasciando delle “edizioni speciali” degli album, contenenti altre photocard particolari, al doppio o al triplo del prezzo standard per incrementare le vendite: ad esempio, l’edizione limitata dell’album da solista di Lisa delle BLACKPINK è andato sold out varie volte sui siti online ed è stato rivenduto a prezzi ancora più alti.

Edizione limitata dell’album da solista di Lisa

Con lo stesso principio delle figurine, i fan spesso scambiano, vendono e acquistano photocard tramite i social o communities online.

Se, però, non vi fidate di acquistare da sconosciuti online, Mondo coreano è qui per aiutarvi a recuperare il merch dei vostri idoli!

Negozi online K-pop internazionali

Daebak

Nato dapprima come negozio online per le Korean snack box (sotto il nome di Snack Fever) a Los Angeles nel 2015, dal 2018 si è spostato a Seoul ed ha allargato il proprio business, vendendo prodotti coreani di vario genere, compreso il K-pop merch.

Attenzione: la spedizione è gratuita per gli ordini superiori a $199, $25.99 per gli ordini a partire da $70 e $39.99 per gli ordini sotto il $70.

KPop Merchandise online

KPopmart

Kpoptown

COKODIVE

Cokodive è uno dei migliori siti online dove acquistare album online, la spedizione è gratuita per chiunque e offrono vari prodotti, sia K-pop merch ma anche fashion e beauty; in questo sito è possibile acquistare buona parte dei prodotti dei BTS o BT21, oltre al “Learn Korean with BTS Book package”.

Kpopshop

Hanno una grande varietà di prodotti K-pop, dai lightstick ufficiali, agli album e le photocard: la spedizione è gratuita e spesso regalano prodotti a chi si iscrive alla loro newsletter; inoltre, hanno anche una sezione speciale dedicata ai più piccoli, chiamata “Kpop for kids”.

Weverse shop

Weverse è un social network coreano creato dalla società di intrattenimento HYBE Corporation ed è noto per avere contenuti multimediali ma anche canali di comunicazione tra artisti e fan: la sua app di e-commerce, Weverse shop (prima Weply), provvede sia abbonamenti per contenuti su Weverse ma anche aggiornamenti e merchandise dei vari artisti.

Dapprima esclusiva dei gruppi legati alla HYBE, ora è tra i primi shop online per tutti i gruppi K-pop, infatti vi basterà cercare il vostro gruppo preferito e vi ricondurrà direttamente al loro merch ufficiale.

Negozi online K-pop italiani

Se, invece, non vi fidate a comprare da siti stranieri e preferite affidarvi a siti italiani, noi consigliamo:

No gravity

La Corea a 360°

Saranghae

Trovate tutti i link e ulteriori siti nella nostra Guida alla Corea in Italia!

Negozi K-pop a Seoul

Dato che ultimamente il traffico aereo ha ripreso i suoi ritmi del pre-pandemia, sempre più persone stanno approfittando di quest’occasione per viaggiare e coronare finalmente il sogno di visitare la Corea! Nel caso in cui voi facciate parte di questa categoria, ecco i negozi K-pop che non potete assolutamente perdervi:

Buru’s Ddeurak

Aperto nel 1979, è un negozio di musica molto famoso nell’area di Myeongdong e all’interno troverete non solo album ma anche tanti prodotti K-pop degli EXO, delle Blackpink, dei BTS e di tanti altri.

  • Address: 37-1 Myeongdong 8na-Gil, Jung-gu, Seoul, South Korea
  • Open hours: 10:00 – 22:30
  • +82-2-776-6353
  • Accepts Credit Card

Myeongdong Underground Shopping center

Considerato un po’ il paradiso del K-pop, troverete di tutto e di più, dagli album, ai vestiti, ai calendari, all’abbigliamento; per raggiungerlo dovrete prendere gli autobus numero 463, 421 o 104 oppure la linea 4 della metro e prendere l’uscita numero 6.

  • Address: 124 Toegyero, Jung-gu, Seoul, South Korea
  • Open hours: 09:00 – 23:00
  • +82-2-776-8932
  • Accepts Credit Card

SUM Market

Il Sum Market è un noto convenience store che si trova nel seminterrato della SM Entertainment, è possibile acquistare il merch ufficiale dei gruppi della SM, così come prodotti personalizzabili (ma anche gli snack alle alghe preferiti dagli EXO o il vino delle Girl’s Generation) e utensili per la casa; il modo migliore per raggiungerlo è prendere la linea verde, blu o rossa dell’autobus oppure tramite la metro ed è possibile accedervi dall’uscita 5 e 6 alla stazione di Samseong.

  • Address: 648 Samseong-ro, Gangnam-gu, Seoul, South Korea
  • Open hours: 10:00 – 22:00
  • +82-2-6240-9800
  • Accepts Credit Card

SM Town Pop-up Store

Questo è il paradiso dei fan della SM, infatti troverete il merch ufficiale delle Girl’s Generation, EXO, Super Junior, Henry, TVXQ e tanti altri: si trova a Young Plaza ed è vicino al Lotte Department Store e si può raggiungere tramite la linea 2 della metro dalla stazione di Euljiroipgu e prendere l’uscita numero 7.

  • Address: 67 Namdaemun-ro, Jung-gu, Seoul, South Korea
  • Open hours: 11:30 – 20:00
  • +82-2-771-2500
  • Accepts Credit Card

Purtroppo, come abbiamo detto all’inizio, stare dietro a tutti questi prodotti può essere dispendioso e non tutti possono permetterselo: non avere nessun prodotto originale dei vostri preferiti non significa essere “meno fan” ed è proprio per questo che noi di Mondo coreano siamo qui.

No, ancora non abbiamo trovato una soluzione alla povertà nel mondo e non abbiamo ancora organizzato un colpo alla zecca di stato (La casa di carta: Corea, chi? Cosa?) però abbiamo pensato che un modo carino per far sapere il nostro amore per i nostri gruppi preferiti è avere degli sfondi carini che li rappresentino! Quindi, che aspettate? Cliccate qui sotto!

Avete mai acquistato il merch ufficiale del vostro gruppo K-pop preferito? Se no, cosa vorreste comprare? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonti:

Best Places to Buy K-pop Goods in Seoul – IVisitKorea

10 of Best K-Pop Albums & Goods Online Stores – Updated 2022 – IVisitKorea

What is the charm of Kpop merchandise, which has long extended outside of CDs and albums? (kbizoom.com)

A Guide to KPop Lightsticks: What to Know and Where to Get Them – The Soul of Seoul

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K-Pop: una storia tutta da raccontare

Per Kpop si intende quel genere musicale nato in Corea del Sud che al giorno d’oggi conta migliaia di canzoni pop coreane nel panorama musicale globale.

Ma se oggi sono milioni i fan di questo genere e di quegli artisti che ne danno vita, vi siete mai chiesti da dove sia nato il Kpop?

1992: Taiji and Boys

Una risposta precisa è difficile da trovare, ma l’inizio della popolarità che ha ottenuto il genere in questi ultimi anni si poteva già intuire dalla reazione che ha avuto il pubblico coreano all’uscita di “I Know”, prima hit del gruppo coreano “Seo Taiji and Boys” nel 1992. 

Il trio, formato da Seo Taiji, Yang Hyun-suk e Lee Juno, è considerato da molti il primo gruppo che ha permesso alla musica coreana, prima molto influenzata da folk e ballate americane e giapponesi, di avvicinarsi al mondo occidentale e farlo suo, fondendo ai testi coreani la colorazione sonora e il sound moderno che avevano le canzoni pop americane. 

E fu così che il trot per la prima volta venne eclissato da queste canzoni dal ritmo accattivante, e da cantanti che non solo preparavano i loro testi, ma sapevano anche esibire delle vere e proprie coreografie.

Era chiaro che ormai da lì a pochi anni l’industria non avrebbe potuto far altro che crescere. 

Fu così che alla fine degli anni 90’ nacquero le prime 3 grandi agenzie per idol (SM Entertainment, YG Entertainment e JYP Entertainment) e con loro i primi gruppi kpop.

Gli idol venivano istruiti in modo da eccellere nel canto, nel ballo e in ogni altra attività servisse loro per diventare i migliori nel mondo dello spettacolo. 

Nel 1996 la SM Entertainment (o SM Town) fece debuttare la sua prima boy band, gli H.O.T., un gruppo maschile che viene considerato la prima idol-band della storia.

Seguirono il loro successo diversi altri gruppi, sia maschili che femminili, così come solisti o gruppi composti sia da ragazzi che da ragazze. 

Il successo che dimostrarono conseguire questi nuovi “idol” portò le agenzie a non accontentarsi dei proprio artisti, ma di formare sempre più gruppi sperimentandone la formazione, nella continua ricerca di renderli sempre più unici. Questo sistema è in atto tuttora oggi e, nonostante sia spesso criticato per le troppe restrizioni che prevede per i giovani cantanti, rimane la chiave di successo degli artisti kpop. Fortunatamente, negli ultimi anni stiamo assistendo ad un cambio di rotta di molte agenzie che concedono ai propri artisti più libertà di espressione e di creare i contenuti in modo autonomo, senza sottostare alle severissime regole che l’industria prevedeva nel suo periodo iniziale.

In genere, la storia del kpop così come gli artisti che ne fanno parte, vengono divisi in 4 generazioni che aiutano a distinguere le varie fasi che ha passato questo fenomeno.

Le generazioni

  • Prima generazione: parte con il debutto degli H.O.T e si evolve attorno al mondo pop e hip-hop. Altri gruppi che ne hanno fatto parte sono gli Shinwa, i S.E.S, gli Sech Kies, i Turbo, i G.O.D…
  • Seconda generazione: inizia nel 2003 ed è qui che si fanno strada gruppi come i BigBang, le Wonder Girls, i Super Junior, le Girls’ Generation, gli SHINee, le 2NE1, i TVXQ e i BoA. La ricerca nello stile e nell’immagine del gruppo diventa più attenta e si iniziano sfruttare i social per pubblicizzare gli artisti.
  • Terza generazione: inizia nel 2011 e si dice finisca nel 2018, anche se per alcuni questa fase non si è mai conclusa. Questa è la generazione che segna davvero un cambio di direzione e mostra come il kpop sia ufficialmente pronto a cambiare il mondo della musica non solo coreana, ma internazionale. Le agenzie e gli idol sperimentano e osano molto di più rispettano a prima, non cadendo nel convenzionale e superando le barriere culturali che ci potevano essere un tempo. Questo periodo vede la nascita di artisti come i BTS, gli EXO, le Blackpink, le Twice, i SEVENTEEN, i GOT7, i Monsta X, gli iKON, le Red Velvet…
  • Quarta generazione: dal 2018 ad oggi, i gruppi che sono nati in questi anni sono stati capaci di farsi strada in tempi sempre più ridotti e a diventare già protagonisti della scena musicale coreana. Alcuni dei gruppi più influenti sono gli Stray Kids, gli ATEEZ, gli NCT, i TXT, i THE BOYZ, le IZ*ONE e i TREASURE. La musica è sempre più variegata così come i gruppi stessi, dimostrazione di un genere che si rinnova in continuazione e che riesce sempre a superarsi di anno in anno. 

E la storia del kpop ovviamente non finisce qui. 

Chi l’avrebbe mai detto che solo dopo 20 anni il kpop sarebbe diventato un fenomeno tanto importante a livello mondiale?

Anche chi non ha mai ascoltato la musica coreana, infatti, avrà sentito almeno una volta la famosa “Gangnam Style” di PSY, prima canzone e primo video a superare un miliardo di visualizzazioni su YouTube, o sentito parlare delle star più famose al momento, i mitici BTS!

Il mondo della musica così come quello del cinema e dell’intrattenimento hanno permesso alla Corea di farsi conoscere a livello internazionale come mai era successo prima d’ora, attirando turisti e visitatori da ogni parte del mondo che desiderano scoprire di più non solo sugli artisti che tanto ammirano, ma anche sulla cultura e quello che il Paese ha da offrire al mondo.

Sicurante c’è chi lo ama e chi lo odia, ma il kpop è l’ennesima dimostrazione che la musica non ha bisogno di una lingua comune per essere compresa, perché la musica è già una lingua universale di per sè.