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K-Drama Recensioni

Twenty Five Twenty One: l’amore e le sue tante forme

Titolo: Twenty Five Twenty One (스물다섯 스물하나)

Genere: romantico, youth, melodramma.

Anno: 2022

Stagioni: 1

Episodi: 16

Dove guardarlo: Dramacool; Neflix (sub eng); RaMa Oriental Fansub

Voto: 9.5/10

“Il mio diario di quei giorni è pieno di amore e amicizia. Un tempo in cui l’amicizia e l’amore erano tutto ciò che contava nella vita. Un periodo del genere dura solo un momento”.

Na Hee Do

Scritto da Kwon Do Eun (Search: WWW) e diretto da Jung Ji Hyun (Search: WWW”, “The King: Eternal Monarch” e “You Are My Spring”), Twenty Five Twenty One è stato uno dei drama più attesi nei primi mesi del 2022. Ambientato negli anni ’90 è intriso di un’atmosfera nostalgico romantica che molti hanno associato al famosissimo drama Reply: questa storia d’amore giovanile è un racconto di formazioneavente come sfondo la crisi economica e finanziaria che colpì la Corea, come molti paesi asiatici, nel ’97-98, la cosiddetta crisi FMI (Fondo Monetario Internazionale). Ma sarà stato all’altezza delle aspettative? 

Trama

Twenty Five Twenty One alterna il presente e il passato, il 2021 al 1998, pertanto la scena iniziale, ambientata proprio durante la pandemia, vede Kim Min Chae (Choi Myung Bin di The King’s Affection), una giovane ballerina piena di dubi e insicurezze, figlia dell’ex campionessa di scherma Na Hee-do, che decide di sfuggire alle sue responsabilità rifugiandosi a casa della nonna materna: lì, nella vecchia camera di sua madre, tra i souvenir del passato ritrova il diario Na Hee Do, che le racconterà le sue avventure e il suo primo amore.              

Attraverso i diari, Min-chae impara come Hee-do sia diventata una delle stelle della scherma coreana facendo fare al pubblico un salto indietro nel tempo fino al 1998: nonostante siano due periodi di tempo molto diversi, vengono messi in mostra i parallelismi di oggi con il passato, infatti le nuove difficoltà e le paure incontrate durante il periodo d’emergenza possono essere, in qualche modo, affiancate a quelle stesse paure che diventarono il “pane quotidiano” durante la difficile situazione di crisi alla fine degli anni ’90, crisi che metterà in ginocchio molti paesi dell’est asiatico e dalla quale impiegheranno non pochi anni per rialzarsi.

“Nel maggio 1998, l’80% delle famiglie soffriva di redditi più bassi. La disoccupazione è più che triplicata dal 2,05% nel 1997 al 6,96% nel 1999. I sudcoreani hanno partecipato a una campagna di raccolta dell’oro nella speranza di ripagare i prestiti. Circa un quarto della popolazione della nazione ha partecipato alla campagna di tutte le classi sociali, vendendo oro come fedi nuziali e medaglie sportive. $ 2,2 miliardi sono stati raccolti dalla campagna dell’oro.”

Na Hee Do deve affrontare la chiusura del suo club di scherma al quale dedicava tutte le sue energie e, per poter continuare a praticare quello sport, sarà costretta a cambiare scuola e mettercela tutta per unirsi alla squadra di scherma di cui fa parte anche il suo “idolo”, la talentuosissima  Ko Yu-rim (Bona). Lungo la strada, Hee-do fa amicizia con Seung-wan (Lee Joo-myung), la capoclasse, e Ji-woong (Choi Hyun-wook), il rubacuori della scuola e ha una cotta per Yu-rim. La loro banda si espande per includere Baek Yi-jin (Nam Joo-hyuk).

La crisi economica non ha drasticamente cambiato solo la vita di Na Hee Do perché il ventunenne Baek Yi Jin, a causa della bancarotta del padre, ha dovuto rinunciare alla vita agiata che faceva e a tutti i suoi sogni, dovendosi destreggiare tra tanti lavoretti part-time al fine di mantenere se stesso e la sua famiglia: tuttavia, nonostante la differenza di età, i due ragazzi si incontrano e ritrovano a sostenersi l’un l’altra, costruendo un’insolita amicizia.

Personaggi

Se l’intrigante trama, di per sé, è un ottimo punto di partenza, è inutile ribadire quanto la coppia di attori protagonisti sia uno dei punti di forza dell’intero prodotto.

A interpretare Na Hee Do abbiamo Kim Tae Ri (Mr Sunshine, Space Sweepers), una delle più versatili e talentuose attrici coreane. Nonostante l’attrice abbia 32 anni , i suoi lineamenti delicati e la sua bravura la rendono una credibilissima studentessa di 18 anni, piena di entusiasmo e un po’ ingenua.

Na Hee Do è un personaggio appassionato e audace, che lotta sempre per realizzare i suoi sogni, non è una persona che si dispera dopo un fallimento ma è una ragazza forte che non ha paura di andare avanti. 

Per interpretare Baek Yi-Jin è stato invece scelto Nam Joo Hyuk (Start upWeightlifting Fairy, etc…), semplicemente perfetto per il ruolo del giovane i cui sogni sono stati infranti e che deve lottare per rimettersi in piedi e ricostruirsi un futuro: Baek Yi-jin è uno stacanovista, studia e lavora duramente per diventare un reporter, condividendo con la protagonista la medesima forza e volontà d’animo.

Bona delle WJSN è Go Yoo Rim, una schermitrice che fa parte della squadra nazionale, “rivale” e coetanea di Na Hee Do. Sebbene mostri un feroce carisma come schermitrice, si trasforma in una persona carina e amabile, gentile nell’aspetto ma robusta nello spirito: è una persona laboriosa che pensa solo all’esercizio fisico e alla sua famiglia; subirà una graduale trasformazione mentre incontra nuovi amici alla Taeyang High School .

Choi Hyun Wook, premio come miglior nuovo attore agli SBS Drama Awards 2021 per la sua interpretazione in “Taxi Driver” e “Racket Boys”, è Moon Ji‑woong, una star dei social media che mira a diventare membro (un utente in evidenza) su Cyworld, la principale rete di social media della Corea dei primi anni 2000. E’ una persona molto positiva e brillante il cui soprannome a scuola è ‘il belloccio della sezione 7’ perché le sue azioni e parole sono così “fighe”.

Lee Joo Myung è Ji Seung Wan, una rappresentante di classe classificata n°1 nella sua scuola, è una ragazza diligente ma che possiede anche una natura ribelle: fa parte del dipartimento di trasmissione ed è DJ in un programma radiofonico pirata in cui condivide appassionatamente le preoccupazioni con gli ascoltatori sul suo tempo, la società, la scuola e la vita individuale.

 

La serie vanta al suo interno due camei di non poca rilevanza. Di chi parliamo?

Dopo il suo matrimonio con l’attrice Park Shin Hye all’inizio di quest’anno a gennaio, Choi Tae-joon farà un’apparizione speciale nella serie nei panni dello schermidore nazionale Jung Ho Jin che svolgerà un ruolo inaspettato nel bel mezzo della serie lasciando tutti a bocca aperta; invece, il secondo cameo è quello dell’atleta di scherma medaglia d’oro e campione del mondo classe 1994, Kim JunHo che nella serie vestirà i panni del sunbae di Na Hee-Do che renderà Baek Yi-Jin geloso.

  

L’amicizia è una forma etica dell’amore

Il filosofo romano Cicerone, nel suo dialogo di carattere filosofico “De amicitia”, affermò che “L’amicizia comporta moltissimi e grandissimi vantaggi, ma ne presenta uno nettamente superiore agli altri: alimenta buone speranze che rischiarano il futuro e non permette all’animo di deprimersi e di abbattersi.” e in questo K-drama non possiamo non notare un riferimento a ciò. Perché?

La psicologia e la filosofia definiscono l’amicizia come “una forma etica di amore” ecco perché “ci solleva nei momenti più difficili” e porta gioia l’un l’altro: sulla base di questi concetti, ciò che rende speciale l’amicizia e l’amore di Baek Yi-jin e Na Hee-Do è che condividono un’amicizia e un amore più maturi della loro età, infatti la loro relazione non è eccessivamente sensibile alle emozioni, né allontana un senso di distanza razionale poiché il modo in cui si curano le ferite a vicenda è semplicemente commovente.  

    

3 curiosità che sono finite in tendenza sui media:

1) Per i loro ruoli, sia Kim Tae Ri che Bona hanno dovuto prendere lezioni di scherma tre mesi prima dell’inizio delle riprese. Kim Tae Ri commenta:

È davvero, davvero un esercizio così divertente. Ho imparato in modo davvero divertente, al punto che se fossi nato di nuovo, avrei voluto fare scherma.”

2) Jungkook dei BTS era agitato per il finale di Twenty Five Twenty One proprio come il resto di noi, infatti lo spettacolo ha tenuto i fan all’erta, a causa della sua natura imprevedibile! A Jungkook, che ha trascorso la maggior parte della sua quarantena parlando con gli ARMY su Instagram, è stato chiesto se, secondo lui, lo spettacolo avrebbe avuto un lieto fine oppure no: Jungkook, che in precedenza aveva condiviso video nelle storie di Instagram mentre guardava il drama, ha risposto:

“Non mi piacciono i finali tristi. Direttore-nim ci hai sentito? Noi riponiamo la nostra speranza in te.”                                                                           

3) Sfortunatamente, “Twenty Five Twenty One” ha ricevuto critiche per la sua interpretazione di un romanticismo “inappropriato” a causa della una relazione tra un minore e un adulto.

Infatti, mentre i due si avvicinano pian piano, sorgono preoccupazioni riguardo alle loro relazione perché, all’inizio del drama, Hee Do desiderava trasferirsi in una nuova scuola a causa della chiusura del suo club di scherma ed era talmente determinata che, nel primo episodio, la vediamo entrare in una discoteca pur di essere espulsa dalla scuola: Yi-Jin, che si trovava nella medesima discoteca, la salva da situazioni poco piacevoli sottolineando con forza come i minori non dovrebbero andare in locali del genere.

Nel drama, Hee Do ha 18 anni (secondo sistema di conteggio coreano, quindi 16 nel conteggio internazionale) mentre Baek Yi Jin ha 22 anni, rendendoli un minore e un adulto con la differenza di età di quattro anni: le opinioni degli esperti di teatro e degli accaniti spettatori di “Twenty Five, Twenty One” sono divise, perché da un lato troviamo i sostenitori della coppia, affatto turbati dalla differenza d’età, ma dall’altro lato troviamo coloro i quali ritengono che un amore tra un pieno adulto e minorenne è problematico e immaturo, sia fisicamente che mentalmente.

Conclusioni

Seppur il prodotto sia di ottima qualità e tenga lo spettatore col fiato sospeso e incollato allo schermo fino alla fine, l’assenza di dettagli e realismo nei capitoli finali è, purtroppo, stridente.

Subito dopo l’inizio della messa in onda, gli spettatori più accaniti hanno notato che Netflix aveva cambiato la descrizione del K-drama da “commedia romantica” a “melodramma“: per 16 episodi, mentre presentava un’affascinante storia di formazione su cinque amici, lo scrittore Kwon Do-eun ha tenuto gli spettatori alle prese con domande degne di un esperto scrittore di gialli. Che abbiano, nuovamente sbagliato descrizione? Noi suggeriamo di cambiare ulteriormente la categoria in “suspense e thriller”, perché alcune questioni sono proprio degne di un giallo di Agata Christie!

Alcune domande non fanno altro che tormentarci, nonostante la fine della messa in onda, ad esempio, com’è apparsa quella fotografia nella stanza di un personaggio? O ancora, perché sembrava così turbata quando ha sentito il nome del suo ex ragazzo? Sono amici o qualcosa di più? Ma soprattutto, chi è il padre di Kim Min-chae?

                                                                                                                     Twenty Five Twenty One, nonostante alcune pecche, si piazza facilmente in pole position tra le migliori serie del 2022 poiché bilancia più trame e crea anticipazione per ciò che riserva il futuro. Kwon Do-Eun è al vertice del suo gioco di scrittura, in particolare mentre scrive la relazione di Hee-do e Yu-rim, infatti seppur Hee-Do e Yi-Jin possano essere identificati come la “coppia ufficiale principale”, la vera storia d’amore è tra le due schermitrici e, in generale, in quella forma d’amore rappresentata dall’amicizia dei cinque ragazzi, infatti, attraverso di loro, Kwon rappresenta quello che è un amore più significativo di una storia d’amore convenzionale.

Hai già visto questo K-drama? Cosa pensi della differenza d’età tra i due protagonisti? Quel è scena ti ha commosso di più? Qual è la tua coppia preferita?

Lascia un commento e facci la sapere la tua risposta a queste domande!

             

                                                                                                    

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K-Culture Korea

San Valentino in Corea: come funziona?

Il 14 Febbraio in tutto il mondo si celebra “la festa degli innamorati”, il giorno nel quale per noi occidentali ci si scambia cioccolatini, rose e regali di vario tipo… Vi siete mai chiesti come passano questa giornata in Corea e quali sono le differenze rispetto ai nostri festeggiamenti?

Siete capitati nel posto giusto, proviamo a scoprirne di più!

Partiamo, innanzitutto, dal fatto che in Corea del sud non si festeggia solo il 14 Febbraio ma i festeggiamenti e le dimostrazioni d’amore sono allargati ad ogni 14 del mese!

Ebbene sì, ogni 14 del mese cade una ricorrenza speciale, utile per dimostrare ancora una volta i propri sentimenti alla persona amata: diamogli un’occhiata!

  • 14 Gennaio Diary Day, i partner si comprano a vicenda agende annuali sulle quali appuntare e tenere traccia di tutti i loro futuri appuntamenti e annotare bei ricordi sulle pagine vuote del diario: i negozi di cancelleria sono molto popolari in Corea e ciò rende il tutto più semplice!
  • 14 Febbraio San Valentino
  • 14 Marzo White Day
  • 14 Aprile Black Day
  • 14 Maggio Rose Day/Yellow Day, le feste Coreane tendono spesso ad avere temi che corrispondono alle stagioni e questo è il caso del Rose Day, infatti quando i fiori di maggio sono in piena fioritura le coppie indossano abiti gialli (possibilmente coordinati) e si scambiano mazzi di rose, preferibilmente gialle. I single, invece, possono prendere parte alla festa mangiando del curry Coreano di colore giallo, nel tentativo di sentirsi meno soli!
  • 14 Giugno Kiss Day, una scusa in più per riempirsi di baci!
  • 14 Luglio Silver Day: è tempo di scambiarsi anelli color argento per la promesse, il che indica l’impegno della coppia! Per questa giornata le coppie si recano insieme in gioiellerie e scelgono anelli abbinati, spesso si fa incidere anche il nome all’interno dell’anello: il Silver Day tende ad essere anche un occasione per incontrare i genitori dell’uno e dell’altro, in quanto spesso la cultura Coreana enfatizza l’approvazione della famiglia in queste questioni.
Scena del k-drama “What’s wrong with secretary Kim” con Park Seo-joon e Park Min-young
  • 14 Agosto Green Day, durante il quale le coppie si vestono di verde, mentre i single possono consolarsi bevendo del soju, il più famoso alcolico coreano, che per restare in tema si trova in una bottiglia di colore verde.
  • 14 Settembre Photo Day e Music Day, durante il quale si scattano foto di coppia e si va a cantare al noraebang (노래방), il karaoke coreano.
  • 14 Ottobre Wine Day, una scusa per brindare con dei buoni calici di vino in coppia o, in questo caso per i single, tra amici.
  • 11 Novembre Pepero Day, i Pepero sono dei bastoncini di biscotto ricoperti di cioccolato (molto simili ai  Mikado) e sono così famosi in Corea da avere una propria giornata dedicata. Questa festa, nonostante sia stata diffusa dal brand Pepero e sia dunque la più commerciale, è molto popolare, quasi da essere considerata un altro San Valentino e durante questa giornata le coppie (ma anche gli amici) si regalano assolutamente pacchetti di Pepero.
  • 14 Novembre Movie Day, le coppie vanno al cinema insieme o guardano anche da casa una commedia romantica insieme.
Scena del k-drama “Run on” con Im Si-wan e Shin Se-kyung
  • 14 Dicembre Hug Day/Sock Day, un caldo abbraccio è particolarmente gradito nel freddo mese di Dicembre! E mentre le coppiette si scambiano calorosi abbracci, i single discutono online su quale celebrità Coreana sia più degna di coccole. Dal momento che gli abbracci sono gratuiti, le aziende incoraggiano le coppie a regalarsi paia di calzini come altro modo per “tenersi al caldo”.

Ma quali sono le ricorrenze principali? Il 14 Febbraio (San Valentino), il 14 Marzo (White Day) e il 14 Aprile (Black Day)!

Come funzionano queste tre feste?

Partendo dal 14 Febbraio, “cioccolato” è la parola d’ordine del San Valentino in Corea ma state attenti, perché non è l’uomo che regala del cioccolato alla donna né è un regalo che ci si fa reciprocamente: durante questa ricorrenza è sempre e solo la donna che regala del cioccolato al partner o alla persona che le interessa!

Può sembrare strano, ma la motivazione è semplice: invece di scambiarsi un regalo lo stesso giorno, l’uomo ricambierà il 14 del mese successivo, cioè durante il White Day.

Ultimamente, però, regalare il cioccolato a San Valentino non è più soltanto una questione di coppia, ma si tende a fare un piccolo pensiero anche ad altre persone con cui si ha una qualsiasi relazione, infatti molte donne regalano del cioccolato “di cortesia” cioè “in amicizia” anche a colleghi o amici: ovviamente la consistenza del regalo sarà diversa, lasciando il regalo migliore per la persona che si ritiene più importante dal punto di vista sentimentale.

Lettori e lettrici, state ben attenti!

State cercando di conquistare la vostra crush oppure il vostro bias?

Beh, sappiate che il regalo che più viene apprezzato dai ragazzi coreani, così come dai giapponesi, è la cioccolata preparata direttamente dalla ragazza, la quale con il suo amore nella preparazione e nell’abbellimento del regalo, farà facilmente breccia nel cuore del suo amato: il successo è garantito, parola di Mondocoreano! Tuttavia, questa voglia di differenziarsi dalla massa crea una corsa pazza all’acquisto degli ingredienti e di tutto l’occorrente che serve a personalizzare i propri dolci, rendendo non esattamente semplice la missione.

Parlando sempre di cose carine da fare a San Valentino per il proprio partner, una delle usanze più “kawaii” in Corea del Sud è quella di scrivere il proprio nome e quello del proprio partner in un messaggio che viene poi attaccato su delle pareti dedicate alle coppie nella Namsan Tower di Seoul, oppure incidere le iniziali dei due innamorati su un lucchetto.

Altre simpatiche usanze sono quelle di recarsi nei cafè come quello di Mustory di Hongdae dove si possono acquistare bambole da decorare e regalarsi o andare  al centro commerciale di Ssamziegil dove si può fare lo stampo delle proprie labbra e regalarlo al compagno in modo che si porti dietro tutti i giorni, come porta chiavi o porta fortuna, una parte della propria dolce metà!

La “sorella gemella” della festa di San Valentino è il White Day, che ricorre il 14 Marzo. Quali sono le sue origini?

Il White Day è nato in Giappone decenni fa e, successivamente, è entrato a far parte delle nuove tradizioni coreane, infatti nel 1977, un pasticcere giapponese di nome Ishimura Manseido proclamò il 14 marzo “Giorno del Marshmallow” e, anche se questa iniziativa non prese esattamente piede, la National Confectionery Industry Association le diede una svolta e così si venne a creare il White Day, offrendo agli uomini la possibilità di “rispondere” ai doni ricevuti dalle ragazze il ​​14 Febbraio.

Durante questa giornata sono gli uomini a regalare del cioccolato o altri dolciumi alle donne e il regalo deve in genere essere tre volte tanto quello ricevuto il giorno di San Valentino e, inizialmente, era previsto si regalasse principalmente cioccolato bianco (ecco il perché del nome White Day). Perché proprio il cioccolato bianco?

Il bianco stava a simboleggiare la purezza dell’amore ma era anche un associazione allo zucchero, quindi una sorta di omaggio a Manseido per ricordare la sua iniziativa; dunque, uno degli aspetti più importanti di questa festa consiste nell’usare il più possibile il colore bianco nei regali e ciò potrebbe significare regalare cioccolato bianco o incartare regali in eleganti confezioni bianche, regalare fiori bianchi etc… Più si usa il colore bianco, meglio è!

Ultimo, ma non per importanza, abbiamo il Black Day, che cade il 14 Aprile, ed è una festa interamente dedicata ai single: il nome deriva proprio dal fatto che, durante questa giornata, tutti i single si ritrovano insieme a loro amici altrettanto single a mangiare i jjajangmyeon (짜장면), un piatto cinese-coreano a base di noodles in salsa di fagioli neri.

In origine, il Black Day era un momento in cui i single si riunivano e “piangevano nel loro cibo preferito” e, questo momento, ha anche un significato sociologico, in quanto ciò avviene perché  c’è molta pressione da parte dei genitori, specialmente sui figli ventenni, perché si sposino e abbiano figli: quindi, i coreani si sentono tristi non solo per essere single, ma perché non hanno adempiuto al loro obbligo sociale, che è davvero importante nelle culture dell’Asia orientale, non a caso alcuni arrivano al punto di vestirsi di nero quel giorno.

Ma qualcosa è successo, almeno in Corea del Sud, negli ultimi anni, infatti per una piccola e crescente minoranza il Black Day non rappresenta più un giorno per lamentarsi o piangersi addosso ma una celebrazione dell’unicità, libertà, del riconoscimento e dell’apprezzamento di sé e, magari, per prendersi del tempo per se stessi in quel giorno e rilassarsi!

E voi sapevate già dell’esistenza di tutti questi giorni all’insegna dell’amore per i coreani? Quale vorreste festeggiare con la vostra dolce metà? Anche voi pensate che si nascondano solo questioni economiche dietro queste feste?

                                                                                                                                                           

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K-Drama

Momento no? Comfort drama!

Capita a tutti di sentirsi giù di morale, di avere quei momenti in cui non si ha voglia di fare nulla se non guardare qualche film o serie che possa rimediare a questa sensazione ed è in serate come queste che vengono in nostro soccorso quei k-drama in grado di coccolarci e avvolgerci con il loro calore.

Mondocoreano ha preparato una lista di 6 k-drama che rientrano perfettamente in questa categoria.

Pronti? Iniziamo!

  1. WHAT’S WRONG WITH SECRETARY KIM

Cosa troverete in questo k-drama? Romanticismo e tante risate!

What’s Wrong With Secretary Kim (김비서가 왜 그럴까) è un k-drama diretto da Park Joon Hwa, andato in onda nel 2018, ed è tratto dall’omonimo romanzo di Jung Hyung Youn che ha ispirato anche un webtoon pubblicato nel 2016: la serie è attualmente disponibile sub ita sulla piattaforma streaming VIKI .

Lee Young Joon (Park Seo-Joon) è il vicepresidente dell’azienda di famiglia Yoomyung Group, è un bell’uomo, carismatico, intelligente ma oltremisura narcisista infatti è consapevole delle sue qualità e dell’effetto che fa alle persone, tuttavia ha non poche difficoltà a relazionarsi con gli altri: al suo fianco, da ben nove anni, vi è la fedelissima segretaria Kim Mi So (Park Min Young) che, a causa del suo lavoro, ha finito per rinunciare ad avere tempo da dedicare a se stessa e a vivere la sua vita, finché un giorno decide di licenziarsi.

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Dobbiamo veramente stare qui a ricordarvi il nostro amore per Park Seo-joon? E vogliamo parlare della bellezza di Park Min Young?

Elemento interessante che farà da filo conduttore nel drama è un evento del passato che ha segnato la vita dei due protagonisti, inserendo in questo calderone anche storie di personaggi secondari, come quello del fratello di Young Joon, lo scrittore Lee Sung Yeon (Lee Tao Hwan) fondamentale per ricostruire nella narrazione gli eventi passati e dare una spinta dinamica al rapporto dei due protagonisti principali.        

L’attrazione tra i due protagonisti viene rappresentata in maniera molto passionale, al contrario di altre produzioni, non escludendo scene molto romantiche: un esempio ne sono i baci tra i protagonisti che sono baci veri e propri, al contrario di altri drama in cui sono accennati o appena evocati con trucchi della fotografia o stop action.

Durante la visione del drama capiamo un aspetto fondamentale della cultura coreana: l’importanza del lavoro e di quanti sacrifici possa fare una persona per poter affermarsi e dare una stabilità alla propria famiglia. Ma fino a che punto si spingono? Sono disposti a rinunciare a tutto?

In definitiva, perché vederlo? Se alla sola presenza del fantastico Park Seo-Joon non vi abbiamo convinti, sappiate che questo è uno dei k-cult che almeno una volta bisogna vedere, quindi perché non approfittare di un momento di tristezza per riempirlo di risate e dolcezza?

2. ROMANCE IS A BONUS BOOK

Cosa imparerete da questo k-drama? La FRIENDZONE si può combattere!

Se siete amanti dei libri e delle storie d’amore, questo è il drama che fa per voi! Romance is a bonus book è una commedia romantica coinvolgente che trovate su NETFLIX, dai toni leggeri ma dai messaggi profondi.

Protagonisti del drama sono Cha Eun-ho (Lee Jong-suk), un giovane scrittore e insegnante, caporedattore di una casa editrice di successo, e Kang Dan-i (Lee Na-young), un’esperta di marketing che fatica a trovare un impiego, dopo essere rimasta fuori dai giochi per crescere la figlia: i due erano molto amici, tuttavia dopo il matrimonio di Dan-i il loro rapporto cambierà ma il destino avrà altri piani per i nostri personaggi.

Dan-i è una donna che, a prima vista, potrebbe sembrare la classica principessa da salvare, tuttavia, è poco propensa a ricoprire questo ruolo: lei vuole salvarsi da sola, perché sa che solo così si sentirà davvero felice e appagata.

Molto interessanti sono anche le storie dei personaggi secondari, come i second-lead, cioè Ji Seo-joon (Wi Ha-joon), grafico apprezzato e richiesto da molte case editrici, interessato a Dan-i, e Song Hae-Rin (Jung Yoo-jin), editor principale per lo sviluppo di vari contenuti all’interno della casa editrice, interessata da tempo al suo sunbae Eun-ho.

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Non vi abbiamo convinti neanche dopo aver visto i nostri “fantastici 4”?

Il messaggio che il drama vuole dare è espresso attraverso le parole dello scrittore Kang, il quale afferma che “una singola persona, come un libro, non cambierà il mondo, ma può essere capace di consolare gli altri e scaldare loro il cuore.

3. RUN ON

Cosa aspettarsi da questo k-drama? Un crescente di colpi di scena, unito ad un’insolita chimica tra due protagonisti atipici!

Run On, drama disponibile su NETFLIX, racconta la storia di Ki Seong Myon (Yim Si-wan), campione della squadra nazionale di atletica leggera, e di Oh Mi-Joo (Shin Se-kyung), traduttrice freelance, che si trovano a intrecciare le loro vite fino ad allora vissute come due rette parallele, impossibili a incontrarsi: come la corsa, anche il drama parte con uno sprint capace di tenere incollati allo schermo!

In questo drama vengono affrontati temi importantissimi quali la comunicazione e la disparità di genere nel mondo del lavoro e il tema principale è la comunicazione, infatti la serie viene definita come «un dramma romantico sull’intreccio di persone che hanno difficoltà a comunicare, anche se parlano la stessa lingua».

Oh Mi Joo e Ki Sun Gyeom si incontrano per caso e la ragazza avverte da subito una forte sensazione e l’incontro, infatti, per Oh Mi Joo, diventa un segno del destino e anche per Ki Sun Gyeom conoscere la ragazza sarà un evento che cambierà il suo modo di vedere le cose e lo porterà a imparare a osservare con attenzione tutto ciò che ha ignorato quando correva.

In questo drama la protagonista femminile emerge tanto, quasi da sovrastare  la personalità del protagonista maschile, invertendo più o meno i ruoli e lasciando che sia lui ad aggrapparsi a lei in un drama che possiamo definire “di crescita“.

La seconda coppia di protagonisti dà un equilibro alla serie, senza il quale il drama non sarebbe risultato lo stesso, rischiando anche (talvolta) di sfociare nella noia: Seo Dan-ah (Choi Soo-young) è la CEO di un’agenzia e, di fatto, è l’unica erede del gruppo Seomyeong ma, in quanto donna, viene esclusa dalla società e dovrà lottare con forza per riconquistare ciò che è suo per diritto di nascita e proprio attraverso il personaggio di Seo Dan-ah viene tratteggiato anche il tema della fatica che le donne fanno per affermarsi nel mondo del lavoro, invece Lee Yeong-hwa (Kang Tae Oh) è uno studente d’arte e appassionato di cinema, un tipo molto brillante e, naturalmente, anche tra questi personaggi scatterà qualcosa.

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In questo k-drama c’è l’imbarazzo della scelta: ci si innamora di più dei protagonisti maschili o delle protagoniste?

Run On ha un tipo di romanticismo a combustione lenta ma comunque molto appassionante.

4. START-UP

Parole chiave? Crescita, cooperazione, amore.

Start-up, disponibile su NETFLIX, si concentra soprattutto sull’importanza che le nuove tecnologie hanno per l’economia della Corea del Sud e ci trasporta in un k-drama sognante che dipinge un mondo capace di raccontare la storia di giovani alla ricerca di se stessi e di un lavoro.

Di cosa parla? Ambientato nella fittizia Silicon Valley della Corea del Sud, chiamata Sandbox, Start-Up racconta la crescita di piccoli imprenditori nel mondo delle startup: Seo Dal-mi (Bae Suzy) è una giovane donna brillante e ambiziosa, una ragazza che ha dovuto affrontare molte difficoltà e il suo personaggio rispecchia la classica Cenerentola che subisce ogni genere di sopruso, perché povera e per nulla raccomandata, a differenza della sorella In-jae (Kang Han-na), adottata da un ricco e potente uomo d’affari.

Idealista e onesta la prima, opportunista e “scorretta” la seconda, entrambe cercano di imporsi nel mondo del business che, specialmente in Corea, è ad appannaggio maschile, infatti Dal-mi sogna di riscattare la memoria del padre, genio delle start-up caduto nel dimenticatoio dopo la sua morte, e diventare la “prima Steve Jobs donna” del suo Paese, sfidando un sistema sciovinista fondato sulla figura del chaebol, ovvero l’erede maschio di un impero aziendale a conduzione familiare, troppo abusato nei drama.

Nam Do-san (Nam Joo-hyuk) è, invece, il fondatore delle Samsan Tech e si rifà allo stereotipo del genio timido ed insicuro: promettente stella della matematica e orgoglio della sua famiglia, ha mollato tutto per dedicarsi a un programma in grado di riconoscere cosa contiene un’immagine grazie all’AI (Intelligenza Artificiale) e, poiché la sua attività non riesce a sfondare, è considerato un “outcast” dalla società locale.

Per una serie di fraintendimenti, Dal-mi crede che il suo amico di penna di quando era piccola, del quale è da tempo innamorata, sia proprio Nam Do-san e Han Ji‑pyeong (Kim Seon Ho), investitore e genio delle start up, è pronto a fare di tutto per portare avanti questa finzione a causa di un “debito” morale da saldare nei confronti della nonna di Dal-Mi.

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Start-Up mostra come tutti abbiano bisogno di una mano nel viaggio verso il successo, infatti Sandbox, incubatore di piccole imprese, vuole aiutare le startup nella loro crescita, selezionando le più promettenti, e mettendo a disposizione i massimi esperti nel settore, per permettere loro di provare cose nuove e anche di fallire senza gravi conseguenze, un po’come cadere sulla sabbia, dove puoi alzarti illeso e pronto a riprovare.

Il drama è consigliato a chi ama le commedie romantiche e cerca una “fiaba moderna”.

5. HOMETOWN CHA-CHA-CHA

Una stimata e rispettata dentista, Yoon Hye Jin (Shin Min-a), perde improvvisamente il proprio lavoro a Seoul e si trova a dover affrontare un nuovo inizio: una serie di eventi fortuiti la porteranno ad aprire una clinica tutta sua a Gongjin, una piccola cittadina sul mare dove ha trascorso momenti indimenticabili della sua infanzia e dove la vita è totalmente diversa dalla frenetica Seoul, infatti qui la piccola comunità vive come un’unica vera e propria famiglia.

Personalità di spicco del paese è Hong Du Sik (Kim Seon Ho), un uomo intelligente e dai numerosissimi talenti, che vive di mille espedienti portando aiuto a chiunque ne abbia bisogno nella cittadina: Yoon Hye Jin sarà costretta ad adattarsi bruscamente a una vita completamente diversa da quella che ha vissuto fino a quel momento, trovandosi anche ad affrontare la curiosità e le interferenze dei suoi nuovi compaesani, ma imparando ad apprezzare il bello delle piccole cose e di una comunità impicciona ma calorosa.

La coppia di protagonisti è senza dubbio il maggiore punto di forza di questo drama: Kim Seon Ho si guadagna finalmente un ruolo da protagonista dopo aver raggiunto una fama incredibile grazie al suo ruolo in Start Up e il suo personaggio cresce con costanza all’interno del drama.

Se potessimo scegliere un nome per questa coppia quale sarebbe? Beh, sicuramente #teamfossette!

I due protagonisti vengono affiancati da un cast ampio e variegato e, come al solito, è facile innamorarsi (anche) del second-lead Ji-Seong hyun (Lee Sang Yi), amico dai tempi dell’università di Hye Jin, diventato un famosissimo regista di varietà che deciderà di girare uno show proprio a Gongjin.

Hometown Cha Cha Cha porta sullo schermo una storia semplice e piena di leggerezza che vi scalderà il cuore, riuscirete facilmente ad affezionarvi a tutti i personaggi della serie, anche quelli più anziani come ad esempio al personaggio ben caratterizzato di Kim Young-ok.

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6. YUMI’s CELLS

Cosa troverete in questo k-drama? Amore, comicità e animazione.

Yumi’s cells, disponibile su Viki, è una commedia romantica e avvincente che ha dato una nuova svolta a situazioni comuni viste spesso in altre serie dello stesso genere.

Il drama è basato sull’omonimo webtoon, scritto da Lee Dong-gun, e la sua particolarità e ben riuscita stanno sicuramente nel suo cast a dir poco eccezionale e nella presenza dell’animazione 3D alternata bene con la live-action, che mantiene sempre viva la narrazione e aggiungendo quel tocco super divertente che vi farà morire dalle risate.

Ma di cosa parla? Viene raccontata la storia di una normale impiegata, Kim Yumi (Kim Go-eun) con particolare attenzione alle sue avventure amorose.

La trama scivola serenamente tra il mondo ordinario di Yumi e la vita nel mondo animato delle sue cellule, infatti il suo cervello ospita un villaggio di cellule (un po’ come nel film Disney Inside Out), che diventano le vere e proprie protagoniste del drama, soprattutto grazie alla comicità delle cellule xxx e della cellula della fame.

Dall’ultima volta in cui Yumi è uscita con un ragazzo sono ormai passati tre anni e, a causa di un’improvvisa rottura, ha deciso che non si sarebbe più innamorata e, di fatti, la sua cellula dell’amore è caduta in coma in seguito allo shock della relazione fallita: di recente, però, un suo collega Choi Woogie (Minho, degli Shinee) ha attirato la sua attenzione e la cellula dell’amore pian piano ha iniziato a risvegliarsi ma la sua eccitazione è destinata a svanire e finisce nel momento in cui scopre il segreto di Woogie.

Tuttavia, prima che possa affrontare quest’ulteriore delusione, Woogie le propone un appuntamento al buio con un suo amico intimo e Yumi, nonostante non sia molto propensa a prendere in considerazione tale proposta, alla fine decide di parteciparvi.

Malgrado un inizio imbarazzante e una prima impressione negativa, al loro primo appuntamento Kim Yumi e Goo Woong (Ahn Bo-hyun) vanno straordinariamente d’accordo: nonostante Woong non abbia alcun senso della moda o dell’umorismo e non parli spesso, è un ragazzo molto schietto, affascinante, gentile e premuroso ma che, soprattutto, conosce tutti i ristoranti migliori della zona (un punto a favore per Yumi e la sua cellula della fame).

Il cancello del cuore di Yumi, che era stato chiuso per tanto tempo dopo la rottura con Ji U-gi (Lee Sang-yi), si apre all’amore nei confronti del nostro protagonista maschile: seppur con qualche battibecco, in particolare ogni volta che la collega di Woong, Sae-yi (Park Ji-hyun) entra in scena, la loro relazione è  “liscia come il burro” ma il diavolo è nei dettagli e, quando la coppia si avvicina rapidamente al punto di crisi, ci rendiamo conto che questi problemi sono sempre esistiti.

Un altro personaggio che fa la sua comparsa nel corso del drama è il collega di Yumi, Yoo Ba-bi/Bobby (Park Jin-young dei GOT7), premuroso e gentile nei confronti della protagonista: ma quale sarà il suo ruolo? Woong riuscirà finalmente a intascare il suo orgoglio oppure entrerà in scena qualcos’altro?

Per la risposta a queste e altre domande, dovremo aspettare il prossimo anno, quando tornerà questo dramma affascinante e di disarmante efficacia.

Qual è il vostro comfort drama del cuore? Avete già visto alcuni di questi k-drama o aggiungerete tutto alla lista di quelli da guardare? Fatecelo sapere nei commenti!