Mondo Coreano

Design Week: la Corea tra storia e design – #K-Art

In occasione della Design Week 2024 a Milano, Italia e Corea hanno celebrato il 140° anniversario dei rapporti diplomatici con una mostra organizzata dal Centro di Cultura e Design Orientale (OCDC) dell’Università Kookmin e dall’ADI Design Museum di Milano, inaugurata il 16 aprile al Consolato Coreano di Milano con un’esposizione esposizione realizzata dalla Seoul National University.  

Potete scoprire tutti gli appuntamenti organizzati dall’Istituto Culturale Coreano per festeggiare i 140 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea, seguendo la pagina ufficiale dell’@istitutoculturalecoreano o sul loro sito

L’inaugurazione della mostra al Consolato Coreano di Milano

L’inaugurazione della mostra Hello from SNU Design: 140th anniversary of Korea-Italy Diplomatic Relations è stata organizzata nelle del Consolato Coreano, dove sono state esposte installazioni e opere di artisti della SNU.  

Esposti alla mostra c’erano oggetti semplici come tavolini, lampade e soprammobili progettati con bio-plastiche, materiali naturali in grado di unire resistenza e durevolezza a sostenibilità. Inoltre, in alcuni casi è stata anche applicata anche la tecnica della stampa 3D o l’AI.  

Filo conduttore della mostra è simboleggiare il cambiamento, la dinamicità della società e della cultura trovando un design in grado di fondere lo stile tradizionale in un contesto contemporaneo.  

Oggetto emblema di questo mix è il passaporto della Repubblica di Corea, il cui design attuale rappresenta storia e tradizione, perfezionato e adattato ai nuovi passaporti elettronici.  

L’inaugurazione si è poi conclusa con un brindisi al legame Italia-Corea e con il piacere di assaggiare piatti tipici coreani.  

Ottchil Furniture: la Corea del Sud espone alla Design Week di Milano 

Oltre all’esposizione in Consolato, la Corea era presente alla Design Week nel padiglione Design Beyond East and West – DBEW presso l’ADI di Milano.  

La DBEW è il luogo migliore per promuovere lo scambio culturale tra Italia e Corea. Attraverso questa mostra si cerca di collegare passato e futuro mixando filosofie di design coreane e italiane. 

Troviamo designer di entrambi i paesi impegnati in idee e progetti, in particolare, il tema di quest’anno è Ottchil Furniture and Design che presenta mobili sostenibili e funzionali per tutti i giorni realizzati in Ottchil 옷칠 .

Ma che cos’è l’Ottchil?

Si tratta di una lacca che deriva dalla linfa degli alberi di rhus con la quale è possibile la tradizionale e bellissima tecnica coreana di laccatura. Oggi è una tecnica molto ambita in quanto resistente, impermeabile e adatta al contatto con i cibi, oltre che essere naturale ed ecologica. 
La Ottchil Design – OD  fa vedere una profonda connessione tra design Made in Italy e design sudcoreano. 

Al centro della mostra la sostenibilità, la durevolezza e l’utilità misti alla tradizione, tutti temi a cui entrambi i paesi sono molto attenti. 

I mobili di tutti i giorni vengono riprogettati con nuovi design e materiali innovativi per realizzare un futuro sostenibile. La scelta della tecnica Ottchil ha quindi lo scopo di promuovere la sostenibilità creando oggetti durevoli con il minor impatto ambientale possibile.

Questa iniziativa rappresenta un impegno a fondere moderne tecniche di produzione con i metodi artigianali tradizionali, che danno vita a nuovi disegni senza rinunciare alle caratteristiche dell’estetica tradizionale coreana. Anche l’uso dei colori dimostra la volontà di unire modernità e tradizione. 

I linguaggi sono diversi, ma il design può essere il linguaggio più potente che connette tutti noi” – Seong Ho Lee (Ambasciatore della Rep. di Corea in Italia).

L’inizio dei rapporti tra Regno d’Italia e Regno Joseon – trattato del 1884 

Il primo documento ufficiale che testimonia un inizio dei rapporti diplomatici tra Corea e Italia risale al 26 giugno 1884, quando fu firmato il Trattato di Amicizia, Commercio e Navigazione tra il Regno Joseon e il Regno d’Italia ad Hanyang, oggi Seoul. Tra le altre funzionalità, il trattato dichiarava l’apertura dei porti e di alcune città del regno di Jeoson al commercio italiano come Seoul, Incheon e Busan e alcune città che ora si trovano in Corea del Nord come Wonsan. 

Il trattato permetteva inoltre ai cittadini italiani di viaggiare e commerciare in corea con l’utilizzo di speciali passaporti.  

Si aprirono così anche le strade del commercio: gli italiani potevano vendere prodotti in Corea o acquistare prodotti coreani nei porti adibiti per queste attività di scambio, regolamentate con una serie di regolamentazioni legate ai dazi d’importazione ed esportazione.  

Primo Consolato Italiano a Seoul 

Nel 1902 fu inaugurato il primo consolato italiano a Seoul. Nel 1905, anno in cui venne istituito il protettorato giapponese in Corea, infatti i rapporti diplomatici tra Corea e Italia vennero interrotti e la situazione rimase così fino alla caduta del Giappone a seguito della Seconda guerra mondiale, nel 1945, quando la corea fu liberata dal controllo e venne proclamata Repubblica di Corea nel 1948.  

Il supporto dell’Italia alla Corea del Sud durante la Guerra di Corea 

Allo scoppio della guerra di Corea, nel 1950, l’Italia decise volontariamente di supportare la nazione con l’invio di un ospedale da campo disposto di 128 componenti del personale medico. L’ospedale n. 68 della Croce Rossa fu costruito nel 1951 e rimase attivo fino al 1955.  

 Corea e Italia ristabilirono le relazioni diplomatiche il 24 novembre 1956, tre anni dopo la fine della Guerra di Corea. Un anno dopo, nel 1957, iniziarono i lavori per l’istituzione delle Ambasciate che vennero ufficialmente istituite nel 1959 con la Dichiarazione Congiunta tra la Corea e l’Italia.  

Scritto a quattro mani con Alessandra Sofia e Marika Anzani – @anzanii_a & @marika_anz

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