Mondo Coreano

Il Pansori – Il suono della Corea

Annyeong!

Vi è mai capitato di avvicinarvi ad una cultura pensando fosse completamente diversa dalla nostra per poi scoprire quanto, in realtà, hanno in comune?

Ecco, questo è ciò che è capitato a noi con la K-culture! Ovviamente stiamo parlando di culture che hanno mille mila sfumature diverse, ma in tutto ciò c’è sempre qualcosa che ci unisce.

Ad esempio, i coreani amano molto l’opera lirica italiana e spesso abbiamo visto e sentito attori o K-Idol intonare alcune delle arie più note!

Famosa è la BTS BOMB in cui V canta O sole mio oppure l’esibizione di Kihyun dei MONSTA X con Lascia ch’io pianga durante il programma “PLAY”. E non di rado le stesse le possiamo trovare come sottofondo in alcuni Drama, ad esempio in Vincenzo o in The Penthouse.

Ciò che si avvicina di più a questo genere è il Pansori, il quale può essere considerato come l’opera coreana.

Che cos’è il Pansori?

Il Pansori (판소리) è un monodramma cantato che rappresenta la musica tradizionale coreana.

Eseguito da un cantante (sorikkun), è accompagnato dal suono di un tamburo tradizionale (buk), suonato  da un batterista (gosu).

Pansori
La cantante Jung Min Kim (sorikkun) e il batterista Kwangsu Choi (gosu)

Nel 2003 l’UNESCO l’ha registrato come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

In questo articolo vogliamo raccontarvi in particolare dello spettacolo al quale abbiamo avuto occasione di assistere intitolato Jeokbyeokga – Canto delle Scogliere Rosse.

Il Jeokbyeokga è una delle cinque madang coreane (ovvero opere di Pansori) tramandate fino ai giorni nostri. La sua storia prende spunto dalla Battaglia delle Scogliere Rosse raccontata nel Romanzo dei Tre Regni, una delle saghe storiche più celebri in Cina.

All’inizio dell’opera abbiamo i tre protagonisti, Yu Bi, Gwan Yu e Jang Bi.

Essi si giurano eterna fedeltà e, insieme alla strega Jegal Gongmyeong, ottengono una grande vittoria durante la battaglia delle Scogliere Rosse contro Cho Cho, imprigionato e poi liberato da Gwan Yu.

I dettagli della storia, però, sono stati riformulati e riadattati al gusto dei coreani. Infatti, mentre nell’opera originaria si esaltava l’eroismo dei protagonisti, in questa il cantante deride la classe dominante e si immedesima nei soldati reclutati in guerra.

La storia

Si ipotizza che la bozza iniziale del Jeokbyeokga sia apparsa tra il XVII e XVIII secolo.

Al tempo, erano collaudati gli elementi fondamentali del Pansori e altre opere, come il Chunhyangga e il Simcheongga, si erano già affermate tra il pubblico. Altrimenti, sarebbe stato improbabile che un autore coreano si cimentasse nell’adattamento di un’opera straniera al genere Pansori.

Nel corso dell’Ottocento, il pubblico era costituito dalla nobiltà e dalla borghesia, dunque, non stupisce che il Jeokbyeokga venisse proposto anche in occasione di feste.

Il Jeokbyeokga era apprezzato soprattutto da burocrati, funzionari ed eruditi, affascinati dalla storia di eroi che sfidavano l’ordine imperiale ma anche dalle sue arie imponenti e virili che rispecchiavano i loro gusti.

I tempi cambiano… E il Pansori?

Nel XX secolo il Jeokbyeokga perse la sua popolarità poiché la gerarchia su cui si fondava il sistema sociale della dinastia Joseon1 (1392-1910) cominciò a sgretolarsi, di conseguenza sia la composizione sia i gusti del pubblico iniziarono a modificarsi e cambiare significativamente.

Non è un caso che il Chunhyangga e il Simcheongga torneranno alla ribalta con grande successo, soprattutto grazie alla presenza di cantanti donne.

Tuttavia, da questo successo, rimarrà escluso il Jeokbyeokga che, per tradizione, non prevedeva personaggi femminili; inoltre, contemplava solo brani che necessitavano di una vocalità più mascolina.

Nonostante i cambiamenti, il Jeokbyeokga continuò ad essere riproposto al pubblico del XXI secolo, sotto varie forme.

La performance

La performance alla quale abbiamo assistito è stata eseguita dalla maestra Jung Min Kim, un’autorità del Pansori femminile e una delle più famose interpreti del genere.

La cantante Jung Min Kim ai ringraziamenti finali della performance Jeokbyeokga a Milano

Lo spettacolo è durato 2 ore circa. Questa scelta è stata ottimale soprattutto per darne un breve riassunto ma anche per permettere, agli esperti in materia e no, di comprenderla al meglio.

Il Pansori e la modernità

In Corea quest’opera è particolarmente famosa. Conoscete l’espressione “visitare tre volte la capanna”?

Questa è un’espressione che ormai i sudcoreani utilizzano per riferirsi, metaforicamente, allo sforzo di fare del proprio meglio per reclutare una persona in gamba. E viene proprio dai brani più rappresentativi del Jeokbyeokga!

I coreani sono molto fieri delle loro arti e, pur restando fortemente fedeli alle tradizioni, cercano di modernizzarle!

Possiamo trovare perfetti esempi di collaborazione e fusione tra tradizione e modernità (contaminazioni che personalmente adoro – Ale)! Ad esempio? Band come i Leenalchi (@leenalchi) che fondono l’arte pansori con il rock al fine di creare nuove forme di musica!

Se volete conoscerli meglio, vi consigliamo di ascoltare il loro brano più celebre The Tiger is Coming.

Più famoso troviamo SUGA dei BTS che, come Agust D, ha sperimentato il suono di strumenti tradizionali mixati a melodie e ritmi più moderni. Ad esempio, Daechwita, dove possiamo trovare i suoni tipici delle marce militari, e Haegeum, con ritmi folk e il suono di uno strumento a corde usato nella dinastia Joseon.

Oggi è anche grazie a queste proposte, se possiamo godere del vero fascino del Pansori e della tradizione!

E voi, conoscevate l’arte pansori?

Vi aspettiamo nei commenti e speriamo di poter partecipare ad eventi ed esperienze di questo tipo il più spesso possibile e, ovviamente, di tenervi aggiornati!

  1. noto anche come dinastia Chosun (좃선) ↩︎

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